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DIABROTICA: In base al modello di Davis (Lotta integrata diabrotica, elateridi, nottue ), la schiusa delle uova ha ormai raggiunto e superato il 50% sull’intero territorio regionale. Il superamento dei 200°C giorno accumulati dall’inizio dell’anno consentono di stimare la comparsa delle prime larve di secondo e terzo stadio. La nascita delle larve proseguirà ancora per circa 15 giorni e il loro numero aumenterà progressivamente. Confrontando la situazione attuale delle stazioni si nota un significativo ritardo del ciclo di sviluppo dell’insetto rispetto all’annata precedente. Il ritardo delle semine e le condizioni non ottimali dei terreni, oltre a non essere favorevoli allo sviluppo iniziale della coltura costituiscono fattori di rischio di danno radicale per la possibile contemporanea presenza di piante con un numero limitato di radici sviluppate e larve attive con possibili significativi danni radicali. Tale rischio è presente SOLO negli appezzamenti in prolungata monosuccessione delle aree con elevata presenza di diabrotica (particolarmente nord provincia di Padova, tutto il territorio delle province di Treviso e Vicenza e la zona attorno a Verona). La sussistenza di tale rischio può essere accertata nelle singole aziende utilizzando le trappole; in caso di superamento della soglia può essere conveniente l’utilizzo di un geodisnfestante per le semine nei prossimi giorni e porre in essere le pratiche agronomiche utili a favorire un rapido sviluppo delle piante, come la concimazione localizzata).
Informazioni sull’insetto si possono avere consultando gli allegati (DIABROTICA descrizione generale) oppure scrivendo o chiamando ai riferimenti sotto riportati.
NOTTUE: Sulla base del modello di sviluppo (si veda Relazione difesa dalle nottue), le cui indicazioni sono state confermate dalle osservazioni di campo, sono presenti larve di nottue diverse età derivanti dai diversi voli migratori succedutisi. La gran parte delle larve di “bisso moro” tuttavia hanno raggiunto l’ultimo stadio e il potenziale di danno è diminuito in quanto le larve, preparandosi all’impupamento, stanno rallentando o cessando l’alimentazione. Il rischio permane per colture in fasi suscettibili (ad es: mais a 3-5 foglie) in cui un eventuale trattamento può convenire io qualora vi siano presenza di larve di quarto stadio (piccole) e presenza prossima alla soglia (per il masi 5% di piante danneggiate). Su mais e su altre colture il danno da nottua è facilmente individuabile per il “taglio” della pianta al di sopra del terreno o l’erosione al colletto che porta all’appassimento di tutta o buona parte della pianta.
Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sul cellulare chiama il numero 0498293847 o scrivi a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sitodi Veneto Agricoltura alla pagina dedicata al “Bollettino colture erbacee”.
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