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Altri 22 sono in arrivo. E’ l’istantanea di Veneto Agricoltura, che nel primo Rapporto Bioenergie presentato oggi, segnala che oltre 7000 sono gli ettari a colture energetiche e più di mille le aziende. In testa Verona, Padova, Venezia; bene anche Rovigo.
È stato presentato oggi alla stampa dall’Amministratore Unico di Veneto Agricoltura Corrado Callegari il “1° Rapporto sulle Bioenergie nel Veneto” realizzato dall’Azienda regionale e pubblicato anche sul sito www.venetoagricoltura.org.
Lo studio, che per primo in Italia analizza la situazione produttiva e di consumo di energia da fonti rinnovabili, fotografa l’evoluzione del settore a livello internazionale, europeo e nazionale, con un particolare approfondimento riguardante la nostra regione. Il Veneto infatti si conferma sensibile e attento alle potenzialità delle bioenergie, avendo fatto registrare negli ultimi anni un notevole incremento delle produzioni agricole destinate alla trasformazione in biocarburante e della raccolta di biomassa da scarti agricoli per produrre energia elettrica e termica negli impianti a biogas. Proprio quest’ultimi, segnala il Rapporto di Veneto Agricoltura, stanno diventando una risorsa preziosa per gli operatori agricoli e per il territorio, non solo per i considerevoli vantaggi economici derivanti dallo sfruttamento di residui colturali o dei liquami e deiezioni animali, ma anche dalla riduzione dell’impatto ambientale degli stessi allevamenti zootecnici: in Veneto sono già presenti 27 impianti di produzione di biogas, e altri 22 sono in fase di progettazione.
La nostra regione inoltre ha fatto registrare un vero e proprio boom di investimenti nelle cosiddette colture energetiche, coinvolgendo solo nel 2007 più di 1.100 aziende per una superficie coltivata che sfiora i 7.300 ettari, il 93% della quale destinata alla produzione di biodiesel (soia, colza e ravizzone, girasole).
In provincia di Verona si concentra quasi il 70% degli ettari investiti in coltivazioni destinate a biogas, in prevalenza costituiti da mais e da colture foraggiere.
Padova (40%) e Venezia (23%) sono invece le province dove maggiori sono gli investimenti in colture energetiche rappresentati quasi esclusivamente da pioppeti. Le colture estensive destinate ad essere trasformate in biodiesel, incentivate a partire dalla Domanda Unica 2007, sono costituite in prevalenza da superfici coltivate a soia (circa 6.000 ettari, 88,4%), seguita da colza e ravizzone (645 ettari, 9,5%) e in ultima battuta dal girasole (140 ettari, 2,1%). Oltre l’80% degli investimenti si concentra in tre sole province: Rovigo (2.720 ettari, 40%), Venezia (1970 ettari, 29%) e Padova (940 ettari, 14%).
“I dati raccolti e analizzati dal questo primo Rapporto sulle Bioenergie realizzato da Veneto Agricoltura – conferma l’Amministratore Unico dell’Azienda regionale Corrado Callegari – testimoniano il crescente interesse che le energie rinnovabili suscitano nel mondo agricolo veneto. Ancor prima che la questione energetica diventasse prioritaria nelle politiche nazionali e mondiali, Veneto Agricoltura si è dotata di un documento di indirizzo, l’Azione Strategica Bionergie (ASB), con l’obiettivo di promuovere attività di informazione sperimentazione e formazione incentrate sulla sostenibilità economico-ambientale delle filiere energetiche, nuove fonti di reddito anche per le stesse imprese agricole e forestali. Tutte iniziative innovative, quelle della ASB, che ho presentato personalmente in Parlamento e in Commissione Agricoltura di cui faccio parte e che hanno contribuito – sottolinea con soddisfazione l’on. Callegari – alla recente adozione della Risoluzione per la promozione dell’utilizzo del biometano, in linea con gli obiettivi fissati dalla UE”.
Il Rapporto sulle bioenergie, che si sviluppa su 120 pagine ed è suddiviso in 7 capitoli, affronta i seguenti argomenti: l’importanza attuale dell’energia rinnovabile e delle bioenergie nell’ambito della produzione di energia, il quadro normativo di riferimento per l’energia rinnovabile, un approfondimento sui certificati verdi, analisi di potenziali fonti rinnovabili da introdurre nelle aziende agricole.
Tre capitoli sono dedicati ad analizzare la situazione delle bioenergie nel Veneto e presentano dati originali riguardanti le superfici investite in Veneto a colture energetiche desunti dalle domande per ottenere i contributi PAC presentate dagli agricoltori all’Avepa, i dati più aggiornati sul numero di impianti e sulla produzione di biogas, di biocarburanti liquidi e di energia termica ed elettrica ottenuta utilizzando combustibili da fonte rinnovabile.
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