La crisi del latte: le misure proposte dalla Commissione europea


latte e formaggiLa Commissione europea ha pubblicato il 22 luglio 2009, la Relazione sulla situazione del mercato lattiero-caseario dove sono illustrate le misure disponibili per alleviare la difficile situazione del mercato.

La Commissione continuerà ad avvalersi di strumenti come l’intervento, gli aiuti all’ammasso privato e le restituzioni all’esportazione. Autorizzerà inoltre il versamento rapido di pagamenti diretti ai produttori e ha appena avviato una nuova serie di programmi di promozione dei prodotti lattiero-caseari.
Altre misure possibili sono la destinazione dei prelievi versati dai produttori che superano le quote latte al finanziamento dell’abbandono volontario della produzione di latte e l’estensione del quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato ai produttori del settore.
Gli Stati membri hanno anche la possibilità di ridistribuire l’aiuto a favore del settore lattiero-caseario previsto dall’accordo sulla “valutazione dello stato di salute della PAC”, ferme restando tutte le varie possibilità di aiuti ai produttori di latte previste nell’ambito della politica dello sviluppo rurale.
La Commissione sta portando avanti l’esame delle pratiche potenzialmente anticoncorrenziali all’interno della catena di approvvigionamento alimentare, in particolare nel settore lattiero-caseario. Tenendo fede alle conclusioni del Consiglio europeo del giugno scorso la Commissione lascerà inalterate le decisioni già adottate sul sistema delle quote.

Le misure disponibili:

• la Commissione ha attivato il regime di aiuti all’ammasso privato per il burro all’inizio di gennaio e finora quest’anno sono già state ammassate 113.500 tonnellate di burro. Tale regime sarà prorogato fino alla fine di febbraio2010;

• il 1° marzo sono stati avviati gli acquisti all’intervento per il burro e il latte scremato in polvere e la Commissione ha proposto di prolungarli fino al 28 febbraio 2010, quando avrà inizio il nuovo periodo di intervento. La Commissione ha proposto anche di essere autorizzata a fare la stessa cosa nel corso del 2010 ove la situazione del mercato lo richieda. Finora sono state acquistate all’intervento 81.900 tonnellate di burro e 231.000 tonnellate di latte scremato in polvere;

• nel mese di gennaio sono state ripristinate le restituzioni all’esportazione di prodotti lattiero-caseari. Il loro livello è stato mantenuto moderato in modo da permettere agli esportatori europei di essere competitivi senza sotto quotare i prezzi sul mercato mondiale. La Commissione continuerà a concedere restituzioni all’esportazione per tutto il tempo necessario;

• il regime di distribuzione gratuita di latte nelle scuole è stato recentemente migliorato e si sta esaminando come renderlo ancora più allettante;

• la Commissione permetterà eccezionalmente agli Stati membri di versare il 70% dei pagamenti diretti agli agricoltori già a partire dal 16 ottobre anziché dal 1º dicembre;

• gli Stati membri sono autorizzati a concedere anche aiuti di Stato de minimis oppure prestiti alle condizioni di mercato per aiutare i produttori di latte con problemi di liquidità;

• potrebbe essere prevista una modifica del quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato.  Questo permetterebbe il versamento di un importo fino a 15.000 euro per agricoltore entro la fine del 2010, da cui vanno dedotti gli eventuali aiuti de minimis da questi percepiti;

• la Commissione ha proposto una serie supplementare di programmi di promozione dei prodotti lattiero-caseari;

• la valutazione dello stato di salute della PAC ha previsto la possibilità di ridistribuire una certa quota dei pagamenti diretti tra gli agricoltori e i settori all’interno di uno stesso Stato membro. Gli Stati membri possono per esempio destinare aiuti specifici a determinati tipi più vulnerabili di conduzione agricola nel settore lattiero-caseario;

• la politica dello sviluppo rurale prevede una serie di misure per contribuire alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario: la valutazione dello stato di salute della PAC ha stabilito che è possibile spendere per la ristrutturazione di questo settore parte delle risorse supplementari versate al Fondo dello sviluppo rurale;

• altre opzioni sono il prepensionamento, il sostegno agli investimenti, i pagamenti a favore dei produttori di latte stabiliti in zone svantaggiate, il sostegno a favore di una produzione lattiera rispettosa dell’ambiente e aiuti a favore delle pratiche destinate a migliorare il benessere degli animali;

• la Commissione sta dando attuazione alla tabella di marcia proposta nella sua comunicazione sui prezzi dei prodotti alimentari in Europa e prevede di creare un nuovo sistema di sorveglianza dei prezzi;

• sta esaminando anche le pratiche potenzialmente anticoncorrenziali all’interno della catena di approvvigionamento alimentare, in particolare nel settore dei prodotti lattiero-caseari;

• la Commissione non esiterà ad avvalersi delle competenze conferitele dal trattato qualora riscontri che la concorrenza non funziona correttamente;

• i produttori di latte dovranno essere incoraggiati a collaborare in modo più efficace attraverso le organizzazioni di produttori per migliorare la loro posizione negoziale.

Il sistema delle quote
Il Consiglio europeo ha invitato a presentare le possibili formule per stabilizzare il mercato dei prodotti lattiero -caseari, pur nel rispetto dei risultati della valutazione dello stato di salute della PAC. Modificare il sistema delle quote significherebbe non rispettare tali risultati: è quindi esclusa l ‘opzione di un’eventuale riduzione delle quote o di un “congelamento” degli aumenti già approvati.
La Commissione propone di autorizzare gli Stati membri a riscuotere un prelievo eccezionale dai produttori che superano la quota individuale loro assegnata e a utilizzare tali risorse per finanziare l’abbandono volontario della produzione di latte oppure per ridistribuirle a determinati gruppi prioritari.

(notizia del 28 luglio 2009)