10.08.2015 Una vendemmia complessa. Più quantità ma non dappertutto


Mercoledì le previsioni a Veneto Agricoltura (ore 10, Legnaro, Agripolis), presente l’Assessore Pan. A NordEst bene Trentino e Alto Adige; anche il Veneto, ma a macchia di leopardo; ok valori zuccherini, così così le acidità. Stress idrico per i vigneti non irrigati.

Anche nel Veneto é partito il conto alla rovescia per la vendemmia 2015. L’analisi del vigneto regionale, e non solo, alla vigilia della vendemmia si terrà mercoledì 12 agosto (ore 10,00) a Legnaro-PD presso la sede centrale di Veneto Agricoltura (viale dell’Università 14) in occasione del tradizionale focus, unico nel suo genere in Italia, giunto alla 41^ edizione, promosso dall’Azienda regionale in collaborazione con la Regione Veneto, Avepa, Crea Viticoltura Conegliano, Arpav, Regione Friuli-Venezia Giulia e le Provincie di Bolzano e Trento, presente l’Assessore all’Agricoltura del Veneto, Giuseppe Pan. Gli esperti regionali illustreranno i dati previsionali della prossima vendemmia, suddivisi per provincia e tipologia di uva. La fotografia pre-vendemmiale riguarderà non solo il Veneto ma anche il restante Nord Est, le principali regioni vitivinicole italiane (Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e Sicilia) nonché la Francia e la Spagna.

Subito dopo Ferragosto, vale a dire la settimana prossima, quella che va dal 17 al 21, scatterà il via per le varietà Chardonnay e Pinot Nero, le basi spumante.

Al momento, le uve si presentano quasi ovunque sanissime, grazie alle tante giornate di sole di questa calda estate. Non così nei vigneti privi di impianti irrigui: l’assenza di precipitazioni sta purtroppo cominciando a farsi sentire e questo, se l’attuale andamento meteorico dovesse perdurare, potrebbe rappresentare un problema. Le prime analisi chimiche sulle uve indicano generalmente valori zuccherini su livelli medi. Non sarà quindi un’annata da vini alcolici a tutto vantaggio di vini più equilibrati. Le acidità sono invece in netto calo, per cui ci si dovranno attendere vini meno freschi, ma più morbidi e rotondi.

I primi dati che i rilevatori stanno facendo pervenire a Veneto Agricoltura indicano per la parte produttiva incrementi sul 2014 medi tra il 10-15% (nel veronese 6-10%) con punte anche del 18-20% per i bianchi rispettivamente nel trevigiano e vicentino. Meno bene nel padovano e in provincia di Rovigo, dove sembrano registrasi anche dei piccoli cali (-2/4%). Per i rossi le rese nel Veneto performance simili allo scorso anno e anche inferiori, ad esempio in provincia di Treviso. A Bolzano la vendemmia dovrebbe essere nella media, grazie soprattutto a un severo controllo produttivo dei vigneti; in Trentino gli incrementi dovrebbero raggiungere il 15/20%; in Friuli-Venezia Giulia si prevedono invece rese più contenute che si posizionano su valori del 5% (rossi) e 8% (bianchi).

Ufficio Stampa