lavanda



Lavandula officinalis L.

lavanda disegno

FAMIGLIA: Labiate

Pianta perenne, arbustiva, sempreverde, ramificata dalla base, raggiunge un’altezza al massimo di 1 metro. I rami hanno sezione quadrangolare e su di essi le foglie, lanceolate, strette e di colore verde-grigio si inseriscono in verticilli senza picciolo. Le infiorescenze, portate da lunghi steli, sono delle spighe. Ciascuna spiga contiene un numero variabile di fiori molto profumati e di colore dal blu intenso al celeste pallido. I frutti sono degli acheni.

Al genere Lavandula appartengono diverse specie (L. dentata, L. latifoglia, L. stoechas, L. angustifolia o officinalis) che differiscono tra loro soprattutto per dimensione della pianta, colore e profumo dei fiori. Molto diffuso è anche il lavandino, ibrido ottenuto dall’incrocio della Lavandula angustifolia con la L. latifoglia, più produttivo della lavanda vera ma di fragranza meno ricca.
fiore lavanda

La lavanda si adatta ad ogni tipo di terreno preferendo i suoli calcarei ed asciutti poichè teme il ristagno. Può essere coltivata fino a 1200 m di altitudine (l’optimum è intorno ai 700 m) in posizione soleggiata. Teme i geli intensi e prolungati.

COLTIVAZIONE
L’impianto può essere realizzato in autunno o in primavera con il trapianto di piantine di 10-15 cm di altezza, preferibilmente con pane di terra. E’ opportuno, prima dell’impianto, effettuare la concimazione minerale con azoto (150-170 kg/ha), fosforo e potassio. La lavanda non si avvantaggia della fertilizzazione con letame. Quindi si effettua l’aratura a 50 cm in modo da creare una buona disgregazione anche in profondità.
Le piantine vanno collocate alla distanza di 100-150 cm tra le file e di 50-60 cm sulla fila.
Il controllo delle malerbe può essere effettuato con sarchiature meccaniche. La scerbatura manuale lungo la fila è necessaria solo il primo anno.
pianta di lavanda

RACCOLTA
Si raccolgono i fiori. La raccolta, effettuata in epoche diverse a seconda dell’utilizzo che si vuole fare dei fiori. Nel caso di utilizzo erboristico (infuso) la raccolta deve essere fatta ad inizio fioritura, mentre per l’utilizzo cosmetico e per la profumeria (olio essenziale, sacchetti profumati) essa può essere posticipata al periodo di massima fioritura o anche dopo.
In ogni caso l’essiccazione o la distillazione deve seguire il prima possibile la raccolta.

UTILIZZI
Come infuso  ha proprietà rilassanti, antinevralgiche e sedative.
L’olio essenziale, ottenuto dalla distillazione dei fiori freschi, è usato puro o come componente in molti prodotti da cosmesi/profumeria.