Bollettino Colture Erbacee n.35 del 29.5.18 – BARBABIETOLA

LA DIFESA INTEGRATA DELLA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO
FUNGICIDI/CERCOSPORA/BARBABIETOLA

In base alla normativa vigente, la Difesa Integrata è obbligatoria per tutte le colture. In collaborazione con COPROB, Coop. Produttori Bieticoli, si torna a dare indicazioni per la Difesa Integrata (DI) della barbabietola da zucchero, che può avere un ruolo importante nelle nostre rotazioni sia dal punto di vista agronomico che economico.
Una delle problematiche principali della barbabietola da zucchero è rappresentata da un fungo, Cercospora beticola che, unita al disseccamento dovuto alle elevate temperature che stanno caratterizzando le estati degli ultimi anni, dà luogo al fenomeno di “cerco stress della barbabietola”, ovvero la degradazione/distruzione dell’apparato fogliare che incide negativamente sulla produzione in termini quantitativi e qualitativi.

A) VALUTAZIONE RISCHIO, MONITORAGGIO, MODELLI PREVISIONALI, CONFRONTO CON LE SOGLIE DI DANNO
L’evoluzione della cercosporiosi sarà prevista, con buona attendibilità, dal Modello Previsionale Cercospora (MPC), che considera sostanzialmente due parametri: la temperatura e l’umidità relativa. L’obiettivo è quello di individuare i momenti più favorevoli allo sviluppo dell’infezione, per poter intervenire prevenendone la comparsa. Nel 2009 è stato adattato agli areali italiani dalla società di ricerca in bieticoltura Beta che lo ha testato in varie località per alcuni anni. Tali prove hanno dimostrato che il modello, in determinate circostanze, è in grado di ridurre il numero degli interventi (da 0,8 a 1,5 interventi in meno) in funzione dell’epoca di raccolta, senza differenze statisticamente significative in termini di resa rispetto alla strategia tradizionale a calendario. Il modello attualmente è integrato in un Sistema di Supporto Decisionale on line (DSS) che consente di avere indicazioni non solo riguardo alla difesa contro la cercospora, ma anche sulla scelta varietale, i diserbi, la concimazione, il controllo delle nottue defogliatrici e, in sincronia con il sistema Irriframe (sviluppato dal CER) anche sull’irrigazione.
E’ possibile consultare gli output del modello all’indirizzo http://www.betaitalia.it/pages/standard.aspx?id=36 dove viene illustrata una mappa, aggiornata settimanalmente, in cui sono indicati a colori i livelli di rischio di diverse località monitorate e le eventuali date dell’ultimo livello grave individuato.

B) VALUTAZIONE DELLA DISPONIBILITÁ DI SOLUZIONI AGRONOMICHE, BIOLOGICHE, FISICHE O COMUNQUE NON CHIMICHE PER SOSTITUIRE O INTEGRARE IL TRATTAMENTO CHIMICO
Al fine di limitare il calo del titolo zuccherino (retrogradazione) è necessario coniugare tecniche classiche di difesa fungicida a pratiche di nutrizione e biostimolazione che prolunghino l’equilibrio dell’apparato fogliare. Naturalmente non vanno trascurati, quando possibile, i corretti apporti irrigui. A tal fine, dalla sperimentazione emerge utile un primo intervento entro fine Maggio con prodotti a base di zolfo uniti a fosfiti per stimolare le naturali difese immunitarie della coltura messe a dura prova dagli stress climatici (per informazioni sull’impiego di fosfiti e controllo della cercospora (vedi Betanews).

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In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa per la Difesa Integrata obbligatoria, ed anche volontaria, il Bollettino Colture Erbacee (BCE) fornisce i seguenti collegamenti a prodotti ARPAV:
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