Fagiano torquato: prove di allevamento


Verificare la possibilità di immettere nel territorio Veneto il Fagiano torquato e testare le difficoltà durante le fasi di allevamento e riproduzione.

Il Fagiano torquato (Phasianus colchicus torquatus) è un fagiano più piccolo degli altri fagiani che normalmente vengono utilizzati nei lanci, ma più nervoso e veloce. Questa caratteristica soddisfa maggiormente lo spirito del cacciatore e del cane.
Il progetto si distingue in due parti:
1) prove pratiche di allevamento e riproduzione, viste le notevoli differenze con le comuni specie allevate (qui di seguito descritte);
2) immissione in natura e monitoraggio attraverso radiocollare, per l’individuazione delle abitudini alimentari e la valutazione della sopravvivenza nel territorio.

Fagiani in volieraGabbie uovaMaschio con copribeccoPROVA DI ALLEVAMENTO E RIPRODZUIONE
Il progetto ha preso avvio nel mese di aprile 2004, facendo un sopralluogo presso l’unico allevamento di Fagiano torquato esistente nel Nord Italia (a Pavia), il quale ci ha fornito gli animali puri, sia per iniziare le prove di allevamento, sia per l’immissione nel territorio. La prova di allevamento è iniziata durante la primavera del 2004 presso l’azienda sperimentale “Sasse-Rami” di Ceregnano (Rovigo). L’azienda di Veneto Agricoltura non era strutturata per questa specifica attività, quindi si è provveduto alla costruzione ex novo di n.3 voliere di 600 mq (cadauna) con un altezza massima di 4 metri. Le voliere sono state allestite con:
– copertura in rete di polietilene con maglie a rombo, con la presenza di pali solo lungo il perimetro;
– zone di cattura con sistemi di carucole per la costrizione degli animali in ambienti ristretti.
I lavori sono stati fatti con l’impiego di manodopera aziendale, acquistando tutte le materie prime (rete, pali, tralicci, ecc) presso aziende specializzate. La realizzazione delle voliere si è conclusa in tempo per l’arrivo dei fagiani (avvenuta il 17 agosto 2004), svezzati di circa 100 giorni. Gli animali si sono ambientati bene fin dall’inizio e non hanno avuto alcun problema sanitario, e sono rimasti in voliera fino a gennaio 2005. Nel frattempo si è provveduto al montaggio di una voliera più piccola per la sosta dei maschi riproduttori e alla messa in opera dell’impianto idraulico (per l’abbeverata) e dell’impianto elettrico (per l’integrazione di luce artificiale).
Sono state inoltre acquistate le attrezzature necessarie e allestita la tettoia per il reparto “produzione uova”. Con i primi mesi del 2005 sono state create le famiglie di riproduzione, ossia 1 maschio per 7-8 femmine, che sono state poi sistemate in gabbie apposite con pavimento inclinato per favorire la fuoriuscita delle uova. Grazie all’aggiunta della luce, le femmine hanno cominciato a deporre le uova già da febbraio; la nostra prima incubata, con ben 1000 uova, è avvenuta a metà marzo. In attesa della schiusa dei fagianetti sono stati allestiti gli ambienti riscaldati che li accoglieranno nei primi giorni di vita.