06.06.2008 Nonostante l’età, i mercati ittici sono ancora il riferimento di un sistema logistico che funziona


Lo studio sulla filiera ittica si è realizzato con una approfondita analisi delle criticità e dei punti di forza della logistica del settore nell’area Alto Adriatica al fine di individuare, anche con il supporto di un focus group, possibili fattori migliorativi e prospettive di sviluppo.

L’indagine effettuata ha messo in evidenza il forte ruolo che ancora svolgono i mercati ittici come concentratori e valorizzatori della produzione locale e che in taluni casi si evolve verso l’importante funzione di “piattaforma logistica”, fattore rilevante soprattutto in relazione alla notevole eterogeneità che si riscontra nelle produzioni ittiche locali. E’ emerso comunque che il comparto della logistica ha raggiunto un elevato livello di efficienza, grazie al moderno parco automezzi esistente, sia di proprietà degli operatori che di terzi.

I punti di criticità del sistema riguardano invece l’obsolescenza delle strutture e dei servizi a terra con particolare riguardo ai mercati; la lentezza dei tempi necessari per le procedure amministrative, per gli adempimenti e per il reperimento delle documentazioni di legge, soprattutto in tema sanitario; la scarsa diffusione di metodi all’avanguardia per la selezione, il confezionamento e lo stoccaggio a bordo dei pescherecci, e il rispetto dell’ambiente.

Al fine di superare i punti di debolezza del comparto, si propone la costituzione di un distretto ittico di Chioggia/Venezia, in sinergia con quello di Rovigo, nel più ampio contesto della Regione Veneto; l’ammodernamento strutturale e gestionale dei grandi mercati dell’area; l’estensione di esperienze positive di soggetti pubblici e privati in tema di innovazione, tracciabilità e qualificazione dei prodotti ittici; programmi di aggiornamento professionale per i produttori in tema di qualità, normative sanitarie e tutela ambientale.

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