06.05.08 Eurostat: dati sul debito pubblico


Diminuisce il debito pubblico nazionale che rimane comunque sempre troppo pesante
Meno debito pubblico nel 2007 rispetto all’anno precedente. L’Italia ha chiuso il 2007 con un rapporto deficit-PIL dell’ 1,9% e con un debito pubblico del 104%. E’ quanto indica Eurostat, il Centro statistico europeo che ha pubblicato la prima notifica sui conti pubblici degli Stati dell’UE relativa al 2008. Il disavanzo pubblico dell’Italia nel 2007 si è assestato a 29.179 milioni di euro, pari all’1,9% del PIL, contro il 3,4% del 2006. Nel 2007, rileva Eurostat, il PIL italiano è stato pari a 1.535.540 milioni di euro. Il debito pubblico ha invece toccato 1.596.762 milioni di euro, pari al 104% del PIL, contro il 106,5% del 2006. Con questa cifra l’Italia segna il più alto indebitamento di tutta l’Unione Europea a 27 Stati membri e l’unico oltre quota 100% del PIL. Il nostro Paese è seguito dalla Grecia (94,5%) e dal Belgio (84,9%). Nel 2007 la spesa pubblica italiana ha toccato il 48,5% del PIL (contro il 48,4% del 2006), mentre le entrate si assestano al 46,6% (contro il 45,4% del 2006). Il rapporto deficit/PIL nella zona dell’euro è passato da 1,3% del 2006 a 0,6% mentre nell’UE a 27 è sceso dall’1,4% allo 0,9%. Quanto al rapporto debito/PIL, questo ha segnato nell’eurozona un 66,3% (contro il 68,4% del 2006), mentre nei 27 Stati membri è del 58,7% (contro il 61,2% del 2006). Tra i singoli Paesi UE, sul fronte del disavanzo pubblico le performance più negative sono quelle dell’Ungheria, che ha registrato un rapporto deficit/PIL del -5,5%, Regno Unito (-2,9%), e Grecia (-2,7%). Positivo invece il dato di Finlandia (+5,3%), Danimarca (+4,4%) e Svezia (+3,5%). Per quanto riguarda il rapporto debito/PIL, secondo Eurostat, i migliori risultati del 2007 sono di Estonia (3,4%), Lussemburgo (6,8%), Lituania (9,7%) e Romania (13%). Otto Stati membri hanno invece registrato un tasso più alto del 60%: Italia (104%), Grecia (94,5%), Belgio (84,9%), Ungheria (66%), Germania (65%), Francia (64,2%), Portogallo (63,6%) e Malta (62,6%).