24.10.08 DOC Piave, a scuola dai maestri della Valpolicella e del Soave



50 viticoltori della Piave nelle cantine veronesi per imparare ad appassire il raboso

 

Trasformare dei vitigni autoctoni in vini d’eccellenza come l’amarone o il recioto? Si può fare, ma bisogna credere nella zonazione, nel connubio vino, territorio e tradizione, così come continuano a sostenere e praticare con successo i produttori delle DOC Soave e Valpolicella, che mercoledì scorso hanno ospitato una delegazione di 50 colleghi della DOC Piave.

La visita alle cantine e ai centri di appassimento delle aziende veronesi, guidata dal prof. Diego Tomasi del CRA Centro di ricerca per la viticoltura di Conegliano e promossa da Veneto Agricoltura e dal Consorzio di Tutela della DOC Piave, ha dimostrato quanto la valorizzazione dei vini autoctoni e delle peculiarità del territorio possa rendere in termini di qualità e riconoscibilità di un vino, specie in un mercato globale in cui sono le tipicità, i prodotti con un’anima, ad emergere.

Ecco che, imparare dai maestri della Valpolicella ad appassire l’uva autoctona con tecniche innovative ma artigianali, per ricavarne poi dei prodotti di spessore, può trovare delle applicazioni anche nelle terre del Piave, con un vitigno generoso e radicato nel territorio come il raboso-piave. La zonanzione e la sperimentazione portata avanti da Veneto Agricoltura e dal gruppo di lavoro di Tomasi conferma che questa varietà ben si presta all’appassimento e quindi ad essere utilizzato da solo, o anche a sostegno altri vini rossi importanti, per l’invecchiamento.

Le prossime iniziative legate al zonazione saranno il convegno del 28 novembre a Oderzo per parlare di valori e delle opportunità offerte dai vitigni autoctoni, con il prof. Attilio Scienza dell’Università di Milano ed Emilio Pedron amministratore delegato del Gruppo Italiano Vini, e una giornata di studio sulle forme di allevamento e gestione della parete fogliare. Sul campo invece, dopo la vendemmia, gli esperti di Veneto Agricoltura e del CRA hanno prelevato oltre 110 campioni di terreno per programmare, con i produttori della DOC Piave, piani di concimazione mirati per le aziende che partecipano alla zonazione.

 

 

Ufficio Stampa