30.05.2016 AGRICOLTURA E CRISI DEI MERCATI: LA FOTOGRAFIA DEL COMMISSARIO PHIL HOGAN


Alcuni comparti dell’agricoltura
europea sono da troppo tempo in grande difficoltà a causa di una prolungata congiuntura
mondiale negativa e di alcune (criticate) scelte politiche adottate dall’UE. Il
Commissario Hogan ha commentato l’attuale situazione dell’agricoltura europea.

Lattiero-caseario – Il principale problema nel settore
lattiero-caseario europeo è dato da un’offerta globale di latte che continua ad
essere superiore rispetto alla domanda, aspetto questo che sta creando forti
pressioni al ribasso sui prezzi dei prodotti del comparto, sia nell’UE che sul
mercato mondiale. E’ necessario dunque trovare con urgenza un equilibrio tra
domanda e offerta. Per quanto riguarda quest’ultima, va ricordato che la raccolta
di latte nell’Unione Europea é cresciuta del 5,6% nei primi due mesi del 2016
rispetto allo stesso periodo del 2015. Gli incrementi maggiori in termini di
volume hanno riguardato l’Olanda (+330mila t), la Germania (+300mila t), la
Polonia (140mila t) e l’Irlanda (+110mila t). Nel mese di marzo 2016 (dati finali non
ancora disponibili) tale aumento potrebbe attestarsi sul 5%. Sul fronte delle
esportazioni si notano, invece, alcuni segnali positivi, visto che nel primo
trimestre il totale di latte europeo esportato é cresciuto del 10% rispetto
allo stesso periodo delle scorso anno, con particolari forti aumenti per il “butteroil” (+123%), i formaggi (+14%,
interessando tutte le prime dieci destinazioni mondiali, compreso il mercato
USA che ha raggiunto un interessante +9% e la Cina che ha toccato la doppia
cifra) e siero di latte in polvere (+4%).

Carni suine – Luci e ombre per il comparto europeo
delle carni suine, che da tempo sta vivendo una fase molto incerta. La perdita
del mercato russo, determinata dalle scelte politiche dell’Unione adottate in merito
alla crisi tra Russia e Ucraina, ha avuto un fortissimo impatto sul settore, in
particolare nel corso del 2015. I primi mesi del 2016 indicano una riduzione della
produzione: a gennaio il numero dei suini macellati è calato del 4%. Il prezzo
medio degli animali macellati è rimasto stabile, con punte che per la prima
volta quest’anno hanno superato il livello di 130 euro/t. Tutto questo in un
momento in cui il 60% delle carni suine inviate all’ammasso privato nello
scorso mese di gennaio non è stato accolto dal mercato. La perdita del mercato
russo è servita però da sprone per l’individuazione, già nel 2015, di nuovi
mercati emergenti. Tendenza, questa, che è proseguita ad inizio 2016, tanto che
a febbraio le esportazioni di carni suine europee sono aumentate del 26% in
volume e 19% in valore rispetto al mese di febbraio del 2015.

La risposta dell’UE – E’ noto a tutti che per rispondere
alla crisi dei mercati agricoli, la Commissione europea ha approvato, nello
scorso mese di settembre, un pacchetto di sostegno pari a 500 milioni di euro,
di cui 420 milioni destinati agli Stati Membri sottoforma di aiuti mirati che,
tra l’altro, devono essere spesi entro la fine del mese di giugno 2016. Va
ricordato che alla fine dello scorso mese di aprile gli Stati Membri avevano
speso solo 235,7 milioni di euro, pari al 56% del totale stanziato: 15 Paesi
avevano speso oltre il 90%, mentre 8 Paesi non avevano utilizzato la
disponibilità.

