16.02.2016 Interrogazioni Parlamentari per kiwi e pomodori


La Commissione europea ha risposto adue interrogazioni parlamentari sottoposte dall’on. Mara Bizzotto riguardanti la “moria delkiwi” nel Veneto e il Pomodoro San Marzano

Sostegnoper i produttori colpiti dalla diffusione della sindrome “moria delKiwi” in Veneto
Lacoltivazione di kiwi rappresenta un’attività importante per l’economianazionale, veneta in particolare. Essa impiega il 6% della superficiefrutticola italiana e concentra l’80% della produzione in quattro regioni:Lazio 32%, Piemonte 21%, Emilia Romagna 15% e Veneto 13%. Il valore di mercato aldettaglio è di circa 10 miliardi di euro. Proprio in Veneto, però, lacoltivazione dell’actinidia attraversa una forte crisi. Ai problemi giàprovocati dal batterio Pseudomonas syringae pv actinidiae (PSA), si sonoaggiunti a partire dal 2013 gli effetti devastanti di una sindrome sconosciuta,la cosiddetta “moria del kiwi”, che colpisce inspiegabilmente ifruttetiazzerandone in pochi giorni la capacità produttiva. Secondo le stime di AGREA,che coordina la ricerca sulla malattia, quest’anno le aziende operanti nei comunidi Pastrengo, Sona, Pescantina, Sommacampagna, Villafranca, Valeggio,Bussolengo, Lazise e Mozzecane hanno già perso 50 milioni di euro e 300 postidi lavoro. Nonostante l’intervento del Consorzio di tutela del kiwi di Verona edegli esperti regionali, le cause di questa sindrome restano tuttora ignote. Puòla Commissione riferire se:–intende sostenere i produttori veneti con finanziamenti per la ricerca dellecause del fenomeno e la sua prevenzione;–metterà a disposizione dei coltivatori veneti specifiche misure di sovvenzioneper l’acquisto di nuovi impianti per compensare i raccolti distrutti?

Rispostadel Commissario Phil Hogan a nome della Commissione
1.Il programma di ricerca Orizzonte 2020 offre possibilità di ricerca in ambitofitosanitario, più specificamente nell’ambito della parte agricola dellapriorità “Sfida per la società 2”. Il programma di lavoro 2016-2017della suddetta priorità, pubblicato recentemente, contiene alcuni temirilevanti ai fini della ricerca fitosanitaria per i quali è possibilepresentare proposte: i temi sono assai ampi e consentono di spaziare su unavasta gamma di colture e fitopatie; il tema SFS-10-2017 sembra particolarmenteadatto a trattare fitopatie quali la “moria del kiwi”. Si invital’onorevole parlamentare a incoraggiare la partecipazione degli istituti dellasua regione alle proposte di ricerca da presentare a seguito dei temipubblicati nel suddetto programma di lavoro.

2.L’acquisto di nuove piante in caso di fitopatia può essere cofinanziato confondi dell’UE se si inserisce nelle misure di prevenzione e gestione dellecrisi dei programmi operativi curati dalle Organizzazioni di Produttoririconosciute nel settore degli ortofrutticoli. Il PSR 2014-2020 della RegioneVeneto include il sostegno agli investimenti per il ripristino dei terreniagricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali e da eventicatastrofici. Tale sostegno potrebbe coprire anche l’acquisto di nuove piantein sostituzione delle colture distrutte da una fitopatia. Il sostegno èsubordinato al riconoscimento formale, da parte della pubblica autorità competente,del fatto che si è verificata una calamità naturale e che ha causato ladistruzione di non meno del 30% del potenziale agricolo interessato. L’Esecutivorichiama l’attenzione dell’europarlamentare sul fatto che gli Stati Membri possonodecidere di pagare un risarcimento a titolo delle risorse proprie,conformemente alla normativa applicabile in materia di Aiuti di Stato o di Aiuti”de minimis”.

Labrutta faccenda del Pomodoro San Marzano
Rispondendoad un’altra interrogazione dell’on. Mara Bizzotto, in merito alla produzione emessa in commercio di pomodori coltivati e prodotti in Belgio, venduti poisotto la denominazione “San Marzano”, il Commissario all’Agricoltura, PhilHogan, ha risposto che “la varietà di pomodoro San Marzano può essere coltivataal di fuori dell’area geografica delimitata (ovvero quella della DOP italianaPomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino) e non è appannaggio deiproduttori italiani. Sulla base delle informazioni a sua disposizione,l’Esecutivo non può constatare se le etichette di pomodori prodotti fuoridall’Italia, commercializzati in Belgio ed etichettati San Marzano,costituiscano una evocazione irregolare della denominazione DOP italiana oppureun utilizzo lecito del nome della varietà. Appartiene essenzialmente alle autoritàcompetenti degli Stati Membri far rilevare eventuali irregolarità al momentodei controlli effettuati”.

Varietàe origine
In pratica, la Commissione europea fa un distinguotra la varietà di pomodoro e la sua origine geografica, specificando che non èin grado di decidere se un’etichetta recante la denominazione “San Marzano”costituisca, per questo solo elemento, una violazione della DOP. LaDenominazione d’Origine Protetta (DOP) “Pomodoro San Marzano dell’agrosarnese-nocerino,” senza altra qualificazione, è riservata al pomodoro pelatoottenuto da piante dell’ecotipo San Marzano. Il pomodoro di San Marzano rientratra gli alimenti di origine protetta, riconosciuti e tutelati dal 1996dall’Unione Europea. Secondo l’UE, infatti, i prodotti DOP devono essere“tutelati da imitazioni, usurpazioni, evocazioni e tutte le altre pratiche chepossono indurre in errore il consumatore rispetto al vero prodotto d’origine”.Il Reg. CE 2081/92, relativo alla protezione delle Indicazioni Geografiche edelle Denominazioni di Origine dei prodotti agricoli e alimentari, prevedeinfatti apposite sanzioni amministrative per tutti coloro che utilizzanoimpropriamente segni distintivi di un prodotto nella presentazione e nellacommercializzazione.