04.08.2016 L’INDICE FAO DEI PREZZI ALIMENTARI IN LEGGERO CALO A LUGLIO


I prezzi internazionali delle
principali materie prime alimentari hanno avuto una leggera flessione a luglio,
dopo cinque mesi consecutivi di crescita. L’Indice FAO dei Prezzi Alimentari
ha segnato una media di 161.9 punti a luglio 2016, calando dello 0,8%
(1,3 punti) rispetto al livello di giugno e dell’1,4% rispetto a quello di
luglio 2015.

Il declino complessivo dell’Indice (misura i prezzi delle cinque
principali materie prime alimentari sui mercati internazionali) è dovuto
soprattutto al calo delle quotazioni internazionali dei cereali e degli oli
vegetali, che hanno più che compensato la stabilità dei prezzi dei prodotti
caseari, della carne e dello zucchero.

Cereali – L’Indice FAO dei prezzi cerealicoli è sceso del 5,6% da giugno,
trainato dal drastico calo dei prezzi del mais dovuto alle buone condizioni
climatiche nelle principali regioni produttrici degli Stati Uniti – il maggior
produttore ed esportatore mondiale di mais. Anche i prezzi del grano sono scesi
a luglio, per via della forte offerta a livello mondiale e delle previsioni di
abbondanti esportazioni dalla regione del Mar Nero. Al contrario, i prezzi del
riso sono leggermente aumentati, poiché l’esaurimento delle scorte ha sostenuto
la crescita dei prezzi del Basmati e del riso a grano lungo.

Oli vegetali – In calo per il terzo mese consecutivo, l’Indice dei prezzi degli oli
vegetali è sceso del 2,8% rispetto al suo livello di giugno. La riduzione
è dovuta soprattutto al calo del prezzo
dell’olio di palma, che ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 5 mesi a
causa della ripresa stagionale della produzione nel Sud-Est Asiatico unita alla
modesta domanda di importazioni a livello globale. Anche i prezzi
internazionali dell’olio di semi di soia, di girasole e di colza sono diminuiti
per via dell’offerta migliore del previsto.

Lattiero-caseario – L’Indice dei prezzi dei prodotti caseari è cresciuto del 3,2% rispetto
al mese scorso, con i prezzi del burro che hanno registrato l’aumento più
forte. Rimangono, tuttavia, ancora a livelli molto bassi rispetto agli anni
passati.

Carne – L’Indice dei prezzi della carne è cresciuto dell’1,3% rispetto dal suo
valore di giugno. I prezzi di tutti i prodotti a base di carne sono rimasti
stabili, sostenuti dalla carenza di suini da macello nell’UE e dal calo della
produzione di carne ovina e bovina in Oceania. La domanda internazionale di
carne rimane alta, trainata da una ripresa dei consumi in Cina e dai forti
livelli di importazioni di numerosi altri paesi in Asia.

– Zucchero – L’Indice dei prezzi dello zucchero è cresciuto del 2,2% in un mese. I
prezzi internazionali sono stati fortemente influenzati dai movimenti della
valuta brasiliana che a luglio si è rafforzata rispetto al dollaro statunitense.

(Fonte: fao)