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Le previsioni vendemmiali per il Triveneto, elaborate dagli esperti di Veneto Agricoltura, confermano un leggero aumento della produzione di uva in Veneto (+2.85%), stabili Trentino e Friuli Venezia Giulia. Ottimismo sul fronte della concentrazione di zuccheri, per un’annata che si prospetta di qualità. Exploit di Belluno +26,42%. Preoccupazione per il calo dei prezzi e per le nuove regole dell’OCM vino.
Abbondanti piogge invernali, primavera all’inizio instabile poi sempre più calda e soleggiata, per finire con un’estate umida e dalle alte temperature: nonostante qualche grandinata, quest’anno la crescita dell’uva a Nordest ha goduto di un andamento climatico piuttosto favorevole e omogeneo, con una precoce maturazione e conseguente anticipo della vendemmia, che si preannuncia di buona qualità. A svelarlo gli esperti di Veneto Agricoltura che, come oggi anno, il 1 settembre hanno presentato, in collaborazione con la Regione Veneto , Avepa, Regione Friuli-Venezia Giulia, le Province Autonome di Bolzano e Trento e il CRA-VIT di Conegliano, le prime valutazioni sull’imminente vendemmia per tutto il Nordest e hanno incontrato gli operatori del settore per un confronto sulla recente riforma dell’OCM (Organizzazione Comune di Mercato) del vino.
“Nonostante questi confortanti auspici sul fronte della quantità e qualità del prossimo raccolto– ha commentato l’Amministratore Unico di Veneto Agricoltura Paolo Pizzolato – preoccupano i bassi prezzi dell’uva, questione che si ripercuoterà purtroppo sulla redditività delle imprese vitivinicole venete, in difficoltà sia per la crisi internazionale che per le recenti norme dell’OCM Vino”. Dello stesso avviso anche il Vicepresidente della Regione Veneto Franco Manzato che, intervenendo alla tavola rotonda a cui hanno preso parte i massimi esperti ed esponenti del settore, ha espresso la sua “perplessità su diversi aspetti della OCM del vino che andranno a colpire soprattutto le produzioni di qualità, l’identità e le vocazioni territoriali dei vitigni veneti, minacciati ora dall’omologazione. La Regione – prosegue Manzato – punterà sulla promozione all’estero delle nostre eccellenze vitivinicole, anche grazie ad azioni strategiche che sfruttino il grande potenziale del settore turistico veneto. Per questo si potrà contare sui 35 milioni di Euro messi a disposizione dal OCM vino, risorse insufficienti che cercheremo tuttavia di utilizzare al meglio per sfondare nei mercati internazionali ”.
Ma tornando ai dati, come sarà questa vendemmia? In sintesi, nel 2009 le province venete più produttive saranno Vicenza (+ 8,48 %, bene la varietà Garganega, male invece per la DOC Breganze per le grandinate), Venezia ( +5,62 % con oltre 800.000 quintali), Verona ( +2,50 % con un lieve aumento delle uve bianche e contrazione per le nere) e Treviso ( +0,59 % dovuto al forte calo della produzione di uve Pinot Grigio, compensato dall’aumento della varietà Prosecco/Glera). Da registrare l’exploit della provincia di Belluno , per la quale si prevede un +26,42 %, aumento dovuto anche a nuove superfici vitate entrate in produzione nel 2009. Invariata invece la quantità di uva per la provincia di Rovigo rispetto al 2008 (cresce la produzione, ma cala contestualmente la superficie vitata per i recenti estirpi); in leggero calo Padova ( -1,13 %, anche in questo caso dovuto agli estirpi, soprattutto di vitigni a bacca nera).
Per il Trentino si prevedono vendemmie precoci, di buon livello e grado zuccherino: quantitativi pressoché identici allo scorso anno per la provincia di Trento (oltre1.180.000 quintali) e leggermente in aumento per Bolzano (470.000 q. con una crescita del grado zuccherino), mentre si registra una diminuzione delle produzioni di Pinot grigio, bianco e di Chardonnay.
In Friuli Venezia Giulia , confortanti le previsioni per le province di Gorizia e Trieste ( +5/10 %), Pordenone male per le uve bianche ( -10 %) e bene quelle a bacca nera ( +5/10 %), Udine in leggero calo . Anche in questa regione si prospettano buone quantità di grado zuccherino.
Se il tempo sarà favorevole (con escursioni termiche caratterizzate da insolazioni e frescure notturne) l’accumulo di zuccheri, dei precursori aromatici e dei polifenoli potranno dare, secondo Veneto Agricoltura, uve di ottima potenzialità qualitativa. Dal punto di vista produttivo e qualitativo, sempre in relazione alla fertilità delle gemme, allo sviluppo fisiologico dei grappoli ed acini, si prevede un’annata favorevole con quantitativi di uva leggermente superiori allo scorso anno, ma con maturazione più armonica e completa.
N.B.: Tutte previsioni del Nordest , con indicazioni relative alle condizioni meteorologiche, stato vegetativo e fitosanitario dei vitigni, grado zuccherino e pigmentazione delle uve suddivisi per provincia, sono riportati nell’allegato .
QUI DI SEGUITO IL RIEPILOGATIVO DEL VENETO:
Uva raccolta nel Veneto in quintali
Dati 2008 elaborati da Avepa sulla base delle dichiarazioni di raccolta delle uve e di produzione vinicole
2008
2009 (stima)
Variazione
2008/2009 (%)
Belluno
579
732
26,42
Padova
627.075
620.000
-1,13
Rovigo (*)
18.468
44.000
0,00
Treviso
4.075.788
4.100.000
0,59
Venezia
757.455
800.000
5,62
Vicenza
1.435.059
1556.742
8,48
Verona
4.141.110
4.244.638
2,50
Totale
11.055.534
11.368.121
2,83
(*): dei 44.000 q.li di uva stimata nel 2009 in provincia di Rovigo, circa 25.000 q.li confluiscono in Cantine fuori provincia (Cona e Sansovino)
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