OP ortofrutticole venete 2017: in aumento superfici e valore della produzione commercializzata

Continua ad aumentare anche nel 2017 il Valore della Produzione Commercializzato (VPC), che si attesta a circa 427 milioni di euro, in ulteriore crescita del 4,4% rispetto al 2016, il valore più alto degli ultimi dieci anni.

È questo l’aspetto più significativo che emerge dai dati messi a disposizione dalla Regione Veneto (riferiti al 2016) e analizzati dagli esperti economici di Veneto Agricoltura, l’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario.

Il positivo risultato in termini di valore delle vendite è ancora più significativo considerando che si inserisce in una situazione di ulteriore calo del numero dei soci aggregati alle OP regionali, sceso a 3.356 (-5,2% rispetto all’anno precedente), un dato che conferma una tendenza negativa in atto da diversi anni e divenuta ormai strutturale. Nota positiva, tuttavia, le superfici investite invertono un trend decrescente in atto dal 2012, e si riportano a 14.786 ettari. La superficie coltivata a frutta registra un incremento più lieve (6.794 ettari, +1,2%), mentre gli investimenti ad ortaggi sono aumentati in maniera più rilevante, e sono pari a 7.970 ettari (+9,8% rispetto al 2016).

Battuta d’arresto invece per la quantità commercializzata, che nel 2017 scende a 398.000 t (-7,4%).

Il Valore della produzione aggregato dalle OP venete nel 2017 rappresenta una quota pari al 52,9% del valore della produzione regionale complessiva del comparto ortofrutticolo, in aumento rispetto al 50,7% del 2016. Considerando che il numero di OP è rimasto invariato (17 quelle autorizzate nel 2017), è aumentato il VPC medio generato da ogni OP, pari a circa 25,1 milioni di euro (+4,4%), un valore record negli ultimi dieci anni, e anche il valore della produzione mediamente riconosciuto ad ogni singolo socio, che è salito a 127.300 euro (+10% rispetto al 2016), più del doppio rispetto a dieci anni fa.

Per quanto riguarda i canali di commercializzazione anche nel 2017 la distribuzione moderna (ipermercati, supermercati,…), costituisce sempre il principale acquirente della produzione commercializzata dalle OP venete con una quota del 43,3% pari ad un valore di quasi 185 milioni di euro, in ulteriore crescita del +9,3% rispetto al 2016. Il secondo canale per importanza è costituito dalle vendite all’ingrosso (131,5 milioni di euro), in calo del -3,3% e la cui quota scende al 30,8% del VPC complessivo; seguono le esportazioni, che con circa 77 milioni di euro, in crescita del +10,4% rispetto al 2016 e che rappresentano circa il 17% delle vendite complessive delle OP venete. Stabili le vendite destinate alle imprese di trasformazione, ferme a 26,4 milioni di euro.

I prodotti che contribuiscono maggiormente alla creazione del valore commercializzato sono le insalate e lattughe (78,5 milioni di euro, +7,8%) e i funghi (45,3 milioni di euro, -6,7%), seguiti per importanza da radicchi (28,9 milioni di euro, +6,2%) e mele (28,8 milioni di euro, invariato). Da segnalare, il notevole incremento del VPC aggregato registrato da meloni (11,7%, +47,6%) e piante aromatiche (3,2 milioni di euro, +47,3%). Al contrario, tra le colture che registrano una riduzione del VPC aggregato, si segnalano le pere (11,9 milioni di euro, -12,4%), i pomodori (10,4 milioni di euro, -5,3%) e, in maniera più rilevante, cavoli e cavolfiori (4,4 milioni di euro, -11,7%), pesche e nettarine (3,6 milioni di euro, -10,6%). Nel 2017 i contributi ricevuti dalle OP sono aumentati a circa 24,4 milioni di euro (+3,4%), che si sono tradotti in risorse investite riguardanti soprattutto azioni rivolte alla qualità dei prodotti (8,7 milioni di euro, +1,2%) e alla commercializzazione (6,2 milioni di euro), che registra un calo (-7,7%) a favore delle risorse destinate a pianificare la programmazione della produzione (4,5 milioni di euro, +41,9%).

 

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