Bollettino colture erbacee n. 16 del 18 maggio 2010





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NOTTUE: Sulla base del modello di sviluppo  , le cui indicazioni sono state confermate dalle osservazioni di campo, la gran parte delle larve di “bisso moro” hanno raggiunto gli ultimi due stadi larvali. Il potenziale di danno è diminuito in quanto le larve, preparandosi all’impupamento, stanno rallentando o cessando l’alimentazione. Per il mais si può considerare cessata l’allerta e la convenienza di trattamenti per i seguenti fattori: drastica riduzione del numero di piante che le larve possono ancora danneggiare, la riduzione della suscettibilità della coltura, la ridotta efficacia dei trattamenti su larve sviluppate. Un trattamento ora non porterebbe vantaggi apprezzabili.
Su mais e su altre colture il  danno da nottua è facilmente individuabile per il “taglio” della pianta al di sopra del terreno o l’erosione al colletto che porta all’appassimento di tutta o buona parte della pianta. 
 
DIABROTICA: in base al modello di Davis , sia pur lentamente a causa dell’abbassamento delle temperature, continua la schiusura delle uova svernanti della specie che comunque non ha ancora raggiunto il 50%. Informazioni sull’insetto che ha da poco raggiunto il territorio regionale si possono avere consultando gli allegati  o scrivendo o chiamando ai riferimenti sotto.
 
FRUMENTO: Lo stadio fenologico attuale varia in base al periodo di semina, alla tipologia (tenero o duro) e alla varietà impiegata. Con le attuali condizioni meteorologiche, per le varietà in spigatura, il rischio d’infezioni da fusarium, è elevato. Il Fusarium, fungo responsabile delle micotossine e i cui danni sono riconoscibili a fine mese con la presenza di spighe bianche, va controllato preventivamente con interventi entro il 30% della fioritura. Il fungo si alimenta delle sostanze nutritive presenti sul polline e pertanto trattamenti precoci o tardivi sono inutili o inefficaci. Le infezioni partono dai residui colturali e necessitano di precipitazioni intense, prima delle fioritura, per posizionarsi con gli schizzi di acqua nelle foglie mediane: precipitazioni successive, in fioritura, completano il “trasporto” del fungo sulle spighe, innescando le infezioni. Tutte queste condizioni attualmente si sono verificate nella gran parte delle zone cerealicole del Veneto e si consiglia pertanto su varietà ad inizio spigatura di intervenire, terreno e tempo permettendo, con prodotti a base di Procloraz o Tebuconazolo o Protioconazolo, uniche sostanze attive autorizzate che controllano il Fusarium e commercializzate da sole o in miscela con altre sostanze per il contemporaneo controllo delle ruggini e del’oidio. Per le varietà a fine fioritura, rimandare alla prossima settimana l’intervento, mirato al controllo di oidio o ruggine. Afidi e Lema sono presenti saltuariamente e per il momento non si giustifica interventi specifici. Nelle Nelle “Linee tecniche di difesa integrata” regionale si trovano i prodotti autorizzati per la produzione integrata.