Semplificazione della PAC – Fin dall’inizio del suo mandato, il
Commissario Hogan ha sostenuto che la priorità “agricola” della Commissione
Juncker era data dalla semplificazione della Politica Agricola Comune (PAC),
questione che nel corso dei mesi è passata un po’ in secondo piano a causa
della grave crisi che ha colpito alcuni mercati agricoli. Nonostante ciò, il
Commissario Hogan ha ricordato che, nel corso del 2015, una serie di proposte
di semplificazione della PAC sono state adottate: dall’aiuto volontario
accoppiato ai pagamenti diretti in materia di aree di interesse ecologico, dai
provvedimenti per i giovani agricoltori a quelli che investono le
organizzazioni di produttori, ecc. Proposte che, complessivamente, hanno
portato a una semplificazione della PAC, sia per gli agricoltori che per le
Amministrazioni nazionali. “Nel 2016 – ha sottolineato il Commissario europeo –
continueremo questo importante lavoro”. Nello specifico, particolare attenzione
sarà rivolta al sistema per controllare ed esaminare le richieste di aiuto
degli agricoltori (IACS), che propone sia una riduzione delle sanzioni
amministrative che l’introduzione di una sorta di “cartellino giallo” per chi
commette delle infrazioni. L’entrata in vigore di questi provvedimenti dovrebbe
avvenire dopo la pausa estiva.

Greening – Il Commissario Hogan si è soffermato
anche sulle misure “verdi” della PAC, ad un anno dall’avvio della loro applicazione.
Nello specifico ha ricordato che la consultazione pubblica in materia di
“greening”, svoltasi nei mesi scorsi, si è conclusa con oltre 3.300 risposte,
di cui l’80% proveniente dagli agricoltori. Sulla base delle informazioni
raccolte, la Commissione europea presenterà entro la fine di giugno un di
lavoro che fornirà una prima valutazione riguardante alcuni impatti del
“greening”, in particolare sulla sul potenziale di produzione. Il documento
comprenderà anche alcuni suggerimenti per la semplificazione dei pagamenti
diretti “verdi”. Lo scopo dell’iniziativa è quello di identificare e regolare
alcuni elementi tecnici fissati nell’atto delegato di attuazione del
regolamento UE. “Se da una parte è auspicabile la rimozione di tale gravoso
requisito tecnico – ha detto al riguardo Hogan – dall’altra dobbiamo garantire
che tutto ciò venga attuato senza abbassare i benefici ambientali forniti con le
misure “verdi”. In pratica, dobbiamo fornire la maggiore chiarezza possibile
agli agricoltori e alle Autorità di Gestione e allo stesso tempo una maggiore
flessibilità per incrementare il beneficio delle misure “verdi” a favore
dell’ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici”.

OCM e Sviluppo rurale – Il programma di semplificazione della
PAC riguarderà anche l’Organizzazione Comune di Mercato. Il Commissario ha
ricordato che all’inizio del processo di riorganizzazione dell’OCM erano ben
250 i regolamenti attivi, di cui circa 60 del tutto obsoleti. Alla conclusione
del processo, l’OCM poggerà solo su circa 20 delegati e 20 regolamenti di
attuazione. Per quanto riguarda invece lo Sviluppo rurale, Hogan ha ricordato
che a fine aprile è stato adottato un emendamento all’atto di esecuzione
riguardante la semplificazione degli obblighi di pubblicità e l’introduzione di
un provvedimento che riduce gli oneri per le Amministrazioni nazionali.

Commercio
internazionale
– Il Commissario all’Agricoltura Hogan, in tema di TTIP (l’accordo
commerciale in discussione tra l’UE e gli Stati Uniti), ha sottolineato che il
round negoziale di aprile, il 12°, non ha compiuto complessivamente nessun
passo avanti, neppure sulle questioni agricole il cui nodo centrale è dato
dalle Indicazioni Geografiche (ma non solo: ricordiamo anche le questioni
inerenti il comparto del vino, il fronte fitosanitario, gli OGM, ecc.). Gli
obiettivi dell’UE sono e restano ambiziosi e tengono innanzitutto conto degli
interessi degli agricoltori europei. Obiettivi ambiziosi che si ritrovano anche
negli accordi commerciale Mercosur con i Paesi dell’America Latina. Nel
prossimo mese di luglio è in programma un altro importante incontro tra le due
parti: “Voglio assicurare – ha detto Hogan al riguardo – che sono deciso a
difendere e promuovere gli interessi dell’UE in questi negoziati che sono
cruciali per l’agricoltura europea”.

QUESTO ARTICOLO E’ TRATTO DAL QUINDICINALE “VENETO AGRICOLTURA EUROPA” N. 10/2016 DEL 30 MAGGIO. PER RICHIEDERE LA NEWSLETTER SCRIVI A: europedirect@venetoagricoltura.org