OP ortofrutticole venete 2016: continua ad aumentare il valore della produzione commercializzata in maniera aggregata

Continua ad aumentare anche nel 2016 il Valore della Produzione Commercializzato (VPC), che per la prima volta supera i quattrocento milioni di euro, attestandosi a circa 410 milioni di euro, in ulteriore crescita del 9,5% rispetto al 2015, il secondo valore più alto degli ultimi dieci anni.

È questo l’aspetto più significativo che emerge dai dati messi a disposizione dalla Regione Veneto (riferiti al 2016) e analizzati dagli esperti economici di Veneto Agricoltura, l’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario.

Il positivo risultato in termini di valore delle vendite è ancora più significativo considerando che si inserisce in una situazione di ulteriore calo del numero dei soci aggregati alle OP regionali, sceso a 3.542 (-4,9% rispetto all’anno precedente), un dato che conferma una tendenza negativa in atto da diversi anni e divenuta ormai strutturale. Le superfici investite presentano un trend decrescente negli ultimi cinque anni, ma sono rimaste sostanzialmente stabili nel 2016, a 13.970 ettari. Tuttavia è necessario distinguere tra il comparto frutticolo e quello orticolo: la superficie coltivata a frutta ammonta infatti a 6.712 ettari, in calo del 5,3% rispetto all’anno precedente, mentre gli investimenti ad ortaggi sono pari a 7.260 ettari, in aumento dell’5,2% rispetto al 2015.

Continua l’incremento anche della quantità commercializzata, che hanno raggiunto le 430.000 t (+7,3%).

Il Valore della produzione aggregato dalle OP venete nel 2016 rappresenta una quota pari al 50,7% del valore della produzione regionale complessiva del comparto ortofrutticolo, in aumento rispetto al 47,2% del 2015. Considerando che il numero di OP è rimasto invariato (17 quelle autorizzate nel 2016), è aumentato il VPC medio generato da ogni OP, pari a circa 24 milioni di euro (+9,5%), un valore record negli ultimi dieci anni, e anche il valore della produzione mediamente riconosciuto ad ogni singolo socio, che è salito a 115.000 euro (+15% rispetto al 2015), più del doppio rispetto a dieci anni fa.

Per quanto riguarda i canali di commercializzazione anche nel 2016 la distribuzione moderna (ipermercati, supermercati,…), costituisce sempre il principale acquirente della produzione commercializzata dalle OP venete con una quota del 41% (pari a 169 milioni di euro), in ulteriore crescita del 10% rispetto al 2015. Il secondo canale per importanza è costituito dalle vendite all’ingrosso (136 milioni di euro, +20%), la cui quota sale al 33% del VPC complessivo; seguono le esportazioni, che con circa 70 milioni di euro, in calo del -6,2% rispetto al 2015 e che rappresentano circa il 17% delle vendite complessive delle OP venete. In calo anche le vendite destinate alle imprese di trasformazione, scese a 26,4 milioni di euro (-3,7%).

I prodotti che contribuiscono maggiormente alla creazione del valore commercializzato sono le insalate e lattughe (72,8 milioni di euro, +12%) e i funghi (48,6 milioni di euro, +1%), seguiti per importanza da mele (29 milioni di euro) e radicchi (27,3 milioni di euro), entrambi in crescita del 15% rispetto al 2015. Da segnalare, tra le poche colture a registrare una riduzione del VPC aggregato, le fragole (18,6 milioni di euro, -1,3%) e il melone (7,9 milioni di euro, -6,7%). In crescita significativa, invece, il VPC della maggior parte dei prodotti, tra cui le pere (13,5 milioni di euro, +27%), oltre a piccoli frutti, pesche, cavoli e cavolfiori, noci, asparagi e soprattutto spinaci. Nel 2016 i contributi ricevuti dalle OP sono rimasti sugli stessi livelli dell’anno precedente (circa 23,6 milioni di euro), che si sono tradotti in risorse investite riguardanti soprattutto azioni rivolte alla qualità dei prodotti (8,6 milioni di euro, +7%) e alla commercializzazione (6,7 milioni di euro, +6,5%), mentre sono diminuite le risorse destinate alla programmazione della produzione (3,2 milioni di euro, -19%).

Per consultare il report completo “Organizzazioni Produttori ortofrutticoli del Veneto: report 2016” clicca qui