Analisi della domanda e dell’offerta dei cereali

 

FRUMENTO

Situazione mondiale: aumentano tutti i fondamentali di mercato nella campagna 2014/15

La produzione mondiale di frumento nella campagna commerciale 2014/15 viene stimata dallo USDA a oltre 721 milioni di tonnellate, un livello superiore di 7 milioni di tonnellate alla produzione della precedente campagna commerciale 2013/14 e ben più alto di quanto inizialmente stimato nei mesi precedenti all’inizio dell’attuale campagna (+20 milioni di t). I maggiori incrementi si registrano nell’Ue-28 (154 milioni di t, +6 milioni di t rispetto alle precedenti stime) e in Ucraina (24,5 milioni di t, +2,5 milioni di t). In leggero calo invece i raccolti in Australia (25 milioni di t) e Canada (27,5 milioni di t).

Anche i consumi sono previsti in crescita rispetto alle stime iniziali a 714 milioni di t (+15 milioni di t) e di poco superiori rispetto alla precedente campagna (+9 milioni di t). In considerazione delle maggiori disponibilità per l’aumento delle quantità prodotte, gli aumenti più rilevanti si registrano nell’Ue-28 (126 milioni di t, +4 milioni di t rispetto alle stime iniziali e in crescita di oltre 10 milioni di t rispetto alla campagna 2013/14). Incrementi meno rilevanti si prevedono anche nei paesi del Medio Oriente (37,6 milioni di t, +1,6 milioni di t), in Iran in particolare, in Russia (circa 35 milioni di t, +1,3 milioni di t) e in Pakistan (25 milioni di t, +0,5 milioni di t).

Il commercio, pur se in crescita rispetto alle prime stime, è previsto ad un livello inferiore rispetto a quelli record, mai raggiunti prima, toccati nella campagna 2013/14. Le importazioni vengono stimate a circa 154,7 milioni di t (+4 milioni di t rispetto alle prime stime), con lievi variazioni positive nei paesi del Medio Oriente (poco più di 21 milioni di t, +1,5 milioni di t), Sudafrica (17 milioni di t, +0,9 milioni di t), Nord Africa (24,3 milioni di t, +0,8 milioni di t) e Pakistan (1 milione di t, +0,5 milioni di t). Le esportazioni vengono stimate a 156 milioni di t, anch’esse in aumento di circa 4 milioni di t rispetto alle stime iniziali. Le principali variazioni sono da imputare a Russia (22,5 milioni di t, +3 milioni di t rispetto alle stime di inizio campagna), Ucraina (10 milioni di t, +1,5 milioni di t) e Canada (22 milioni di t, +1 milione di t); in flessione invece le spedizioni dal Kazakhstan (5,5 milioni di t, -1,5 milioni di t) e in misura minore dall’India (3 milioni di t, -0,5 milioni di t).

Gli stock finali di prodotto vengono stimati a circa 192,5 milioni di tonnellate, in aumento ci circa 4 milioni di tonnellate rispetto alle stime iniziali. Considerato il buon andamento della produzione, sono in miglioramento rispetto alle prime stime le scorte finali nell’Ue-28 (15 milioni di t, +3 milioni di t), in Ucraina (poco più di 6 milioni di t, +1,5 milioni di t) e in misura minore in Russia (7,5 milioni di t, +0,5 milioni di t). Al contrario, proprio la minor produzione a fronte in un incremento delle spedizioni, permette di stimare una riduzione delle scorte in Canada (6 milioni di t, -2 milioni di t), mentre le maggiori importazioni incrementano le rimanenze finali della Cina (63,3 milioni di t, +1 milione di t).

