19.03.2015 OP ortofrutticole venete: meno aggregazione più valorizzazione per i soci

 

Per scaricare il report completo vai alla pagina  “Organizzazioni dei produttori del Veneto” e consulta il report annuale “Organizzazioni produttori ortofrutticoli del Veneto: report 2013”.

Il 2013 è stato un anno particolare per le Organizzazioni dei Produttori (OP) ortofrutticole venete: nonostante le varie riduzioni (soci aderenti, superfici, quantità prodotte, capitali investiti) rispetto agli ultimi anni, le OP sono riuscite a valorizzare meglio i prodotti dei soci.

Sono questi i primi risultati delle analisi degli esperti economici di Veneto Agricoltura sugli ultimi dati disponibili riferiti al 2013 messi a disposizione dalla Regione Veneto.

Il numero delle OP è aumentato di una unità rispetto al 2012, raggiungendo quota 20, con 4.178 soci aderenti (circa il 25% delle aziende del comparto secondo l’ultimo Censimento dell’agricoltura): un dato in contrazione dal 2011, che costituisce una tendenza preoccupante se diventasse strutturale e che già oggi indica un peggioramento della capacità aggregativa delle OP, con una media di soci che scende a circa 210 soci per struttura. Le superfici investite complessivamente hanno subito una diminuzione del 3% rispetto al 2012, che però va contestualizzata nei due comparti: il settore frutticolo registra una contrazione del 6%, con 8.100 ettari impiegati, mentre l’orticolo è in crescita dell’1%, portandosi a 6.465 ha.

Le minori superfici destinate ad ortofrutta hanno portato ad una diminuzione della quantità commercializzata rispetto all’anno precedente: -9,7% (371.649 t complessive), continuando l’andamento altalenante degli ultimi periodi. Nonostante ciò, va evidenziato però l’aumento del valore della produzione commercializzata (VPC), che si attesta a 357,7 milioni di euro, +4,5% rispetto al 2012. Il VPC aggregato dalle OP venete comunque copre il 47,2% della produzione complessiva regionale, che si attesta a 794 milioni di euro circa.

L’effetto dell’aumento del valore della produzione commercializzata e della contestuale diminuzione del numero di soci aggregati alle OP, mette in evidenza l’aspetto più positivo dei dati analizzati: aumenta il valore della produzione riconosciuto ad ogni singolo socio, che passa da circa 84.700 euro del 2012 a circa 90.000 euro nel 2013 (+6%), un valore doppio rispetto al 2004.

I prodotti che contribuiscono maggiormente alla creazione del valore commercializzato sono principalmente le insalate (48 milioni di euro) ed i funghi (44,5 milioni di euro); nell’annata va evidenziato il risultato degli ortaggi del genere Brassica (cavoli, cavolfiori,..) che quintuplicano il loro valore rispetto al 2012 (12,7 milioni di euro), il raddoppio dei kiwi, e il forte calo delle pere (-22,6%).

Il veicolo principale con il quale i prodotti raggiungono i consumatori finali è la distribuzione moderna (ipermercati, supermercati, …) che veicola il 40% del valore commercializzato totale e conferma la sua sempre maggiore importanza come canale di commercializzazione. La distribuzione all’ingrosso invece registra un calo del 6,4% rispetto al 2012, ma convoglia comunque più del 30% del VPC complessivo.

Analizzando le singole OP, si osserva una certa stabilità nella concentrazione dell’offerta: Ortoromi (17%) euro), APO Scaligera (12%) e APO Ve-Friuli (11%), concentrano assieme il 40% del valore commercializzato dalle OP Venete, con queste ultime due OP che ritornano a crescere dopo un biennio in negativo. Da segnalare anche la crescita di COP e Orti dei Berici, rispettivamente +27% e +23% dal 2012; piccola battuta d’arresto invece per OPO Veneto, che diminuisce del 4,5% dopo un periodo di crescita che durava da oltre 5 anni.

Nonostante un aumento del valore prodotto, nel 2013 si è assistito anche ad una riduzione degli investimenti previsti dai piani operativi, (-12% rispetto al 2012) scesi a 20 milioni di euro impiegati. Le principali diminuzioni riguardano le azioni intese a salvaguardare o a migliorare la qualità dei prodotti (7,1 milioni di euro, -11,5%), a cui viene comunque destinata la maggior parte delle risorse negli ultimi cinque anni, le azioni volte a migliorare la commercializzazione (5,4 milioni di euro, -6,7%) e soprattutto le azioni ambientali, i cui investimenti si sono ridotti a 2,8 milioni di euro, in calo del -35%. Al contrario, registrano un aumento gli investimenti in misure di pianificazione della produzione: 3,6 milioni di euro impiegati (+9%).

 

figura report OP 2013_VPC per singolo socio