Presentate le proposte legislative sullo Stato di salute della PAC


Febbraio 2008

Commenti della Commissione europea sul dibattito in corso sullo stato di salute della PAC
Il Capo di Gabinetto della Commissaria Mariann Fischer Böel, il tedesco Dieter Borschardt, intervenendo ad un incontro con alcune regioni tedesche, considerata la sensibilità del problema nel suo Paese ha espresso alcune considerazioni sul futuro dell’Health check ed in particolare sulla proposta di limitare al di là di una determinata soglia i pagamenti massimi (il cosiddetto plafonamento degli aiuti). A tal proposito, per introdurre la questione, ha commentato la proposta di relazione del Parlamento europeo definendo “interessante” l’ipotesi dell’onorevole Goepel sulla modulazione progressiva, anche se nella sua forma attuale non consente di ottenere “sufficienti fondi da trasferire allo sviluppo rurale”. Entrando nel dettaglio della proposta di plafonamento, pur affermando che la Commissione é pronta a studiare qualsiasi meccanismo alternativo, ha confermato che le somme per i pagamenti unici devono essere ridotte, sia per rispondere alla pressione pubblica dopo il 2013, sia per fornire un bilancio sufficiente alle nuove sfide dello sviluppo rurale (cambiamento climatico, energie rinnovabili, gestione delle acque). Sulla questione del cambiamento climatico e sulla riduzione delle emissioni di gas serra del 10% entro il 2020 anche nel settore agricolo ha escluso ulteriori modifiche alle regole sulla condizionalità, affermando che per raggiungere l’obiettivo sarà necessario fornire ulteriori incentivi, “ma per fare questo sono necessari ulteriori fondi”. Commentando poi l’ipotesi di regionalizzare gli aiuti PAC, la Commissaria considera questa l’ipotesi più plausibile per giustificare i pagamenti a lungo termine, pur precisando che con l’Health check non si imporrà questo passaggio: “il passaggio ad un sistema diverso rimane un’opzione”.


Alcuni Stati membri cercano punti di convergenza
I ministri di Francia, Germania, Austria, Ungheria, Finlandia, Lussemburgo e Slovenia si sono recentemente incontrati per verificare l’esistenza di possibili posizioni comuni sull’Health check. Un minimo comune denominatore é stato identificato su una serie di aspetti. Innanzitutto, il primo pilastro deve essere mantenuto nella sua consistenza attuale fino al 2013, e quindi il 13% di modulazione “va chiaramente troppo oltre”. Inoltre, i Ministri dei sette Paesi concordano sul fatto che gli attuali strumenti di gestione del mercato (ad esempio il set-aside) devono essere mantenuti, anche se con un’applicazione temporanea di un tasso pari a zero. Punto caldo, soprattutto per la Francia, un efficace sistema di gestione delle crisi. Infine, per quanto riguarda la possibile apertura della Commissione verso la regionalizzazione l’opinione comune é che gli Stati membri non debbano essere obbligati a modificare il modello di sistema di pagamento unico fino al 2013.


La posizione di COPA-COGECA

L’associazione degli agricoltori europei ha illustrato alla Presidenza di turno slovena dell’UE i propri punti di vista

Jean-Michel Lemétayer, Presidente del COPA, ha presentato a Iztok Jarc, Presidente in carica del Consiglio Agricoltura, la posizione del COPA-COGECA relativa alla preparazione della valutazione dello stato di salute della PAC. Il COPA e la COGECA ricordano che il settore agricolo europeo ha subito profondi sconvolgimenti a seguito dell’ultima riforma della PAC nel 2003 e che una grande incertezza aleggia sui mercati. Lemétayer ha sottolineato che il fattore rischio nella produzione agricola diventa sempre più importante e che i meccanismi d’intervento sono destinati a ridurre l’instabilità del mercato a vantaggio sia dei consumatori che dei produttori. Allo stesso tempo, la gestione dei rischi in agricoltura deve iscriversi unicamente fra le azioni del 1° pilastro della PAC. Lemétayer ha altresì affermato che è inaccettabile che la Commissione tenti di colmare le carenze del bilancio per lo sviluppo rurale trasferendo dei fondi tramite la modulazione. I capi di Stato e di Governo hanno confermato gli obiettivi della PAC, conservando l’articolo 39 del Trattato di Roma nel nuovo trattato dell’UE siglato a Lisbona il 13 dicembre 2007. Il Presidente del COPA ha dichiarato che è quindi estremamente importante che il Consiglio faccia della stabilità la sua priorità nel quadro della valutazione dello stato di salute della PAC, che non introduca alcuna modifica sostanziale nelle politiche in vigore e che concluda l’esercizio della valutazione dello stato di salute il prima possibile nel 2008.

