Bollettino Colture Erbacee n. 04/2016 del 13 gennaio



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LA DIFESA INTEGRATA A PUNTATE
PRINCIPI E APPLICAZIONI PRATICHE PER LE COLTURE ERBACEE

I PRINCIPI DELLA DIFESA INTEGRATA (3)

Una volta valutato il livello delle popolazioni dei parassiti potenzialmente in grado di provocare danno apprezzabile alle colture, ed escluse da trattamenti le aree ove livello degli organismi nocivi è inferiore alla soglia di danno, dove il livello del parassita è superiore alla soglia e non sono disponibili soluzioni agronomiche valide e non sono disponibili neppure efficaci metodi biologici, né mezzi fisici, né altri metodi non chimici, i fitofarmaci da utilizzare devono essere quelli per quanto più possibile selettivi rispetto agli organismi da combattere e che hanno minimi effetti sulla salute umana, gli organismi non bersaglio e l’ambiente. Essi inoltre dovranno essere utilizzati secondo modalità che riducano il rischio dell’instaurarsi di resistenze.

Il ricorso a fitofarmaci di sintesi è l’ultima opzione dopo la valutazione di tutte le opzioni “non” chimiche. Viene evidenziato come la scelta dei fitofarmaci debba considerare le loro caratteristiche per tutti gli aspetti e in particolare per quanto concerne effetti sulla salute umana, sull’ambiente e sugli organismi utili, fondamentali per mantenere adeguati equilibri nelle colture. In ogni caso l’uso deve seguire modalità tali da ridurre il rischio di resistenze basandosi su quanto eventualmente riportato in etichetta (da leggere e seguire sempre con estrema attenzione, anche in quanto documento di riferimento per tutti gli aspetti amministrativi/legali) e sui principi generali e specifici (si veda ad es. il sito GIRE).

 

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