Bollettino colture erbacee n. 98 del 12 luglio 2012



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PIRALIDE: una parte significativa delle popolazioni di piralide si è trasformata in pupa ed è all’inizio lo sfarfallamento degli adulti di seconda generazione con un progressivo aumento di catture nella rete di trappole, significativo solo nel sud-ovest della Regione (province di Rovigo, Padova, Venezia occidentale); parallelamente tenderà ad aumentare la presenza di ovature e larve giovani;
iniziano ora le condizioni utili per trattamenti con prodotti ad azione ovicida o comunque dotati di significativa persistenza.
Il momento ottimale per i larvicidi (inizio presenza delle ovature e delle larve con potenzialità di sfruttare al massimo la persistenza dell’insetticida) si colloca nella prossima settimana, prima parte per il Veneto sud occidentale.
La convenienza del trattamento dipende da diversi fattori, tra cui i principali sono il tipo di produzione (foraggio – insilato, granella per usi zootecnici o per l’alimentazione umana), la tolleranza agli attacchi e il ciclo dell’ibrido, la pressione della piralide, l’epoca di raccolta,…

   

Mais da foraggio: nelle prove eseguite su mais da trinciato l’intervento insetticida contro la piralide NON ha mai evidenziato miglioramenti produttivi né qualitativi; appare quindi improbabile che il trattamento possa essere conveniente, qualunque sia l’andamento stagionale successivo;  

  

Mais da granella per uso zootecnico: la convenienza del trattamento può esserci in zone con significativa pressione della piralide (sud-ovest della Regione, province di Rovigo, Padova, Venezia occidentale) con ibridi non particolarmente tolleranti; nel 2011, anno di bassa pressione della piralide anche nelle zone usualmente con popolazioni più elevate (provincia di Rovigo), in nessuna delle prove effettuate si sono riscontrate differenze tra parcelloni trattati con i diversi insetticidi oggi disponibili, e parcelloni non trattati 

   

Mais da granella per l’alimentazione umana:  il trattamento, se effettuato nel momento più opportuno, aumenta la probabilità di avere un contenuto di fumonisine nella granella inferiore.

   

DIABROTICA: il  modello di Nowatzki et al. indica che è ormai molto avanzata (> 80%) anche l’emergenza delle femmine e comincia ad esserci la presenza di femmine gravide. Le condizioni (gran parte delle femmine emerse e quindi esposte, ovideposizioni ancora non significativamente iniziate) per trattamenti utili ad abbassare le ovideposizioni in caso si intenda procedere con la monosuccessione si verificano in questi giorni.
Si ribadisce tuttavia che in caso di popolazioni elevate l’avvicendamento (rompere la monosuccessione con altra coltura) in tali appezzamenti è la soluzione più efficace che evita la necessità sia di trattamenti contro gli adulti nell’anno sia trattamenti alla semina nell’anno successivo.
Per diversificate combinazioni di classe degli ibridi, epoche di semina e condizioni pedoclimatiche locali, allo stato in Veneto si presentano quattro casi per la coltura del mais:
a) Appezzamenti in fioritura;
b) Appezzamenti con piante prossime alla fioritura;
c) Appezzamenti ancora in levata in cui è necessario ancora qualche giorno prima di giungere alla fioritura femminile;
d) Appezzamenti con fioritura, anche femminile, completata.
Nel caso a)
non è consentito intervenire per il momento con trattamenti insetticidi in ogni caso;
Nel caso b) teoricamente potrebbe esserci una convenienza a un trattamento contro gli adulti, prima della fioritura, per evitare il danno sulle sete, in appezzamenti in monosuccessione prolungata ove le popolazioni siano effettivamente particolarmente elevate (appezzamenti con allettamenti e ginocchiature con erosioni alle foglie e molti adulti per pianta); tale circostanza è comunque assai poco frequente (soglie per il mais da seme, molto prudenziali visto il tipo e valore della produzione, sono di 2-3 adulti/spiga; per cui la convenienza di un trattamento specifico potrebbe esserci con diversi  adulti/pianta – spiga in media) anche in zone ove da tempo sono insediate popolazioni consistenti;
c) allo stato non vi è in assoluto alcuna convenienza per trattamenti insetticidi;
d) un trattamento potrebbe avere utilità per ridurre il rischio di danno nell’anno successivo solo nel caso si intenda procedere con la monosuccessione pur in presenza di elevate popolazioni (soglia indicativa più di 6 adulti/giorno come media di 6 settimane di monitoraggio con trappola cromotropica Pherocon AM (vedi metodo uso trappole cromotropiche);  tuttavia la sospensione di un solo anno della monosuccessione  darebbe risultati molto più efficaci e minor impatto ambientale. Le soluzioni per interrompere la monosuccessione senza ripercussioni negative sono diverse a seconda della tipologia aziendale  (oltre a dicotiledoni come la soia, ad es il sorgo in primo o secondo raccolto per aziende zootecniche,.. – si vedano i primi risultati delle sperimentazioni; le sperimentazioni sono in corso anche nel 2012 nelle aziende pilota e dimostrative di VA e si possono visitare durante tutta la stagione. Il 24 luglio a Vallevecchia è prevista una giornata specifica .

   

DIABROTICA+PIRALIDE: nel caso si intenda procedere a trattamenti per il controllo delle popolazioni di adulti di diabrotica, per ridurre il rischio di danno nell’anno successivo in condizioni di monosuccessione con popolazioni elevate (soglia indicativa più di 6 adulti/giorno come media di 6 settimane di monitoraggio con trappola cromotropica Pherocon AM – vedi metodo uso trappole cromotropiche) ci sono le condizioni per cui un trattamento può avere degli effetti significativi sia su diabrotica sia su piralide,  purchè si usino insetticidi o miscele di insetticidi con attività su entrambi gli insetti.

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Si ricorda che in ogni caso i trattamenti insetticidi non vanno effettuati in periodo di fioritura.

Leggere sempre attentamente le informazioni/prescrizioni dell’etichetta; fare particolare attenzione al tempo di carenza

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Indicazioni pratiche su trappole da usare (vedi metodo uso trappole cromotropiche) e relative modalità nonché la loro fornitura possono essere richieste utilizzando i contatti sotto.

Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sul cellulare chiama il numero 0498293847 o scrivi a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sitodi Veneto Agricoltura alla pagina dedicata al “Bollettino colture erbacee”.

 

 

  

 

 
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