 

Situazione UE-28: per la prima volta UE-28 leader mondiale per l’export nel 2014/15

La produzione prevista nella campagna commerciale 2014/15, viene stimata dallo Usda a circa 154 milioni di euro, in deciso miglioramento rispetto alle stime iniziali (+8 milioni di t). Secondo le stime del Coceral, tale incremento va riferito esclusivamente al frumento tenero, la cui produzione dovrebbe attestarsi a circa 148 milioni di tonnellate (+8,4% rispetto al 2013), mentre al contrario la produzione di frumento duro è prevista in calo a circa 7,6 milioni di tonnellate (-10%). In virtù di un buon andamento climatico, con ottimali condizioni di umidità durante la fase di crescita fino al raccolto, ha permesso di ottenere rese produttive record in molti paesi in un’area trasversale dell’Europa centrale, dalla Regno Unito fino alla Romania. Le ultime stime evidenziano una crescita dei raccolti soprattutto in Germania (27,8 milioni di t, +1,4 milioni di t) e in Gran Bretagna (16,5 milioni di t, +1 milione di t circa); incrementi meno rilevanti si registrano comunque anche in Polonia (11,5 milioni di t, +20%, il secondo incremento per entità relativa, dopo il Regno Unito), Francia (37,6 milioni di t, +2% rispetto al 2013), Romania, Rep. Ceca, Ungheria e Svezia, mentre leggeri cali si prevedono in Danimarca e Slovacchia e soprattutto in Spagna. Da evidenziare, tuttavia, che le eccessive piogge che si sono verificate in molti dei principali paesi produttori durante le ultime fasi colturali ed il raccolto, hanno ridotto il grano di alta qualità, aumentando invece al contrario la produzione di frumento di bassa qualità, che verosimilmente verrà utilizzata per l’alimentazione zootecnica.

Le maggiori disponibilità di offerta sostengono i consumi, previsti in aumento a circa 128 milioni di tonnellate (+6 milioni di t rispetto alle stime iniziali e +11 milioni di t rispetto alla precedente campagna 2013/14). Per quanto riguarda il commercio, le importazioni si confermano a circa 5 milioni di t e anche le esportazioni si attestano a circa 28 milioni di t, come inizialmente previsto, in calo di circa 4 milioni di t rispetto alla precedente campagna. Ne beneficiano le scorte finali che si dovrebbero portare a oltre 15 milioni di t, + 5 milioni di t rispetto al 2013/14.

 

News FMS n.55-2014_stime Coceral frumento

 

MAIS

Situazione mondiale: produzione record anche nel 2014/15. I consumi si impennano, cala il commercio mondiale, scorte sempre più su

La produzione mondiale nella campagna commerciale 2014/15, secondo le ultime stime dello Usda, dovrebbe raggiungere il livello record di oltre 990,5 milioni di tonnellate, un livello superiore sia delle stime iniziali che della produzione realizzata nella campagna commerciale 2013/14 da poco conclusa (988,5 milioni di t). I maggiori incrementi rispetto alle prime stime rilasciate alcuni mesi fa, vengono previsti negli Stati Uniti (367,7 milioni di t, + 11 milioni di t), nell’UE-28 (71 milioni di t, +6 milioni di t) e in misura molto meno rilevante in Brasile (75 milioni di t, +1 milione di t). In calo invece la produzione in Cina (217 milioni di t, -3 milioni di t rispetto alle stime iniziali), in Argentina (23 milioni di t, -3 milioni di t), in Ucraina (25 milioni di t, -2 milioni di t) e più in generale in tutti i paesi dell’ex-repubblica sovietica, la cui produzione si stima in flessione a circa 40,5 milioni di tonnellate (comprensivi della produzione ucraina), in calo di 4 milioni di t rispetto alle previsioni iniziali rilasciate cinque mesi fa.

I consumi sono previsti in forte crescita rispetto a quelli della campagna 2013/14 appena conclusa, ma comunque ad un livello ancora inferiore alle quantità disponibili: secondo le ultime stime dovrebbero attestarsi a oltre 973 (+20 milioni di t rispetto al 2013/14). Gli incrementi più consistenti riguardano gli Stati Uniti (302,5 milioni di t, +7 milioni di t), mentre sono invece in calo rispetto alle stime iniziale gli utilizzi in Cina (220 milioni di t, -2 milioni di t), in Ucraina (9,5 milioni di t, -1,5 milioni di t) e nell’UE-28 (75,5 milioni di t, -1 milione di t).

