10.07.2014 Biocarburanti, l’UE riduce il sostegno


Un accordo per limitare al 7% l’utilizzo di biocarburanti prodotti da colture alimentari nel combustibile per il trasporto

I Ministri europei dell’Energia hanno deciso di limitare la produzione di biocarburanti ottenuti da colture alimentari, in risposta alle critiche secondo cui alimenterebbero l’inflazione e causerebbero enormi danni ambientali. La soluzione di compromesso trovata dai Ministri costituisce il superamento dello stallo verificatosi lo scorso anno quando i Governi dell’UE non sono riusciti a trovare un accordo sulla proposta che prevedeva di limitare al 5% l’utilizzo dei biocarburanti ottenuti da colture, quali mais o semi di colza. L’accordo, che dovrebbe limitare al 7% l’utilizzo di biocarburanti prodotti da colture alimentari nel combustibile per il trasporto, deve ora essere approvato dal neoeletto parlamento europeo. Un accordo che “è meglio di niente” – secondo il Commissario europeo all’Energia, Guenther Oettinger – “ma che dovrà essere sostenuto da forti azioni di ricerca e sviluppo nel campo dei biocarburanti più sofisticati di ultima generazione che non sono in concorrenza con le colture per uso alimentare”. La proposta di un limite del 7% é in linea con l’obiettivo di ottenere, entro il 2020, il 10% del carburante per il trasporto da fonti rinnovabili, nel quadro degli sforzi che puntano a limitare le emissioni di gas serra e la dipendenza dell’Unione Europea dalle importazioni di petrolio e di gas.