IWMPRAISE

Nel mese di giugno 2017 è iniziato il progetto europeo “IWMPRAISE – Integrated Weed Management: PRActical Implementation and Solutions for Europe” (in italiano “Gestione integrata del diserbo: implementazione pratica e soluzioni per l’Europa”). E’ un progetto finanziato dal Programma Quadro dell’Unione Europea per la Ricerca e l’Innovazione (Horizon 2020) che vede come capofila l’Università danese di Aarhus.

Il progetto ha complessivamente a disposizione un budget di quasi 7 milioni di euro, 5 anni di sviluppo, 37 partner provenienti da 8 paesi europei (Danimarca, Paesi Bassi, Regno Unito, Italia, Francia, Spagna, Slovenia e Svizzera), comprendendo Università/Enti di ricerca, PMI e industrie, servizi di consulenza, enti e utilizzatori finali.
Molto è stato fatto in questi anni per sviluppare e adottare tecniche di difesa integrata, cioè di difesa delle colture dalle diverse avversità (malattie fungine, insetti ed altro) utilizzando al minimo i prodotti chimici, privilegiando gli interventi preventivi e le tecniche biologiche. Sono state così definite le metodologie di “IPM – Integrated Pest Management”. Ora, con il Progetto IWMPRAISE si vuole adottare lo stesso approccio per il diserbo e il controllo delle malerbe: ridurre al minimo l’utilizzo di mezzi chimici per aumentare la sostenibilità dei sistemi colturali rendendoli più resilienti al cambiamento climatico e alle condizioni meteorologiche senza compromettere la redditività delle imprese e la produzione di derrate alimentari.
In particolare il progetto persegue i seguenti obiettivi:
• definire un pacchetto di misure alternative e integrate di controllo delle malerbe e ottimizzarne l’efficacia e l’applicabilità rispetto a quattro tipologie colturali: colture annuali seminate a righe strette (come il frumento), colture erbacee seminate a righe larghe (come il mais), colture erbacee perenni (come prati e pascoli), colture arboree perenni (come frutteti e vigneti);
• valutare gli impatti economici e ambientali delle strategie di diserbo individuate;
• favorire la loro adozione in tutti i Paesi dell’Unione, attraverso un’articolata azione divulgativa.

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