Gennaio 2008
Condizionalità ambientale e Health Check

Il primo Consiglio agricolo del 2008 ha affrontato una tema di non facile soluzione quello riguardante la semplificazione delle norme applicative della condizionalità ambientale
Si é concluso nei giorni scors il primo Consiglio agricolo sotto la Presidenza slovena. Il primo presidente di turno proveniente da uno dei nuovi Stati membri ha dovuto da subito sbrogliare una situazione difficile sul tema della semplificazione delle norme applicative della condizionalità ambientale (la cosiddetta cross-compliance). Il dossier era stato interrotto qualche mese fa in considerazione delle difficoltà incontrate sulla strada dell’accordo e delle priorità negoziali dell’ultima parte del semestre appena concluso (riforma vino innanzitutto). Ora, e per fortuna in tempo utile per applicare l’acclamata semplificazione fin dall’anno in corso, i Ministri hanno raggiunto un accordo su una proposta di compromesso di cui riportiamo di seguito i punti principali. Il tema più critico era l’applicabilità delle norme sull’eco-condizionalità ai nuovi Stati membri: il Consiglio ha stabilito che entreranno pienamente in vigore dal 2011 con possibilità comunque di prevedere deroghe al phasing-in da discutere durante l’ampio dibattito sullo stato di salute della PAC. Inoltre verrà introdotto il concetto di infrazione minore: il Consiglio ha stabilito di introdurre la regola de minimis che individua le infrazioni minori che non vengono punite ed una soglia di 100 euro al di sotto della quale la sanzione non viene applicata. Infine, come ampiamente anticipato nei numeri precedenti, viene abolita la regola dei 10 mesi (il periodo minimo in cui le parcelle devono essere state nella disponibilità dell’agricoltore per poter dare diritto al pagamento unico). Per quanto riguarda la verifica dello stato di salute della PAC, i Ministri hanno svolto un primo giro di tavolo sulla Comunicazione di novembre della Commissione. Contro il plafonamento in alto degli aiuti si sono espressi in particolare i Ministri tedesco, britannico e ceco, mentre il francese Barnier si é soffermato in particolare sui meccanismi di gestione delle crisi, che, a suo parere, devono continuare ad essere coperti dalle spese del primo pilastro. L’Italia, da parte sua, ha sostenuto in generale l’impianto della Commissione, soffermandosi in particolare sul disaccoppiamento, dichiarando che bisogna evitare i “fondamentalismi”, con un approccio caso per caso (ed ha citato, come esempio, il tabacco ed il riso). A questo proposito sembra che la Commissione abbia rigettato con forza qualsiasi ipotesi di prolungare il sistema accoppiato nel settore del tabacco. La Commissione ha confermato l’intenzione di presentare le prime proposte regolamentari il prossimo 20 maggio. Infine ha dato esiti positivi la richiesta di Italia, Spagna, Grecia, Francia e Belgio, di adottare (cosa che avverrà nei prossimi giorni in sede di comitato di gestione) una proposta di regolamento per rendere applicabili, sin dal 2008, le nuove misure previste dall’organizzazione comune di mercato nel settore dell’ortofrutta per la gestione delle crisi (con il conseguente aumento dal 4 al 4.5% dell’aiuto alle organizzazioni di produttori).

