29.08.2016 NEL TRIVENETO AL VIA UNA BUONA (OTTIMA) VENDEMMIA


Inaumento la produzione di uva a bacca bianca, in leggero calo la nera. Le stimequanti-qualitative della vendemmia 2016 fornite oggi a Legnaro-Pd da VenetoAgricoltura e Regione in occasione della 42^ edizione del Focus sulleprevisioni vendemmiali a NordEst, Italia, Francia e Spagna.

“La Regione Veneto sta investendo diversimilioni di euro nel settore vitivinicolo- 12 milioni in attività di promozione nei Paesi terzi, 8,5 per la ristrutturazione dei vigneti, numerosi altri bandi in ambito PSR; ma i risultati alla fine arrivanoe a parlare sono le cifre: prima regioneitaliana per produzione e per export, tanto che lo scorso annoabbiamo prodotto 12,54 milioni di quintali di uva pari a 9,7 milioni di ettolitri di vino: abbiamo esportato prodotto (di grande qualità) per 1,83 miliardi di euro,pari al 34% del valore complessivodelle esportazioni vinicole italiane. Insomma, stiamo parlando di un comparto davvero importante, che richiede un’attenzione particolare. Per questo,iniziative come quella di oggi sulle previsionivendemmiali risultano momenti strategicidi confronto con i nostri produttori”. L’Assessore all’Agricoltura dellaRegione Veneto, Giuseppe Pan, haesordito così, di fronte a una vasta platea, al tradizionale focuspromosso a Legnaro-Pd da VenetoAgricoltura e Regione dedicatoalle previsioni della vendemmia 2016nel Veneto, nel restante Nord Est, nelle altre principaliRegioni vitivinicole italiane, in Franciae Spagna.

Nel Veneto, come sempre, ha ricordato Alberto Negro, neo Direttoredell’Agenzia regionale, i primi grappolia cadere nei cesti sono stati quelli di uva Pinot e Chardonnay per le basi spumante e dei vigneti più giovani dellestesse varietà. Bisognerà attendere ancora qualche giorno e poi prenderà il viala vendemmia vera e propria, chesotto il profilo qualitativo siannuncia già molto interessante, elo sarà ancora di più se perdurerà l’andamentoclimatico di questo periodo fatto di giornate soleggiate e notti fresche,elementi fondamentali per l’aciditàe il colore delle uve. Ditaincrociate dunque perché già oggi ci sono tutte le premesse per una buonavendemmia.

Il Focus rivolto al mondo vitivinicolo, ha ricordato Negro, giunto alla 42^ edizione, è realizzatoin collaborazione con Avepa, Arpav-Servizio Meterologico,Crea Viticoltura Conegliano, Regione Friuli-Venezia Giulia e Province di Trento e Bolzano, un belgioco di squadra. Nell’occasione, Arturo Stocchetti,Presidente di UVIVE, ha ribaditol’importanza del fare vino di qualitàe di accompagnare questo processo con un’attente campagna di comunicazione

Vediamo i numeriprevisionali della prossima vendemmia: Andamento dell’annata vitivinicola 2016L’Annata vitivinicola 2016 è stata messa sotto la lente daldirettore di Crea Viticoltura di Conegliano, Diego Tomasi, che ha osservato come anche quest’anno si evidenzinochiaramente degli andamenti climaticinon regolari, conseguenza dei cambiamenti climatici in corso a livelloglobale. Il repentino passaggio da periodipiovosi con temperature sotto la media, a periodi caldi e asciutti e viceversa, è stato dunque confermatoanche quest’anno. Ad un avvio diprimavera caratterizzato da temperaturemiti, che hanno determinato un germogliamentoprecoce della vite, sono seguiti i mesi di maggio e giugno molto piovosi che in pratica hanno fatto perdere l’anticipo fenologico. Ilrisultato è una stagione che in alcuni momenti cruciali si è fatta difficile sotto il profilo sanitario (problemi di malattie funginee peronospora in particolare), comunque sapientemente affrontata dai nostri viticoltori che dimostrano di averraggiunto ormai un altissimo livello di professionalità. Alla fine di questealternanze climatiche, in tutte le areevocate del Veneto la vendemmia 2016risulta posticipata di circa 8/10 giornirispetto allo scorso anno. La settimana del 22 agosto ha visto, infatti,l’avvio della raccolta delle uve Pinot e Chardonnay per le basi spumante,mentre questa settimana prenderà il via la vendemmia vera epropria.

