01.03.2016 Caorle (VE), il ritorno delle oche selvatiche


Anche quest’anno sono tornate. Soprattutto quando in Europa del nord gli inverni sono più freddi, grandi stormi di migliaia di oche selvatiche calano nel litorale altoadriatico in cerca di temperature meno rigide.

Il gruppo in questione è di circa 80 esemplari che stazionano da un po’ nei campi coltivati a frumento all’interno dell’azienda ValleVecchia di Veneto Agricoltura a Caorle (Ve, zona Brussa).

ValleVecchia e le valli circostanti rappresentano il territorio più meridionale di questa loro migrazione invernale, presenza particolarmente importante da un punto di vista naturalistico; infatti testimonia come l’agricoltura, nelle forme più moderne e sostenibili, contribuisce a conservare e migliorare l’ambiente. Confermando così lo slogan, coniato molti anni fa da Veneto Agricoltura quando avviò il progetto di rinaturalizzazione dell’area, “800 ettari tra agricoltura e natura”.

Nel caso di ValleVecchia infatti, ad attrarre le oche selvatiche, non è la pasturazione artificiale, ma le avanzate pratiche di coltivazione concepite anche per favorire le specie faunistiche ed incrementare la biodiversità del territorio.

Ufficio Stampa