Dicembre 2007
I dettagli della Comunicazione della Commissione

La Commissione europea ha presentato la comunicazione sul controllo dello stato di salute della PAC. Ecco in sintesi i dettagli del documento:
Pagamento unico
La Commissione europea propone una sempre maggiore applicazione del disaccoppiamento totale, pur salvaguardando alcuni settori sensibili in cui il parziale rimane ancora fondamentale per il mantenimento di certe produzioni. Inoltre, lascia agli Stati membri la possibilità di optare verso forme di ridistribuzione di risorse dai produttori “storici” a tutti gli agricoltori.
Rafforzamento del “secondo pilastro” della PAC
Per far fronte alle esigenze prefigurate nel documento, come unica soluzione possibile si prevede di aumentare la dotazione delle risorse destinate alle misure dello sviluppo rurale incrementando la modulazione obbligatoria dall’attuale 5% al 13% entro il 2013.
Limiti di pagamento minimi e massimi
La Commissione sta riflettendo sull’introduzione di forme di “limitazione dei pagamenti” ai livelli più bassi così come a quelli più elevati.
Si prefigura (quale esempio) un plafonamento graduale e progressivo degli importi percepiti che potrebbe assumere la seguente forma:
– – 10% per importi oltre 100 mila euro;
– – 25% per importi oltre 200 mila euro;
– – 45% per importi oltre 300 mila euro.
Verso il basso si ipotizza la fissazione di un livello minimo di pagamenti per anno e/o la fissazione di una superficie minima da fissare a livelli più elevati di quelli attuali.
Strumenti di gestione dei mercati
La Commissione propone una riflessione sugli strumenti di gestione dell’offerta anche per pervenire ad un reale sistema di “rete di sicurezza”. Alcune ipotesi prevedono l’estensione a tutti i cereali, tranne il frumento tenero, della riforma dell’intervento per il mais, l’eliminazione definitiva del set-aside ed un graduale incremento delle quote latte (non vengono indicate cifre sul possibile aumento) che prepari adeguatamente il terreno per un “atterraggio morbido” in vista della scadenza del regime nel 2015.
Condizionalità
Si propone, in vista di un’ulteriore semplificazione, di intervenire sugli impegni di condizionalità escludendo provvedimenti tra i Criteri di Gestione Obbligatori non rilevanti rispetto agli obiettivi della condizionalità stessa e di esaminare – e se del caso emendare – la lista di tutti gli impegni al fine di migliorare i risultati della condizionalità.
Cambiamento climatico, bioenergie e gestione delle acque
La Commissione propone che nell’ambito del rafforzamento delle misure di sviluppo rurale siano previsti incentivi per combattere il cambiamento climatico e che anche i requisiti di condizionalità possano risultare utili a tali fini; inoltre, si rende necessario una migliore gestione delle acque. Sempre nell’ambito dello sviluppo rurale devono trovare spazio incentivi per i biocarburanti di seconda generazione. Infine, va svolta una valutazione sull’efficienza del regime di incentivazione per le coltivazioni energetiche (45 euro/ha) alla luce degli andamenti di mercato e degli obiettivi prefissati in termini di energie rinnovabili.

Per quanto riguarda il calendario, le proposte di regolamento dovrebbero essere predisposte entro la primavera del 2008 mentre l’approvazione dei regolamenti dovrebbe essere perfezionata entro la fine del 2008, sotto presidenza francese. Il primo dibattito generale in Consiglio ha visto tutti i Ministri pronti a discutere con la Commissione le idee poste sul tavolo, anche se molti paesi ribadiscono l’intenzione che le regole principali stabilite dalla riforma 2003 siano mantenute fino alla scadenza del 2013.

