17.03.10 OP ortofrutticole: più disaggregazione… nell’aggregazione!

 

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Queste le contraddittorie indicazioni che emergono dal Report 2008 sulle Organizzazioni di Produttori (OP) ortofrutticole in Veneto realizzato dal Settore Studi Economici di Veneto Agricoltura.

Dall’analisi effettuata sugli ultimi dati disponibili, forniti dalla Regione Veneto, continua ad aumentare la capacità aggregativa delle OP venete, che arriva a coinvolgere quasi 5.000 produttori. Paradossalmente però, a conferma dell’andamento contrastante della realtà organizzata, diminuiscono le superfici investite, che nel 2008 scendono a 13.100 ettari (-3% circa). Se dunque le OP aggregano un sempre maggior numero di produttori, l’impressione è che si tratti di aziende di piccole dimensioni: quelle più grandi probabilmente possono, vogliono e pensano di riuscire a “correre da sole”.

La produzione concentrata dalle OP è diminuita in termini quantitativi (334.000 tonnellate nel 2008, -10% rispetto al 2007), ma il Valore della Produzione Commercializzata (VPC) è invece in leggero aumento (256 milioni di euro, +2% circa). Anche in questo caso il dato è solo parzialmente positivo, poichè diminuisce la quota di valore aggregata dalle OP sul totale della produzione regionale, che scende al di sotto del 27% (nel 2007 era quasi del 28%). Inoltre, considerando che nel 2008 è stata autorizzata una nuova OP, semplicemente per distacco da una già esistente, peggiora il dato del VPC medio per OP, sceso a 16 milioni di euro. Le prime 3 OP realizzano quasi il 50% del VPC aggregato totale e l’80% viene concentrato da 8 OP, ovvero la metà di quelle autorizzate. Dato che viene notoriamente considerato come un buon indice di concentrazione il rapporto 20 a 80 (cioè il 20% delle aziende detiene l’80% della quota totale), è evidente che il grado di aggregazione delle OP venete è ancora basso rispetto a quello di altre regioni o paesi europei.

A livello di singolo prodotto, i funghi realizzano il maggiore VPC aggregato a livello regionale (33,4 milioni di euro, +7,4%), seguiti a breve distanza dalle mele (32,3 milioni di euro), in calo del 16% in termini di valore rispetto al 2007. Altri prodotti con VPC aggregato rilevante sono le insalate (23,8 milioni di euro, -24%) e le pere (21,6 milioni di euro, -5%), seguiti da fragola (17,3 milioni di euro, stabile) e radicchio (14,9 milioni di euro), in crescita del 17%.

Rispetto ai canali di commercializzazione aumenta la quota di vendite effettuata dalle OP direttamente alla GDO, che supera il 27% del totale, mentre continuano a diminuire le vendite all’ingrosso tramite mercati ortofrutticoli o centrali di acquisto, che scendono dal 41% al 35,6%, con un calo superiore a 10 milioni di euro in termini assoluti. Residuale la quota di vendite effettuata al dettaglio tradizionale (1,5%) e in leggero calo la produzione destinata all’industria di trasformazione (9,1%), mentre aumentano notevolmente le vendite verso altre tipologie di clienti, principalmente ho.re.ca., o destinate all’esportazione, in crescita di 20 milioni di euro in valore assoluto e che costituiscono una quota del 26,6% del valore complessivo delle vendite.

 

valore della produzione commercializzata dalle OP venete