Veneto produzione stimata 2016 – A livello produttivo la vendemmia sarà caratterizzatada un calo di alcuni puntipercentuali per le uve a bacca nera(con valori più sensibili per il Merlot), a causa della riduzione dellesuperfici e alcuni problemi di ordine sanitario. Per le uve a bacca bianca, invece, si prevede una produzione stabile senon in aumento. Vediamo le stime di produzione provincia per provincia.
Belluno: Si prevede una produzione superiore del 5% rispetto allo scorsoanno sia per le uve bianche che nere. Si deve inoltre tenere in considerazione un ulteriore aumento pari al 10-15% dovuto all’entrata in produzionedi nuove superfici vitate.
Padova: Produzione in linea con quella del 2015 adeccezione per il Merlot per ilquale, soprattutto nelle aree di collina e dell’alta padovana, è previsto un calo del 10/15% dovuto a forti attacchidi peronospora larvata. Si registra,inoltre, l’entrata in produzione di circa 282 ettari di vigneti a bacca bianca,che costituiranno l’8% circa della superficie complessiva in produzione; circale varietà a bacca nera, sono entrati in produzione 39 ettari di vigneti la cuisuperficie rappresenta il 2% circa della superficie complessiva.
Rovigo: La produzione è stimatadel 10/15% in più rispetto alloscorso anno sia per le uve bianche che nere. Per il Merlot si stima una riduzionedi qualche punto percentuale a seguito dell’incidenza della peronospora,riduzione che nel Basso Polesine appare ancora più consistente. Sono invecesegnalate buone produzioni di Malvasia, Refosco e Pinot Grigio. Anchein provincia di Rovigo si segnala l’entrata in produzione di circa 20 ettari divigneti che costituiranno il 9,5% della superficie complessiva in produzione.L’incremento percentuale sarà più significativo per i vigneti a bacca bianca.
Treviso: Rispetto al 2015 si prevede unulteriore incremento del 7% per le uve bianche determinato dall’aumentodella superficie vitata, in particolare di Glera e Pinot Grigio. Al contrario,per le uve nere è previsto un calo del 19% dovuto alla riduzionedella superficie vitata e ai problemi legati alla peronospora. L’apportodell’entrata in produzione dei nuovi vigneti sul totale è calcolato intorno al2-3%. Di conseguenza si stima che in provincia di Treviso, che con Verona fa laparte del leone, la produzione totale 2016 raggiunga i 5.643.000 quintali diuva, di cui 5.000.000 milioni a bacca bianca 643.000 quintali a bacca nera.
Venezia: L’entrata in produzione dei 330ettari di nuovi impianti determineranno un aumento di produzione del 3% rispettoal 2015 per le uve bianche. Alcontrario, per le uve a bacca nera, Merlot in particolare, si prevede unsensibile calo produttivo.
Verona: La previsione produttiva dovrebbemantenersi sugli stessi livellidella campagna precedente. Gli impianti del 2015, nonostante siano consistenti,non rappresenteranno un elemento significativo per l’aumento delle produzioni. Perquanto riguarda il Soave, l’annata al momento della vendemmia si distingue perl’assenza di fenomeni grandinigeni, l’elevata sanità delle uve, l’equilibriovegetativo delle viti, le produzioni non esuberanti, un quadro compositivodelle uve nella media delle ultime annate per zuccheri e acidità, ma con ottimeopportunità qualitative per gli altri componenti. Il quadro analitico delle uvein vinificazione annuncia vini più “classici” probabilmente più sapidi efloreali. In questo positivo quadro stagionale si inserisce la decisione delConsorzio di limitare le rese per il Soave ed il Soave Classico. Una vendemmia quindi che andrà a premiare i 5.600 ettari divigneto di cui 4.400 aSoave DOC e 1.200 aSoave Classico per un totale di 430.000 ettolitri di vino, pari a circa 55milioni di bottiglie.
Vicenza: Nella zona Doc Colli Berici eGambellara si stima una produzione in calo del 5/8%; nella zona Doc Breganze unaumento del 20/25%; per la Garganega un calo del 5/8% (per problemi diallegagione e acinellature diffuse); per il Pinot Grigio un calo del 10/15%(per minore fertilità); la produzione di Glera, Chardonnay, Merlot e TocaiRosso è prevista invariata rispetto allo scoro anno; per il Cabernet Sauvignone Franc si prevede un aumento del 3%.Provincia

Autonoma di Bolzano produzione stimata 2016 – Rispetto al 2015 in provincia di Bolzano è prevista unaproduzione in calo del 5/10%. Più in dettaglio, la varietà Traminer aromatico potrebbe risultare inferiore del 5% e la Schiava del 10%. Questa riduzione è daricondurre, in parte, a dei problemi fitosanitari che si sono verificatidurante il periodo vegetativo dovuti ad attacchi di peronospora. Sia per quantoriguarda i vitigni della famiglia dei Pinotche quelli dello Chardonnay iquantitativi previsti si aggirano probabilmente attorno ai livelli del 2015. Per quanto riguarda il Sauvignon bianco e Lagreinci si aspetta una resa di qualche punto percentuale maggiore rispetto al 2015.

Provincia Autonoma di Trento produzione stimata 2016 – Sullevarietà a bacca bianca si stima un calo di produzione del 5/10% rispetto al 2015 per via del pesomedio inferiore del grappolo dovuto a colatura e acinellatura in fioritura,oltre che per la perdita di produzione in alcune zone a causa di attacchi diperonospora. Sulle varietà a bacca nerail calo dovrebbe raggiungere il 10/15%per attacchi di peronospora in alcune aree.

Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia
produzione stimata2016 – Le stimein vigneti campione nelle diverse zone regionali riportano una buona fertilitàreale delle uve (numero medio dei grappoli per germoglio) e un peso medio deigrappoli nella media della varietà. La resastimata è in linea con leproduzioni 2015 per la principalivarietà ad eccezione della produzione su alcune varietà a bacca nera stimata in leggero calo.Buone aspettative sonoannunciate anche nelle altre principali regionivitivinicole italiane, mentre neidue principali concorrenti europei dell’Italia,Francia e Spagna, è attesarispettivamente una produzione di 44 e42 milioni di ettolitri di vino.