19.10.2010 Salviamo i nostri “Panda” e i nostri microbi


Biodiversità agraria, tra competitività economica, qualità alimentare e salvaguardia degli ecotipi animali e vegetali locali. Mercoledì 20 ottobre alle 11.00, presso l’agriturismo “Ai Porteghi” di Casale sul Sile (TV), presentazione del video di Regione e Veneto Agricoltura sulla biodiversità agraria veneta. Presenti Manzato e Pizzolato.

Ognuno ha i suoi “Panda”. Noi anche i microbi. Nell’anno mondiale ONU per la biodiversità, anche il Veneto si ricorda della sua. Domani, Mercoledì 20 Ottobre alle 11.00 Franco Manzato, Assessore regionale all’Agricoltura e Paolo Pizzolato, Amministratore Unico di Veneto Agricoltura, presenteranno presso l’agriturismo “Ai Porteghi” di Casale sul Sile (TV) (Via Fior di Loto, 2, uscita Mogliano, autostrada Venezia–Belluno) il video sulla biodiversità agraria in Veneto.

Un evento che Veneto Agricoltura dedica all’anagrafe degli animali e dei vegetali autoctoni della nostra Regione, costruita con un censimento che l’Azienda coltiva da anni. Per questo Veneto Agricoltura si è dotata di una precisa Azione Strategica sulla Biodiversità.

Negli ultimi cinquant’anni nel solo Veneto si sono perse numerose specie animali, in particolare avicole e ovine. Proprio da qui inizia un viaggio che è stato chiamato “un gene di speranza”, il titolo del video. Un viaggio che individua nelle attività di conservazione animali e vegetali, un percorso che, sostenuto da specifici studi e ricerche, possa anche giovare alla valorizzazione delle identità enogastronomiche tradizionali e quindi al turismo.

Si sono perse nell’arco di qualche decennio sei razze di pecore, si è rischiato di perdere, tra le bovine, la mitica “Burlina”, che oggi conta (solo) trecento capi, e con lei l’ottimo formaggio Morlacco del Grappa. Per non parlare delle tredici razze avicole tra polli, tacchini e anatre ancora esistenti, ma a rischio, e conservate nell’Azienda rodigina di Veneto Agricoltura “Sasse Rami” (Ceregnano, Ro).

Ma esiste anche un versante “vegetale”, cioè la difesa delle specie orticole, frutticole, viticole e cerealicole. L’aglio “Polesano”, i carciofi Violetti “di Sant’Erasmo” e di “Chioggia”, le patate dolci, varie tipologie di mele e pere, i vecchi vitigni come la “Corbina” o la veneziana “Dorona”. Per i cereali il mais “Biancoperla” o lo “Sponcio”; o frumenti come il “Canove” o il “Piave”, per finire, udite udite con i microbi. Proprio così, microbi; ma di quelli buoni. Di questi si occupa il centro di Thiene(VI) di Veneto Agricoltura. Il suo Istituto per la Qualità e le Tecnologie Agroalimentari é impegnato da diversi anni nell’isolamento dei microorganismi, nella conservazione di quelli provenienti da diversi alimenti tradizionali e della loro caratterizzazione genetica e tecnologica. Un patrimonio al quale attingere e in grado di caratterizzare le produzioni locali e migliorare la sicurezza e la qualità organolettica e nutrizionale degli alimenti. Il video dura 18 minuti circa è stato realizzato da Veneto Agricoltura, testi delle strutture tecniche dell’Azienda regionale, riprese e montaggio di Provideo service srl (Mestre, Ve).

 

Ufficio Stampa