23.07.09 Agricoltura, un Veneto sempre più blu



Successo per la giornata dimostrativa svoltasi oggi a Ceregnano (RO) dedicata all’Agricoltura Blu-Conservativa. Oltre un migliaio di visitatori da tutta Italia. Aumentano anche in Veneto gli ettari coltivati in modo sostenibile con “macchine buone” che riducono impatto ambientale e costi. Pizzolato: “Sostenere l’agricoltura amica dell’ambiente e i prodotti veneti”.


 

Una giornata “sul campo” per imparare a rendere i campi più fertili conservando le proprietà naturali del terreno, riducendo l’impatto delle macchine e l’uso di prodotti chimici: ci guadagna l’ambiente e pure l’agricoltore che può usare meno prodotti e trattori meno potenti, capaci di seminare su sodo (su un terreno che non è stato precedentemente arato) o su minima lavorazione.

Da oltre 6 anni Veneto Agricoltura ha sposato questo approccio alternativo e innovativo alla gestione del campo chiamato “Agricoltura Blu” e annualmente organizza, in collaborazione con, l’Università di Padova, l’
AIGACOS

(l’Associazione italiana per la gestione agronomica e conservativa del suolo) e “Terra e Vita – Il Sole24ore”, una giornata dimostrativa presso l’azienda agricola pilota Sasse Rami a Ceregnano (RO).

Il crescente interesse dimostrato oggi e in tutte le 5 edizioni della manifestazione sta dando buoni risultati anche in Veneto, sia in termini di superficie coltivata in modo conservativo (diverse migliaia di ettari in continuo aumento), che quella della resa e della riduzione dei costi. La coltivazione su sodo infatti consente di sfruttare tutto l’apporto di sostanze organiche presenti in un terreno non lavorato, evitando inoltre la dispersione di anidride carbonica nell’atmosfera, ovvero si riduce l’effetto serra.

Meno inquinamento e pure meno costi: questo tipo di lavorazione infatti, non necessitando di potenti motori ma passando dolcemente sul suolo con ruote larghe che non compattono la terra, consuma ovviamente meno carburante anche grazie ad attrezzature sempre più all’avanguardia.

“I buoni frutti delle tecniche conservative sono ben visibili nei campi sperimentali di frumento, mais, soia dell’azienda Sasse Rami – commenta entusiasta l’Amministratore Unico di Veneto Agricoltura Paolo Pizzolato” – una realtà che solo qui conta già 90 ettari coltivati con il metodo dell’Agricoltura Blu. A questi vanno aggiunti anche gli oltre 150 ettari delle altre 3 aziende pilota e dimostrative di Veneto Agricoltura che nei prossimi seguiranno esclusivamente questo tipo di approccio al campo. Noi continueremo a informare e a promuovere tra gli operatori veneti questa nuova concezione dell’agricoltura a basso impatto – commenta infine Pizzolato
  – nella speranza che la Regione possa sostenere con il PSR (Piano di Sviluppo Rurale) gli investimenti di quelle imprese agricole che decidono di seguire questo tipo di gestione sostenibile del campo, per una maggiore qualità dell’ambiente e sopratutto dei prodotti veneti”.
     

 

Ufficio Stampa