17.05.2017 ALBERI MONUMENTALI DEL VENETO: I VINCITORI DEL CONCORSO DIDATTICO REGIONALE


I
“monumenti viventi” sono ben 110 come la sequoia gigante di Longarone o la magnolia
grandiflora di S. Antonio a Padova. Le scuole di Pianiga-VE e Monselice-PD si
sono aggiudicate il primo premio del Concorso indetto da Regione, Ufficio
Scolastico Regionale e Veneto Agricoltura dedicato agli alberi monumentali,
straordinario patrimonio da tutelare valorizzare.

Nel Veneto sono ben 110 gli alberi monumentali ufficialmente
censiti, autentico patrimonio naturale vivente
da conoscere, tutelare e valorizzare. Un patrimonio frutto anche di storia,
fatti e testimonianze perché questi monumenti
della biodiversità sono stati, a volte per secoli, “sentinelle” di luoghi e
paesaggi. Qualche esempio? La sequoia gigante di Longarone (Bl) che ha resistito all’ondata distruttrice e mortale
del Vajont; la farnia di Fossalta di Portogruaro (Ve), già
presente nelle mappe del 1600; la magnolia
grandiflora che dal 1810 fa bella mostra di sé nel Chiostro di S. Antonio a Padova. L’elenco di queste
meraviglie della natura è lungo e sul sito internet dedicato, curato da Veneto Agricoltura (http://bit.ly/1MeuisQ ), è anche ben dettagliato, visto
che è suddiviso per provincia e singole schede che descrivono dettagliatamente e
mostrano ogni albero monumentale censito.

Per valorizzare questo
importante patrimonio naturale, la Regione
Veneto, in collaborazione con l’Ufficio
Scolastico Regionale e Veneto
Agricoltura, l’Agenzia regionale per
l’innovazione nel settore primario, ha indetto ad inizio anno scolastico
2016-2017 il Concorso didattico “Alberi
monumentali del Veneto, le radici del nostro futuro”. Si tratta di una
iniziativa rivolta alle scuole primarie e secondarie di primo grado collegata a
un più ampio progetto regionale di tutela
e valorizzazione del patrimonio arboreo monumentale, tema molto importante
visto che la gestione di un albero monumentale richiede grande impegno e responsabilità da parte del proprietario, Ente pubblico o privato
che sia, ma anche dell’intera collettività.Partendo proprio dal
presupposto che gli alberi monumentali raccontano anche storie antiche di territori, eventi
e uomini del passato, i promotori del progetto hanno voluto coinvolgere il mondo della scuola con l’obiettivo di
far scoprire ai più giovani questo straordinario patrimonio naturale.

Allo
scopo, Regione Veneto e Veneto Agricoltura hanno messo a
disposizione delle scuole aderenti
all’iniziativa – ben47 da tutte le province – il Quaderno didattico “Alberi monumentali del Veneto, le radici del
nostro futuro” che è servito da strumento
di lavoro in classe. Nei loro elaborati, i ragazzi sono riusciti ad
esprimere con sguardo attento la
loro idea di albero monumentale, raccontando le storie dei luoghi e approfondendo gli aspetti botanici, floristici
ed ecologici di questi monumenti naturali.In dirittura d’arrivo
dell’anno scolastico è giunto il responso
con l’elenco delle scuole vincitrici del
Concorso. Il compito della giuria non è stato semplice, data la qualità degli
elaborati pervenuti, ma alla fine i vincitori
sono stati decretati, con tanto di motivazione.

Per quanto riguarda le
scuole primarie si sono classificate
ai primi tre posti:- la Scuola “L. da Vinci” di Pianiga (VE)
per “aver esplorato, attraverso diverse forme espressive, il complesso mondo
degli alberi ed averne colto la bellezza e l’importanza facendole proprie”. (Si
aggiudica un computer portatile).- la Scuola “D. Broglio” di Colognola ai Colli
(VR) per “aver raccontato la storia del Platano dei cento bersaglieri con
un racconto personale e vivissimo, divertente e sorprendente, che ha portato
gli alunni a scoprire tutti i segreti di un albero vetusto”. (Si aggiudica uno
stereo microscopio didattico).- la Scuola di Valpantena (VR) per “aver
lavorato in modo fortemente interdisciplinare e laboratoriale, sperimentando
anche la germinazione dei semi, approfondendo temi legati ai propri luoghi e
territori. (Si aggiudica una macchina fotografica digitale).

Relativamente alle scuole secondarie di primo grado:-la Scuola “G. Zanellato” di
Monselice (PD) per “aver colto pienamente il tema proposto, con un
elaborato semplice ed accurato, originalissimo nell’associare sei alberi
monumentali a temi di letteratura, arte, scienza e storia e restituendo il
lavoro svolto con grande capacità comunicativa”. (Computer portatile).- la Scuola di Romano d’Ezzelino (VI) per “averaffrontato il tema proposto
raccontando la storia del Faghér del Cristo attraverso elementi di esplorazione
sul campo, di espressione artistica e recuperando la tecnica dell’erbario con
elementi di insiemistica. (Stereo microscopio didattico).- la Scuola “G. Carducci” di Este (PD) per “aver
raccontato il Castagno, specie che caratterizza parte del paesaggio veneto,
approfondendo la conoscenza di questo albero esplorandone anche tutte le
risorse e gli utilizzi”. (Macchina fotografica digitale).

Infine, ricordiamo che al seguente link è scaricabile il Quaderno didattico “Alberi monumentali del Veneto, le radici del
nostro futuro”: http://bit.ly/2pEXy81

Per informazioni sugli
alberi monumentali d’Italia e la
nuova normativa che disciplina la materia si veda: http://bit.ly/2pFiQSF