Il commercio, dopo i livelli record toccati durante la campagna in corso, si prevede in leggera flessione: l’import viene stimato a circa 112 milioni di t, con minori importazioni per UE-28 (7 milioni di t, dimezzate rispetto alla precedente campagna 2013/14), mentre crescono leggermente quelle dell’Egitto (7,5 milioni di t, +1 milione di t). L’export è invece previsto a circa 114 milioni di tonnellate, in calo di 1,5 milioni di rispetto alle prime stime e di circa 115 milioni di t rispetto alla campagna appena conclusa. Le maggiori flessioni si stimano negli Stati Uniti (44,5 milioni di t, -4 milioni di t) e Ucraina (16 milioni di t, -4 milioni di t), mentre sono meno rilevanti le riduzioni delle spedizioni dal Brasile (20 milioni di t, -1,5 milioni di t), Argentina (14 milioni di t, -1 milione di t).

Nonostante i consumi siano in crescita in maniera più che proporzionale rispetto alla produzione, quest’ultima rimane ben superiore agli utilizzi previsti. Di conseguenza, gli stock finali di prodotto, dopo essere passati dai 138 milioni di tonnellate del 2012/13 ai circa 173 milioni di tonnellate stimati a fine campagna 2013/14 da poco conclusa, si prevede che a fine campagna 2014/15 saliranno ulteriormente ad un livello record di circa 190,5 milioni di tonnellate. In aumento soprattutto le scorte negli Stati Uniti, che si stima passeranno a quasi 53 milioni di tonnellate, in crescita di 7 milioni di t rispetto alle iniziali stime di qualche mese fa e addirittura superiori di 20 milioni di tonnellate alle rimanenze finali della campagna 2013/14. In leggero calo (-0,7 milioni di t), invece, le scorte in Brasile (17 milioni di t, comunque un livello superiore a quanto inizialmente previsto), e in misura inferiore anche in Argentina, Sudafrica e Ucraina, stabili le scorte in Cina (77 milioni di t).



Situazione UE-28: la produzione record dimezza le importazioni nel 2014/15

Per quanto riguarda la campagna commerciale 2014/15, lo Usda stima che la produzione dell’UE-28 salirà a circa 71 milioni di t, in crescita di circa 6 milioni di t rispetto alle previsioni iniziali.

Anche le stime rilasciate dal Coceral nelle ultime settimane sono in linea con quelle dello Usda: la produzione viene prevista a circa 72,8 milioni di tonnellate, in crescita del 15,3% rispetto al 2013 nell’UE-28. Incrementi a due cifre sono previsti in maniera diffusa in molti stati membri: il buon andamento climatico estivo, con un livello delle piogge in alcuni casi addirittura quasi eccessivo per la stagione, ha permesso di ottenere delle rese e delle produzioni record in molti dei principali paesi produttori. Si prevede un aumento dei raccolti soprattutto in Germania, Italia e Francia e per quanto riguarda i nuovi stati membri, si segnalano in particolare gli incrementi previsti in Ungheria, Polonia, Romania e Bulgaria.

I consumi sono sostanzialmente stabili a 756,5 milioni di t, mentre per quanto riguarda il commercio, le esportazioni si mantengono stabili, mentre le elevate disponibilità interne fanno prevedere una forte riduzione delle importazioni, che dovrebbero scendere a 7 milioni di tonnellate, più che dimezzate rispetto ai 16 milioni di t della campagna 2013/14. Stabili le scorte finali, che dovrebbero attestarsi a poco meno di 7 milioni di tonnellate.
 

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SOIA

Situazione mondiale: produzione record, i consumi crescono meno velocemente, scorte in forte aumento

