25.10.2013 Vallevecchia, Bosco Nordio, Ca Mello nella rete


Con Val Stagnon (Slovenia) e foci dell’Isonzo (GO), piattaforma informatica comune per osservazione e avvistamenti faunistici. Il progetto ADRIAWET 2000.

Sarà finalmente possibile utilizzare una ”metodologia condivisa” per l’osservazione e per la segnalazione delle specie animali. Infatti, presenti una trentina di tecnici e faunisti, che per professione o a titolo volontario svolgono in queste aree attività di osservazione e monitoraggio di anfibi, rettili, insetti e soprattutto uccelli, è stato presentato a Fiumicello (UD), nell’ambito di un workshop previsto dal progetto ADRIAWET 2000 (http://www.adriawet2000.eu/it), il Protocollo per il monitoraggio faunistico. Protocollo che in particolare prevede una piattaforma informatica che consente la condivisione pubblica dei dati raccolti nelle cinque aree naturali costiere alto adriatiche coinvolte nel Progetto: La Riserva Val Stagnon (Capodistria – Slovenia), la Riserva Naturale delle foci dell’Isonzo (Staranzano – GO), la Zona di Protezione Speciale di ValleVecchia (Caorle – VE), la Riserva Naturale Integrale di Bosco Nordio (Chioggia – VE) (nella foto) e l’Oasi di Ca’ Mello (Porto Tolle – RO), queste ultime gestite da Veneto Agricoltura.

La piattaforma informatica, accessibile dal sito di progetto, consentirà a chiunque di consultare le presenze delle varie specie animali nelle aree coinvolte mentre, ai soli rilevatori che intendono partecipare al monitoraggio, sarà attribuita una password personale per l’inserimento dei dati nel software.

Uno strumento in più quindi: anzitutto per la gestione delle aree naturali, ma anche per i visitatori che frequentano questi splendidi e delicati ambienti e che desiderano essere informati sulle specie presenti nei vari periodi dell’anno.