Mediamente costanti i prezzi all’ingrosso dei prodotti ittici alto adriatici


I prezzi medi spuntati dai principali prodotti ittici commercializzati nei mercati ittici alto adriatici sono stati alquanto stabili nel 2009 e in linea con quelli dell’anno precedente. Gli indici di variazione congiunturale e tendenziale dei prezzi al consumo risultano, invece, molto marcati per i prodotti ittici freschi, mentre si mostrano più costanti quelli dei prodotti secchi e surgelati.

Gran parte dei mercati ha evidenziato per l’alice prezzi medi all’ingrosso di circa 0,87 €/kg, con Trieste che spicca il prezzo medio anno più elevato (2,35 €/kg). Il ventaglio di prezzi medi per le sardine varia tra gli 0,50 edi 3,50 €/kg. In genere, i mercati veneti mostrano prezzi medi annui più elevati rispetto a quelli emiliano-romagnoli. Più costante nel corso dell’anno il prezzo medio dei cefali, compreso tra 1,24 €/kg di Cesenatico e i 2,42 €/kg del mercato di Pila-Porto Tolle. Molto simile l’andamento delle curve dei prezzi delle seppie alto adriatiche, con valori oscillanti tra i 4 e i 6,00 €/kg e un picco estivo che fa salire il costo delle seppie fino a 14 €/kg. Per finire, si sono analizzati i prezzi medi delle cannocchie che si mostrano più elevati nel primo semestre dell’anno, mentre si abbassano anche di 4-5 €/kg nel secondo semestre per la maggiore disponibilità di prodotti sul mercato.

In Slovenia si assiste a un andamento alquanto costante dell’indice congiunturale dei prezzi ittici, mentre per quello tendenziale si evidenzia un elevato calo dell’indice (pari al 12,2%) da settembre 2009 ad aprile 2010. I prezzi medi annui di sardine (3,54 kune/kg) e spigole (38,46 kune/kg) croate sono in linea con i valori registrati nel 2008.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il n. 33 della newsletter “La pesca in numeri”