05.06.2017 BILANCIO UE 2018: PRIORITÀ A OCCUPAZIONE, INVESTIMENTI, MIGRAZIONE E SICUREZZA


La Commissione europea ha
proposto il progetto di bilancio per l’esercizio 2018, che
prevede impegni per 161 miliardi di euro per stimolare la creazione di posti di
lavoro, in particolare per i giovani, e favorire la crescita e gli investimenti
strategici.

Il bilancio
proposto opera entro i limiti fissati in precedenza dal
Parlamento europeo e dagli Stati Membri a cui ora spetta il compito di discutere la proposta della Commissione incentrata su tre cardini

Il primo, il Fondo
europeo per gli investimenti strategici (FEIS), fulcro del piano Juncker, è
sostenuto da una garanzia di bilancio dell’UE, integrata da una dotazione di
capitale proprio della Banca europea per gli investimenti. Il Fondo si prefigge
di sostenere l’occupazione e incentivare la crescita utilizzando in modo più
intelligente le risorse finanziarie esistenti e nuove per sfruttare gli
investimenti privati. I fondi strutturali e di investimento rimangono i
principali strumenti d’investimento dell’UE che sostengono le PMI e le azioni
soprattutto nei settori della ricerca e dell’innovazione, dei trasporti,
dell’ambiente e dello sviluppo rurale. La promozione dello sviluppo sostenibile
consentirà anche di orientare l’azione del bilancio dell’UE al di fuori
dell’Unione, che viene notevolmente rafforzata per quanto riguarda i paesi
vicini.

Il secondo obiettivo
cardine riguarda l’offerta di migliori opportunità ai giovani. Scopo del
programma Erasmus+, ad esempio, è proprio attuare gli obiettivi strategici che
l’Unione ha stabilito nei settori dell’istruzione, della formazione, della
gioventù e dello sport, migliorando le capacità e le competenze degli studenti,
incoraggiando miglioramenti qualitativi in materia di istruzione, formazione e
istituzioni/organizzazioni giovanili e promuovendo l’elaborazione delle
politiche. Il progetto di bilancio 2018 riserva a tal fine 2,3 miliardi di euro,
con un aumento del 9,5% rispetto al bilancio 2017. Un’altra opportunità nello
stesso ambito è costituita dal Corpo europeo di solidarietà, che offre ai
giovani la possibilità di svolgere attività di volontariato, tirocini e
attività lavorativa per 2-12 mesi, promuovendo la solidarietà nelle comunità di
tutta Europa. La Commissione, nell’occasione, ha proposto un bilancio e una base giuridica
propri per il Corpo europeo di solidarietà, per consentire a 100mila
cittadini europei di parteciparvi entro il 2020.

Infine, il terzo obiettivo si propone
di rispondere efficacemente alle sfide geopolitiche. Poiché le tematiche della
migrazione e della sicurezza rimangono priorità assolute, la Commissione intende continuare a finanziare un’ampia gamma di azioni correlate
all’interno dell’UE, come ad esempio l’assistenza umanitaria, il rafforzamento
della gestione delle frontiere esterne, il sostegno agli Stati Membri più
colpiti e altre ancora. Saranno inoltre disponibili fondi supplementari per
affrontare le cause profonde della migrazione all’esterno dell’UE, in
particolare fornendo assistenza ai Paesi terzi che gestiscono ingenti flussi
migratori. Nel settore della sicurezza i
finanziamenti dell’UE si concentreranno sulle misure preventive di sicurezza,
in particolare nel settore dei reati gravi e della criminalità organizzata.