I consumi alimentari in Italia e nel Veneto

 

In questi ultimi anni il nostro Paese sta conoscendo un fenomeno mai rilevato prima, la riduzione degli acquisti domestici di prodotti alimentari che nel periodo 2000-2004 sono calati del 10%.
La flessione dei consumi, che tanta preoccupazione provoca tra gli operatori del settore agroalimentare, è stata determinata da una serie di fattori di natura in parte strutturale, in parte congiunturale, tra i quali: l’andamento negativo dell’economia italiana, la recente dinamica dei prezzi esaltata dall’impatto del change-over dell’euro, le modifiche delle abitudini e dei modelli di consumo.Tra le nuove abitudini alimentari vi è il crescente livello di destrutturazione dei pasti, che porta a consumare sempre meno frequentemente, anche in famiglia, un pasto completo. Impetuosa è inoltre la crescita dei consumi fuori casa, il che, in linea generale, porta ad una sostituzione degli acquisti da parte delle famiglie con acquisti da parte del canale della ristorazione collettiva (HoReCa – hotel, restaurant e catering). Mentre l’incertezza economica e l’incremento della “povertà soggettiva” ha portato ad una certa disaffezione da parte dei consumatori nei confronti dei prodotti alimentari, della frutta in particolare il cui rapporto qualità/prezzo viene percepito come sempre meno interessante, in un ambito più generale di stagnazione dei consumi interni.

Per approfondire questi aspetti l’Osservatorio Economico di Veneto Agricoltura pubblica due contributi scientifici:
il primo analizza il fenomeno evidenziando il ruolo dei produttori e dei canali distributivi (GDO), il secondo affronta il tema attraverso un’indagine condotta tra i consumatori del Veneto:

· “CRISI E PROSPETTIVE DEI CONSUMI ALIMENTARI IN ITALIA E NEL VENETO” a cura del prof. Corrado Giacomini ordinario della facoltà di economia dell’Università di Parma, (scarica il pdf);
· “LA CRISI DEI CONSUMI DEI PRODOTTI ALIMENTARI DAL PUNTO DI VISTA DEI CONSUMATORI “ a cura del prof. Nicola De Carlo ordinario della facoltà di Psicologia dell’Università di Padova, (scarica il pdf).

La contrazione dei consumi e l’evoluzione della domanda verso prodotti fortemente dotati di servizio rendono difficile per il produttore agricolo rapportarsi con il consumatore per valorizzare il proprio prodotto a meno che non riesca a concentrare e controllare l’offerta per rafforzare la sua posizione nei confronti degli altri componenti la filiera produttiva (industria di trasformazione e/o della distribuzione).
Per contro dalla ricerca sui consumatori emerge che i comportamenti d’acquisto e di fruizione dei prodotti alimentari sono significativamente diversi a seconda del “genere” e delle diverse “fasce d’età” a cui un consumatore appartiene. Si impongono, dunque, agli operatori della filiera agroalimentare (dal produttore al venditore) scelte d’azione in termini di prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione/promozione adeguate ai diversi target, tenendo sempre presente le mutate condizioni sociali ed economiche che influiscono sugli stili di vita e di alimentazione.