11.10.2011 Ortofrutta, il Veneto deve ancora crescere

Un quadriennio a confronto con i competitors Campania ed Emilia Romagna. Significativi gli investimenti per diminuire il gap e valorizzare produzione ed offerta.

Il Veneto deve ancora crescere nell’ortofrutta; è la sintesi di un recente benchmarking effettuato con Emilia-Romagna e Campania focalizzato sull’analisi dei bilanci delle Organizzazioni di Produttori (Op) dell’ultimo quadriennio. Il dato emerge da uno studio realizzato dagli esperti di Veneto Agricoltura sulle OP venete autorizzate per la categoria ortofrutticoli (escluse quindi quelle dei comparti agrumi, ortaggi, funghi, frutta secca e prodotti destinati alla trasformazione).

Gli esercizi compresi tra il 2005 e il 2009 (ultimo disponibile) e gli indici ricavati dai dati di bilancio sono stati messi a confronto con le realtà della Campania e dell’Emilia Romagna, regioni che presentano analogie con il Veneto per dimensioni e tipo di produzioni ortofrutticole. Nonostante il calo del fatturato nel biennio 2008-09 (200 milioni nel 2009, -8% in due anni), il settore veneto ha puntato ad un rafforzamento della solidità patrimoniale e delle strutture, investendo in immobilizzazioni (26 milioni, +82% dal 2007 al 2009) e incrementando la capitalizzazione.

Tuttavia, guardando ai due competitors, se il comparto ortofrutticolo campano, pur presentando molte analogie con quello veneto, appare più strutturato e orientato al cambiamento, resta notevole il divario scontato dal Veneto con le OP ortofrutticole dell’Emilia Romagna che mostrano, per la maggior parte dei casi, una consolidata e superiore capacità organizzativa.

 

Ufficio Stampa