Formazione in rete: dall’e-learning alle comunità professionali

L’evoluzione che il settore primario regionale ha e deve intraprendere deve far leva su un sistema della conoscenza (consulenza, formazione, divulgazione) ad elevata professionalità e strettamente collegato a rete. In tal senso le azioni formative sono indispensabili ed è altrettanto importante che queste si sviluppino secondo principi di innovazione e collegamento a rete.

In questa direzione opera Veneto Agricoltura che per legge istitutiva è da sempre impegnato nella formazione degli operatori del Sistema della conoscenza in agricoltura (tecnici, rappresentanti dell’associazionismo, formatori, ricercatori, dipendenti pubblici, ecc.)

Veneto Agricoltura, su incarico della Regione Veneto, ha maturato in questi anni importanti esperienze nel campo della formazione, sia in presenza sia in e-elearning blended, e nella organizzazione delle risorse umane che operano sul territorio, aggregandole in sistemi a rete (Comunità professionali).

L’e-learning blended

E-learning significa “apprendere via Internet”; blended sta per misto (aula e web), perché la frequenza via Internet è alternata da pochi ma significativi incontri in aula o visite tecniche, dedicati all’analisi di casi studio e rafforzare quei positivi momenti di conoscenza e confronto che si realizzano proprio con l’incontro in presenza.

Per frequentare un corso e-learning basta avere un computer collegato ad Internet e una casella di posta elettronica. Ci si può collegare in qualsiasi ora del giorno, da qualsiasi luogo, senza necessità di spostarsi fisicamente o seguire rigidi appuntamenti. La frequenza del corso non è però casuale, ma secondo un calendario e all’interno di un gruppo di corsisti definiti, con l’assistenza di un tutor. Non va quindi confusa con la consultazione di un qualsiasi sito Internet.

Il corsista ha a disposizione testi da leggere, documenti per l’approfondimento, prodotti multimediali, test per l’autovalutazione, ecc. La maggior parte sono materiali originali realizzati per la fruizione via Internet, che è diversa da quella della lettura di un documento stampato o l’ascolto di una lezione.

L’aspetto più importante è però la possibilità di interagire attivamente tra i corsisti, con il tutor e i docenti: nei forum con gli altri corsisti e i docenti ci si può confrontare e approfondire gli argomenti del corso, chiedere chiarimenti, portare la propria esperienza. Si possono elaborare documenti on-line con il sistema wiki, condividere foto, documenti, ecc. E’ quello che viene definito “apprendimento collaborativo”, che non passa solo da docente ad allievo, ma anche tra gli allievi stessi, facendo leva sulle loro esperienze, sulle loro professionalità, che vengono condivise, messe in circolo o come si dice oggi “messe in rete”. Tutto ciò è propedeutico alla costituzione di “comunità professionale”, che mantengono viva una rete di conoscenze e di rapporti che spesso i momenti formativi convenzionali favoriscono, ma difficilmente conservano nel tempo.

Le Comunità Professionali

Una “Comunità professionale” è un luogo virtuale di incontro tra operatori professionali interessati ad un particolare argomento che condividono e fanno crescere la loro conoscenza e professionalità, sviluppando assieme pratiche, soluzioni, conoscenze migliori. Non è quindi un ambito formativo tradizionale, ma “professionale” finalizzato al proprio lavoro, centrato sull’esperienza dei partecipanti, sulla loro capacità e volontà di collaborare.

La Comunità diventa un fenomenale canale di comunicazione permanentemente aperto, multidirezionale, cioè capace di connettere Pubblica Amministrazione con operatori territoriali, operatori di soggetti associativi o istituzionali diversi tra loro, professionisti con ricercatori, ecc.

Alcuni casi di successo

Veneto Agricoltura dal 2006 ha attivato sul portale dell’e-learning (http://elearning.regione.veneto.it/) della Regione Veneto (Direzione Informatica) corsi di formazione e comunità professionali.

Rete di reti

L’esperienza veneta è diventata riferimento per altre Regioni che hanno già adottato questi percorsi formativi e queste metodologie di rete (Regione Lombardia, Provincia Autonoma di Trento), o che hanno chiesto collaborazione per riprodurlo nel prossimo futuro, potendosi così prefigurare una articolazione di iniziative anche interregionali.

febbraio 2011