Bollettino Colture Erbacee n. 15/2016 del 19 febbraio



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LA DIFESA INTEGRATA A PUNTATE
PRINCIPI E APPLICAZIONI PRATICHE PER LE COLTURE ERBACEE

Geodisinfestanti – insetticidi post-emergenza/nottue/diverse colture

Anche quest’anno è stata attivatala rete di MONITORAGGIO A FEROMONI DELLENOTTUE (
Agrotisipsilon, Agrotis segetum).

Le nottue hanno livelli di presenza moltovariabili negli anni. Gli attacchi più consistenti alle colture erbacee sono stati portatidalla specie migrante
A. ipsilon
; tale specie normalmente non riescea svernare in Italia Settentrionale, per via delle condizioni climatiche, e lepullulazioni sono determinate da massici voli da sud. La specie svernante
A.segetum è costantemente presente ma non ha mai causato attacchi diffusi consistenti mas locali, anche gravi. Il danno è causato da larve dal quarto stadio in poi e dal punto di vistadella difesa del mais, nelle prime fasi di sviluppo delle piante, risultapertanto fattore chiave riuscire a prevedere il momento dell’eventuale presenzadella prima specie.

A)INDIVIDUAZIONE AREE CON POPOLAZIONI SOPRA E SOTTO LA SOGLIA DI DANNO:VALUTAZIONE RISCHIO, MONITORAGGIO, CONFRONTO CON LE SOGLIE DI DANNO

L’incidenza media dei danni è bassa (inferiore all’1% della superficie).In alcune stagioni le popolazioni sono praticamente assenti, mentre in altrepossono raggiungere livelli tali da causare la risemina del mais e altre coltureerbacee in aree localizzate, talvolta anche estese. Vi sono pertanto lecondizioni per differenziare aree da trattare e da non trattare. Sonodisponibili trappole per un efficace monitoraggio, soglie di indifferenza,modelli di sviluppo per la previsione e le indicazioni in tempo reale.

Secondo i principi della DI nelle colture erbacee la lotta allenottue si baserà su un monitoraggio mediante l’utilizzo di trappole a feromoni (Hartstack,VARL o a colla), su ampia area a basso costo, e l’analisi dei venti da sud e sul modelloprevisionale (Difesa Integrata a livello territoriale) consuccessivo controllo dei livelli di popolazione effettivi (Difesa Integrata a livello aziendale) solo ove il monitoraggio territoriale ha evidenziato il rischio. Ladistribuzione e i momenti di cattura nel periodo primaverile saranno segnalaticon successivi bollettini ai coltivatori di mais o altre colture suscettibilitempestivamente in modo da poter prendere nota dello stato di coperturavegetale dei terreni interessati dal volo (saranno a rischio di presenza dilarve quelli con copertura vegetale in quanto consentono l’alimentazione dellegiovani larve). Una volta individuato con il monitoraggio territoriale ilmomento di arrivo e la distribuzione delle nottue
(preceduto in genereda venti da sud forti e continui), con le catture delle trappole e l’analisidei venti, si comincia il calcolo della somma termica (al giorno (T max. – Tmin.)/2 – 10.4, soglia di accrescimento delle larve) usando la temperatura dell’aria o del suolo. A partire dalla data di rischiosegnalata dal modello si dovrà osservare tempestivamente se vi è presenza di larvedi nottua nelle aree individuate come a rischio, per eventualmente intervenirein post-emergenza con insetticidi liquidi qualora si superi la soglia di danno il limite per il mais è il 5% delle piante attaccate se queste sono più piccole delle 7-8 foglie. Sia gli insetticidi fosforganici sia i piretroidi sono efficaci se distribuititempestivamente dopo l’accertamento del superamento della soglia, di sera convolumi d’acqua abbondanti (10 hl/ha e più).

B)VALUTAZIONE DELLA DISPONIBILITÁ DI SOLUZIONI AGRONOMICHE, BIOLOGICHE, FISICHE OCOMUNQUE NON CHIMICHE PER SOSTITUIRE IL TRATTAMENTO CHIMICO OVE NECESSARIOINTERVENIRE

In pratica, nel caso disuperamento della soglia di danno, non sono disponibili efficaci strategiealternative “non-chimiche”. In generale la semina anticipata (strategiaagronomica) aumenta la probabilità che la coltura sia ben sviluppata, non piùsuscettibile al danno al momento della comparsa del quarto stadio di nottue.

In base alle conoscenze/riscontripratici sopra descritti e ai principi della DI interventi insetticidi allasemina (microgranulari o come concia del seme) non sono giustificati in quantocollocati in un momento in cui non si può conoscere la presenza o meno dipopolazioni dell’insetto dannoso (comunque le potenzialità di contenimentodegli insetticidi alla semina, per il lungo periodo tra distribuzione edattacco, sono basse od anche nulle). La lotta si baserà, come sopra descritto,sul monitoraggio e la previsione dello sviluppo con modelli previsionali,verifiche di campo qualora vi siano le condizioni di sviluppo alla formazionedel quarto stadio, interventi in post-emergenza nel caso di accertatosuperamento della soglia. La copertura del fondomutualistico garantisceil risarcimento per danni dovuti a eventuali errori di applicazione della DI oinaspettati attacchi la cui probabilità è comunque bassa.

Per approfondire il funzionamentodel modello e le misure da prendere si veda anche la RAZIONALE DIFESA DALLE NOTTUE.

 

 

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