Anche il Parlamento europeo sta preparando il proprio parere sul controllo dello stato di salute della PAC ed ha assegnato all’Onorevole tedesco Franz Goepel il compito di redigere la relazione di iniziativa. La proposta non é ancora pubblica ma dalle prime indiscrezioni emerge che la novità più importante sarebbe il rifiuto totale di plafonamento e modulazione come proposti dalla Commissione. Goepel propone una modulazione progressiva che trasferisca percentuali maggiori al 5% previsto nella PAC attuale sulla base degli aiuti percepiti. Lo schema sarebbe il seguente: un aumento della modulazione dell’1% per le aziende che percepiscono più di 10.000 euro, e un ulteriore punto supplementare per le aziende sopra i 100.000, 200.000 e 300.000 euro. Positivo, invece, il giudizio su altre questioni chiave della health check: in particolare l’abolizione di quote latte, set-aside, premio alle colture energetiche e la revisione dell’articolo 69. Il parere dovrebbe essere adottato nella prossima primavera. Per maggiori informazioni: http://http://ec.europa.eu/agriculture/healthcheck/index_fr.htm

Il testo della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio
“In preparazione alla valutazione dello stato di salute della PAC riformata”

I

dettagli sulla proposta di risoluzione del Parlamento europeo
Il deputato europeo tedesco, Lutz Goepel, é stato incaricato della redazione della risoluzione del Parlamento europeo sul controllo dello stato di salute della Politica Agricola Comune. Si riporta di seguito i principali aspetti:
Plafonamento e modulazione
La grande novità del documento Goepel è data dal “no” fermo a plafonamento e modulazione come sono oggi previsti, con una proposta di modulazione progressiva specificata come segue. Sarebbero previste quattro fasce di aiuto: a) al di sopra dei 10.000 euro verrebbe prelevato l’1% del totale della somma spettante a ciascun beneficiario ed i fondi sarebbero trasferiti sulla base delle regole attuali: almeno l’80% deve rimanere allo Stato membro; b) al di sopra dei 100.000 euro il trasferimento riguarderebbe il 2% dei premi percepiti; c) oltre i 200.000 euro la percentuale salirebbe al 3% d) 4% allo scaglione successivo e finale (300.000 euro). Diverso, in questo caso, il riutilizzo dei soldi risparmiati: il 100% dei fondi sarebbero riassegnati allo sviluppo rurale nelle Regioni in cui si trovano le aziende che percepiscono l’aiuto (Regioni e non Stati membri). Secondo alcune prime stime ufficiose che iniziano a circolare, con la soglia dei 10.000 euro l’84,6% delle aziende dell’UE a 15 rimarrebbero escluse da qualsiasi forma di modulazione supplementare rispetto all’attuale 5%. Sarebbero colpite dalla misura 755.000 aziende a sarebbero trasferiti allo sviluppo rurale 400 milioni di euro contro i 2,067 miliardi con l’aumento al 13%.
Pagamenti diretti
Per quanto riguarda la forma dei pagamenti diretti, il relatore accetterebbe l’ipotesi di abbandono, in futuro, del pagamento storico e chiede alla Commissione di esaminare la possibilità che il passaggio al premio all’ettaro (su base nazionale o regionale) possa essere raggiunto anche entro il 2013.
Quote latte, set-aside, colture energetiche, cereali
Il relatore si dice invece d’accordo con la Commissione su altri punti specifici quali l’eliminazione delle quote latte dal 2015 attraverso un atterraggio morbido, l’abolizione del set-aside, l’abolizione del premio alle colture energetiche (con fondi reindirizzati allo sviluppo rurale) e l’introduzione della soglia dello 0% per l’intervento nel settore dei cereali tranne che per il grano.
Evoluzione
Il documento dell’on. Goepel contiene la richiesta alla Commissione di presentare tre relazioni entro la metà del 2011, in vista delle discussioni della PAC post-2013, sui pagamenti diretti dopo quello stesso anno, sugli effetti dei pagamenti disaccoppiati e degli altri regimi di aiuto sul settore dell’allevamento e relativamente a diverse opzioni per estendere a livello UE i sistemi di gestione dei rischi. La proposta dovrebbe essere presentata in occasione della Commissione agricoltura di gennaio o febbraio 2008 ed essere quindi adottata dalla sessione plenaria di marzo o aprile.