08.03.10 Sostenibilità per l’utilizzo delle biomasse


biomasseCome indicato nella direttiva 2009/28/CE sulla promozione e l’utilizzo di fonti d’energia rinnovabili, la Commissione europea ha adottato nei giorni scorsi la “Relazione sui criteri di sostenibilità ambientale per l’uso di biomasse solide e biogas per la produzione di energia elettrica, il riscaldamento e la climatizzazione”.

La relazione formula una serie di Raccomandazioni agli Stati membri in materia di criteri di sostenibilità ambientale per le biomasse in forma solida e gassosa.

Tra un anno e mezzo sarà effettuata una revisione della relazione per verificare la necessità di modifiche al regime, ivi compresa l’introduzione di norme vincolanti.

La relazione è accompagnata da una valutazione d’impatto, dalla quale si evidenzia che criteri vincolanti comporterebbero costi ingenti per gli operatori economici europei, tenendo presente che almeno il 95% della biomassa consumata nell’UE proviene da residui forestali e da sottoprodotti di altre industrie.

La relazione giunge pertanto alla conclusione che in questa fase non sia necessario imporre una legislazione più dettagliata. In mancanza di norme armonizzate a livello UE gli Stati membri sono liberi di istituire un proprio sistema nazionale per l’utilizzo di biomasse solide e biogas ai fini della produzione di energia elettrica e dei sistemi di riscaldamento e di raffreddamento.

 La relazione raccomanda che gli Stati membri adottino modelli tecnologici analoghi e, soprattutto, si attengano ai criteri di sostenibilità delineati nella relazione. In tal modo si ridurrà il rischio dell’introduzione di criteri nazionali diversi e potenzialmente incompatibili, che ostacolerebbero il commercio limitando lo sviluppo del settore delle bioenergie.

I criteri raccomandati includono:
a) un divieto generale di utilizzo della biomassa da terreni provenienti da zone forestali, ad alto contenuto di carbonio e caratterizzati da elevata biodiversità;

b) un metodo comune per il calcolo delle emissioni di gas a effetto serra per garantire una riduzione di almeno il 35% delle emissioni di gas a effetto serra (dato che dovrebbe raggiungere il 50% nel 2017 e 60% nel 2018 per i nuovi impianti) grazie all’uso delle biomasse rispetto all’energia prodotta da fonti fossili nell’UE;

c) la differenziazione dei regimi di sostegno nazionali a favore di impianti che consentono elevati rendimenti di conversione dell’energia, e

d) il controllo della provenienza della biomassa.

La relazione raccomanda inoltre di non applicare criteri di sostenibilità per i rifiuti, dal momento che essi devono già essere conformi alle pertinenti normative nazionali ed europee in materia ambientale, e di applicare i criteri di sostenibilità ambientale ai principali impianti di produzione di energia di potenza termica o elettrica di almeno 1 MW.