Unione Europea: le priorità della presidenza portoghese


La priorità delle priorità è il raggiungimento di un’intesa sul testo del nuovo Trattato di riforma dell’UE
L’Europa non ha bisogno ne’ di avanguardie ne’ di mettere in discussione i negoziati di adesione con la Turchia, ma deve prima di tutto dotarsi di nuove regole per funzionare meglio, essere più competitiva e occupare la posizione che le compete sulla scena internazionale. Questo il programma di lavoro di Jose’ Socrates, il primo Ministro del Portogallo, Paese che dal 1° luglio ha assunto la presidenza di turno dell’UE, incarico che manterrà fino al 31 dicembre prossimo. “L’Europa è un’Unione, non un’alleanza’’ di Paesi e quindi bisogna trovare delle regole per andare avanti tutti insieme’’, ha detto Socrates a proposito dell’ipotesi di un’Unione a due velocita’. Per questo la priorita’ delle priorita’, per la presidenza portoghese, è il raggiungimento di un’intesa sul testo del nuovo Trattato di riforma dell’UE. Un risultato “non facile” ma che si auspica di raggiungere Il Ministro degli Esteri portoghese, Luis Amado, al quale toccherà seguire passo passo i negoziati che prenderanno il via il 23 luglio con l’apertura della Conferenza intergovernativa (Cig), ha rilevato che “senza dubbio’’ emergeranno problemi quando si passerà dal mandato alla stesura di un testo giuridico. L’obiettivo e’ comunque quello di raggiungere un accordo in occasione del summit informale dei 27 fissato per ottobre a Lisbona. Prima di portare a casa questo risultato, che consentirebbe al Portogallo di lasciare una traccia importante nella storia dell’Unione, la presidenza vorrebbe però evitare in ogni modo che si aprisse un nuovo fronte a rischio, cioè quello dei negoziati di adesione della Turchia, come invece sembra intenzionata a fare la Francia. Un rallentamento dei negoziati con Ankara “sarebbe un segnale molto, molto negativo’’, ha rilevato Amado. Per Socrates, che ha ricordato la posizione favorevole del Portogallo nei confronti di un ingresso di Ankara nell’UE, bisogna affrontare la questione con “lealta’, equilibrio e moderazione. Sono convinto che tutti i leader agiranno con senso di responsabilità”. (Fonte: ue)