09.12.2011 Piazzola sul Brenta (Pd): il futuro dei boschi veneti


In Villa Contarini lunedì prossimo (ore 09.30) l’evento conclusivo veneto dell’Anno Internazionale delle Foreste. Presenti Conte, Pizzolato e Brunori. Oltre sedicimila ettari di storia tra conservazione della biodiversità salvaguardia dei valori naturalistici, difesa idrogeologica, pianificazione forestale e funzione ricreativa.

Lunedì 12 dicembre, ore 09.30, a Villa Contarini (Piazzola sul Brenta, PD) Regione, Veneto Agricoltura e Fondazione Ghirardi, si celebreranno le Foreste Regionali venete, a chiusura dell’”Anno Internazionale Onu delle Foreste”, tra storia e prospettiva. I lavori verranno introdotti dall’Assessore regionale alle Foreste Maurizio Conte e dall’Amministratore Unico di Veneto Agricoltura Paolo Pizzolato, mentre il dibattito sarà coordinato dal giornalista forestale Antonio Brunori. Le relazioni affidate a Giustino Mezzalira (Direttore della Sezione Foreste di Veneto Agricoltura) e ai tecnici dell’azienda regionale saranno su Cansiglio, Giazza, Monte Baldo, Valmontina, Bosco Nordio e ValleVecchia tra aree wilderness, filiere legno–energia, biodiversità e Rete Natura, foreste e turismo. In conclusione, con il Dirigente Regionale delle Foreste e dei Parchi Mauro Viti verranno presentati i nuovi scenari, tra i quali la costituzione dei consorzi forestali, e col Direttore di Longarone Fiere Paolo De Rosa ci sarà l’annuncio della “Festa della Foresta”, una manifestazione fieristica annuale per rilanciare la foresta in tutte le sue sfaccettature.

Parliamo di un patrimonio unico, che supera i 16.000 ettari, costituito da nove foreste demaniali (Cansiglio, 4.350 ha, BL-TV; Sinistra Piave,1.461 ha, BL-TV; Malgonera, 274 ha, BL; Piangrande, 228 ha, BL; Valmontina, anche area wilderness,1.031 ha, BL; Giazza, 100 anni di storia, la prima foresta demaniale italiana, 1.476 ha, VI- VR; Val d’Adige, 3.907 ha, VR; Monte Baldo, 3907 ha, VR; la pineta di ValleVecchia, 153 ha, VE; e la foresta litoranea di Bosco Nordio, 150 ha, RO); dalle Riserve naturali regionali e territori in concessione da altri Enti. L’attività forestale dell’Azienda di Legnaro (Pd) spazia dalla conservazione della biodiversità alla salvaguardia dei valori naturalistici, la difesa idrogeologica, la pianificazione forestale senza dimenticare la funzione ricreativa che oggi sta assumendo un’importanza crescente.

Alcuni boschi, in virtù della loro storia, sono stati valorizzati, oltre che per motivi produttivi e paesaggistici, per tutti gli aspetti tradizionali che fanno del bosco una testimonianza significativa della cultura locale e soprattutto un laboratorio di innovazione e sviluppo territoriale. La faggeta del Cansiglio ne è esempio rispetto alla filiera “foresta – legno – energia”: il legname ha origine da una gestione forestale certificata secondo gli standard PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes) e i prodotti finiti, sia come assortimento di pregio (Assi del Cansiglio) che legna da ardere di qualità, sono valorizzati grazie alla collaborazione tra ente pubblico e ditte private locali per le lavorazioni legnose.

 

Ufficio Stampa