07.04.2011 Vinitaly, i Terroirs del Prosecco fanno 18


Diciotto sottozone identificate tra le “Rive” per altrettanti tipi di “bollicine”. Veneto Agricoltura tra i promotori di uno studio sui “Terroirs” del Prosecco Superiore. Domani la presentazione a Veronafiere.

Il Prosecco Superiore cambia, di “Riva” in “Riva”, come un fiume di bollicine. E proprio dalle “Rive”, concetto che identifica le microzone abbarbicate sulle colline di Conegliano Valdobbiadene, l’uva acquisisce specifiche caratteristiche che il vino proponendo sfumature diverse, tutte da scoprire e gustare. Studiare la zonazione del Prosecco Superiore, cioè i così detti “terroirs”, è stato l’obiettivo che ha portato Il Consorzio di Tutela della Docg e Veneto Agricoltura a promuovere la pubblicazione di un volume, realizzato insieme al CRA (Centro Ricerche Viticole) di Conegliano, che sarà presentato venerdì 8 aprile alle ore 11.00 presso lo stand del Consorzio Pad 7 b i2 i4 a Veronafiere, al Vinitaly. Il volume dal titolo “I terroirs della Denominazione Conegliano Valdobbiadene. Studio sull’origine della qualità”, curato da Diego Tomasi e Federica Gaiotti, frutto di 10 anni di studio e ricerca, conferma che la denominazione non presenta un solo volto ma si articola in diverse declinazioni. Sono 18 infatti le sottozone considerate, caratterizzate ognuna da microclima, altitudine, suoli e paesaggi diversi. La tipologia “Rive” del Prosecco Superiore identificherà i vini prodotti da uve provenienti da singoli comuni o frazioni.Presenti all’evento, tra gli altri, Paolo Pizzolato Amministratore Unico di Veneto Agricoltura e Franco Adami Presidente Consorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene.

Ufficio Stampa