08.04.2013 Vinitaly: alle origini della viticoltura veneta


Domani (ore 17.00, stand della Regione Veneto), degustazione di vini nuovi provenienti da vecchi vitigni, tra innovazione e tradizione. Turchetta, Recantina, Corbina, Boschera le uve protagoniste. Alle 16.30 fotografia sullo stato del vino veneto anche in rapporto al PSR. Presenti, tra gli altri, Pizzolato e Boatto.

Alle origini della viticoltura regionale veneta. Un passo indietro per farne due in avanti, vini nuovi da vitigni antichi. Questo il filo conduttore della degustazione promossa al Vinitaly da Veneto Agricoltura e in programma domani Martedì 09 aprile 2013 dalle 17.00 nello stand della Regione Veneto. Dietro ai progetti di difesa della biodiversità in viticoltura, di caratterizzazione genetica del patrimonio viticolo veneto che l’Azienda di Legnaro (Pd) sta portando avanti, c’è la ricerca dell’innovazione aggrappati alla radice profonda della tradizione, della memoria da salvaguardare.

Due i vini protagonisti, provenienti da uve a bacca rossa e da uvaggi composti da percentuali diverse di Turchetta, vitigno di media vigoria e di buona, anche se non abbondante, produzione, che si adatta bene ai terreni argillosi di pianura, purché ben drenati; Recantina, vitigno di vigoria medio-bassa e media produzione per pianta, dovuta soprattutto alle ridotte dimensioni del grappolo; Corbina, varietà vigorosa, ma equilibrata, di produzione non elevata se coltivata in collina ma che diventa molto produttiva se coltivata in pianura (predilige la potatura lunga, buoni i contenuti zuccherini ed acidi delle bacche). A queste si aggiungerà uno spumante rifermentato secondo il “metodo classico”, proveniente da uve Boschera vinificate in purezza dal prodotto vendemmiato nell’annata 2010.

Il seminario sul Settore vitivinicolo veneto e gli interventi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR)” in programma alle 16.30 avvicinerà i presenti alla degustazione. Tra i relatori Antonio De Zanche (Veneto Agricoltura) e Vasco Boatto (Università di Padova), introdotti dal Commissario Straordinario Paolo Pizzolato. Una fotografia precisa ed attuale sullo stato e sulle prospettive della viticoltura veneta che, in base ai primi dati provvisori, vedrebbe aumentare il valore delle esportazioni di vino dal Veneto, che rappresentano il 30% del totale nazionale, e che nel 2012 avrebbero raggiunto 1,44 miliardi di euro (+8,4%).