Per la campagna commerciale 2014/15, le stime dello Usda prevedono anche per la soia una produzione record a oltre 311 milioni di tonnellate, superiore di circa 11 milioni di tonnellate rispetto alle prime stime di maggio/giugno e addirittura 28 milioni di tonnellate in più della produzione realizzata nella campagna 2013/14. Il buon andamento climatico dei mesi estivi nell’emisfero boreale ha favorito le rese, spingendo verso l’alto soprattutto i raccolti degli Stati Uniti, che si stima si potranno attestare a circa 106,5 milioni di t (+7,5 milioni di t rispetto alle previsioni iniziali e +17 milioni di tonnellate rispetto alla campagna 2013/14), ma anche quelli dell’UE-28, che raggiungeranno 1,5 milioni di t, un valore quasi doppio rispetto a quello ottenuto solo un paio di campagne fa (2012/13). I consumi sono previsti in aumento meno che proporzionale rispetto alla produzione e si stima possano portarsi a circa 285 milioni di t (+5 milioni di t rispetto alle prime stime). In crescita soprattutto gli utilizzi in quei paesi dove sono maggiori le disponibilità di prodotto, quindi gli Stati Uniti (51,3 milioni di t, +1,7 milioni di t), la Cina (85 milioni di t, +1 milione di t) e il Brasile (41 milioni di t, +1,7 milioni di t). In crescita anche il commercio: le importazioni salgono a oltre 112 milioni di t, quasi esclusivamente per effetto del maggior import della Cina (74 milioni di t, +5 milioni di t rispetto alla campagna 2013/14); mentre le esportazioni si portano a circa 115 milioni di t, in seguito all’aumento delle spedizioni da parte degli Stati Uniti (46,3 milioni di t, +1,5 milioni di t). Gli stock finali di merce, considerato l’aumento dell’offerta superiore a quello della domanda, si portano a quasi 91 milioni di tonnellate (+24 milioni di t rispetto alla campagna in corso 2013/14). In forte incremento le scorte finali in tutti i principali paesi: negli Stati Uniti si prevedono a oltre 12 milioni di t (+10 milioni), in Brasile si stimano a circa 24 milioni di t (+7 milioni di t) e in Argentina dovrebbero portarsi a circa 35 milioni di t (+5 milioni di t).

 

Situazione UE-28: produzione da record nella campagna commerciale 2014/15

Per la campagna commerciale 2014/15, le stime dello Usda prevedono anche per la soia una produzione record a oltre 311 milioni di tonnellate, superiore di circa 11 milioni di tonnellate rispetto alle prime stime di maggio/giugno e addirittura 28 milioni di tonnellate in più della produzione realizzata nella campagna 2013/14. Il buon andamento climatico dei mesi estivi nell’emisfero boreale ha favorito le rese, spingendo verso l’alto soprattutto i raccolti degli Stati Uniti, che si stima si potranno attestare a circa 106,5 milioni di t (+7,5 milioni di t rispetto alle previsioni iniziali e +17 milioni di tonnellate rispetto alla campagna 2013/14), ma anche quelli dell’UE-28, che raggiungeranno 1,5 milioni di t, un valore quasi doppio rispetto a quello ottenuto solo un paio di campagne fa (2012/13). I consumi sono previsti in aumento meno che proporzionale rispetto alla produzione e si stima possano portarsi a circa 285 milioni di t (+5 milioni di t rispetto alle prime stime). In crescita soprattutto gli utilizzi in quei paesi dove sono maggiori le disponibilità di prodotto, quindi gli Stati Uniti (51,3 milioni di t, +1,7 milioni di t), la Cina (85 milioni di t, +1 milione di t) e il Brasile (41 milioni di t, +1,7 milioni di t). In crescita anche il commercio: le importazioni salgono a oltre 112 milioni di t, quasi esclusivamente per effetto del maggior import della Cina (74 milioni di t, +5 milioni di t rispetto alla campagna 2013/14); mentre le esportazioni si portano a circa 115 milioni di t, in seguito all’aumento delle spedizioni da parte degli Stati Uniti (46,3 milioni di t, +1,5 milioni di t). Gli stock finali di merce, considerato l’aumento dell’offerta superiore a quello della domanda, si portano a quasi 91 milioni di tonnellate (+24 milioni di t rispetto alla campagna in corso 2013/14). In forte incremento le scorte finali in tutti i principali paesi: negli Stati Uniti si prevedono a oltre 12 milioni di t (+10 milioni), in Brasile si stimano a circa 24 milioni di t (+7 milioni di t) e in Argentina dovrebbero portarsi a circa 35 milioni di t (+5 milioni di t).

FMS n.55-2014_fig 12 stime Coceral soia