Giornata dimostrativa a ValleVecchia – 17 luglio 2018

Circa 110 i visitatori, tra agricoltori, tecnici e agronomi, che hanno partecipato alla giornata dimostrativa in campo tenutasi il 17 luglio 2018 presso l’Azienda ValleVecchia di Veneto Agricoltura. Si tratta di un appuntamento annuale irrinunciabile in cui l’azienda apre le sue porte per mostrare le prove sperimentali in corso, favorire il trasferimento delle innovazioni nonchè illustrare obiettivi e metodologie.

Quest’anno l’evento era centrato su un argomento di grande interesse tecnico nell’ambito dell’agricoltura sostenibile: la gestione integrata delle malerbe. L’occasione è stata fornita dall’avvio del progetto europeo IWMPRAISE (Integrated Weed Management: PRActical Implementation and Solutions for Europe = Gestione integrata delle malerbe: implementazione pratica e soluzioni per l’Europa), un progetto quinquennale al quale sta lavorando Veneto Agricoltura con altri 36 partner europei e per il quale sono state allestite delle specifiche prove sperimentali a ValleVecchia. (VEDI IL VIDEO)

Prova sperimentale di gestione integrata delle malerbe su mais

Nel corso della giornata dimostrativa i partecipanti hanno potuto conoscere l’attività svolta in collaborazione con l’Istituto di Biologia Agro-ambientale e Forestale del CNR allo scopo di affrontare il complesso problema della lotta alle infestanti, con l’obiettivo di ridurre l’uso degli erbicidi. I visitatori hanno potuto vedere in azione un prototipo di macchina agricola di nuova concezione prodotta dalla Maschio-Gaspardo. Si tratta di una sarchiatrice/irroratrice che utilizzando le tecnologie dell’agricoltura di precisione (sistemi di guida semiautomatica dei trattori con correzione RTK) combina in un unico passaggio la sarchiatura in interfila con il diserbo localizzato nella fila, con un errore di posizionamento non superiore a 2,5 cm. Ciò consente di limitare efficacemente la presenza delle malerbe riducendo l’uso di erbicidi a un terzo rispetto al trattamento non localizzato. (VEDI IL VIDEO)

Il prototipo di sarchiatrice/irroratrice della Maschio-Gaspardo

Un’altra prova sulla medesima tematica ospitata a ValleVecchia riguarda la gestione delle infestanti nel periodo di transizione da convenzionale a sodo. E’ noto come l’agricoltura conservativa, basata sulla riduzione delle lavorazioni, sulla copertura del suolo tramite residui colturali e cover crops e sulla rotazione colturale, sia una delle principali soluzioni agronomiche per la sostenibilità, la riduzione dei costi e il mantenimento della fertilità del suolo. Tuttavia richiede una maggiore attenzione dal punto di vista della gestione colturale, soprattutto in relazione al controllo delle infestanti. Tre le tesi messe a confronto: una tesi con utilizzo elevato di erbicidi, sia in pre che in post-emergenza, una seconda tesi tipica dell’agricoltura conservativa con utilizzo di cover cops e diserbo esclusivamente in post-emergenza, una terza tesi in cui gli erbicidi sono limitati al minimo usando la trasemina di cover crops per favorire la competizione nei confronti delle infestanti, la scelta di cover crops “gelive” che si devitalizzano alle basse temperature e l’impiego di un roller crimper per contrastare lo sviluppo delle malerbe.

Campi di prova di gestione delle infestanti nella transizione da convenzionale a sodo

Ma a ValleVecchia non si è parlato solo di gestione integrata delle malerbe. L’occasione è stata propizia per saperne di più anche di altri progetti europei come i tre Progetti LIFE ospitati nell’azienda: Agricare (sull’agricoltura di precisione), Helpsoil (sull’agricoltura conservativa) e WStore2 (sulla gestione dell’acqua), questi ultimi da poco insigniti del riconoscimento “Best of LIFE” tra i migliori 20 progetti LIFE. Appuntamento al prossimo anno.

Vai alla pubblicazione con le prove sperimentazioni 2018 per l’agricoltura sostenibile a ValleVecchia