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MATERIALI E METODI Sono stati scelti appezzamenti in aziende posizionate in quattro diverse province in modo da rappresentare le principali aree maidicole venete.
MONITORAGGIO INSETTI NEGLI APPEZZAMENTI PRESCELTI Al fine di stabilire i livelli effettivi di popolazione degli elateridi negli appezzamenti campione si è proceduto l campionamento sia delle larve sia degli adulti delle principali specie del Veneto. Per i metodi si vedano Metodo di valutazione della presenza delle larve e Monitoraggio degli adulti di elateridi e di diabrotica.
SEMINE PARCELLONI E PARCELLE Negli appezzamenti monitorati come sopra descritto sono stati seminati parcelloni di m 4,5 – 6 (6-8 file) X la lunghezza dell’appezzamento (m 250 – 400) alternando una fascia non trattata con una trattata con geoinsetticida granulare (Figura 1). Le ripetizioni per appezzamento sono state almeno 3. I prodotti geoinsetticidi sono stati: FORCE 0.5 Tefluthrin 0.5%. Dosaggio 12 kg/ha; BRIGATA geo 0.4 Bifenthrin 0.4%. Dosaggio 12 kg/ha.
Figura 1
Le parcelle, più piccole (m 3 x 15) per mantenere le tesi in zone con più apprezzabile presenza di larve e per poter controllare più efficacemente fattori di disturbo esterni (ad es. uccelli) sono state distribuite con schema a blocchi randomizzati. I trattamenti sono stati quelli sopra descritti (ma la dose dei piretroidi è stata di 15 kg/ha) con l’aggiunta di ZELIG (clorpyrifos al 2%) alla dose di 12 kg/ha in una prova. Le principali caratteristiche delle prove sono sintetizzate nella tabella 1. Tutti gli altri parametri agronomici sono stati omogenei all’interno degli appezzamenti allo studio.
RILIEVI All’interno dei parcelloni/parcelle sono state individuate sub-parcelle per i rilievi su investimenti e danni da fitofagi ipogei: A) Investimento: al centro di ciascun parcellone/parcella sono stati individuati una o più subparcelle di dimensione pari a 10 m X 4 file, nella quale allo stadio di emergenza e 4 – 6 foglie, sono state contate tutte le piante sane e quelle con sintomi di attacco da elateridi, nottue o altri fitofagi. B) Attacco: la causa delle le fallanze è stata poi accertata scavando in prossimità delle piante mancanti o con sintomi di attacco. La causa dei sintomi di sofferenza delle piante emerse è stata valutata scavando in prossimità delle stesse.
ANALISI DEI DATI: sono stati elaborati (previa trasformazione in Öx+0,5 per i dati delle piante attaccate per parcella), a mezzo analisi della varianza e successivo test di Tukey.
RISULTATI
MONITORAGGIO ADULTI E LARVE Le trappole per adulti YATLORf pluri-innescate hanno mostrato buon funzionamento nelle diverse condizioni ambientali. Gli insetti raccolti sono risultati identificabili e contabili anche con raccolte distanziate di oltre 30 giorni. La gestione delle trappole sopra descritta ha comporto modesti carichi di lavoro (circa 3 ore complessive annue per trappola) con visite abbinabili ad altre operazioni comunque necessarie per la gestione colturale e quindi con costi molto contenuti. Entrambi i metodi di stima dei livelli di popolazione delle popolazioni di elateridi indicano chiaramente che la specie prevalente è Agriotes sordidus Illiger (Tabella 2) la cui biologia è stata descritta per l’ambiente veneto. I due metodi appaiono avere buona correlazione in quanto le popolazioni di larve, in genere trascurabili, sono risultate apprezzabili negli appezzamenti allo studio ove le catture di adulti sono state più elevate (> 1000 adulti di A.sordidus nell’arco dell’intera stagione, Sasse rami, Tabella 2 ). Benchè il livello di adulti rilevato in una stagione, in base alla biologia, sia da correlare principalmente con la presenza di larve nell’anno successivo, sembra che comunque sia rappresentativo del livello di popolazione della specie per una determinata zona.
CORRELAZIONE POPOLAZIONI ELATERIDI – DANNO ALLA COLTURA Il danno da larve di elateridi alla coltura del mais è risultato trascurabile in tutti gli appezzamenti allo studio e non tale da influire sulla produzione (valore massimo riscontrato 0,31 pp/mq). Gli investimenti sono risultati elevati e pari a quanto programmato in tutte le aziende (più del 90% dei semi deposti ha dato origine a piante vigorose non soggette ad attacchi di larve). Piante con sintomi visibili dell’attacco di elateridi (foto 1, 2 link) sono state osservate con qualche consistenza numerica solo negli appezzamenti ove più alte sono risultate le popolazioni di A. sordidus (1,5 – 2 larve/trappola in media).
VERIFICA DELL’EFFETTO DEI GEOINSETTICIDI ATTUALMENTE DISPONIBILI Le principali risultanze (Tab.3,4,5) si possono così sintetizzare: – nessuno dei prodotti allo studio ha evidenziato fenomeni apprezzabili di fitotossicità; – i prodotti hanno ridotto gli attacchi in misura contenuta, non statisticamente significativa; – gli investimenti non sono stati influenzati significativamente dalla distribuzione dei prodotti;- le differenze produttive tra trattati e non trattati sono risultate contenute (2-4 q.li/ha) e non statisticamente significative. I risultati confermano i dati emersi da ampia sperimentazione precedentemente condotta sia utilizzando insetticidi microgranulari sia utilizzando insetticidi come concianti del seme (si vedano riferimenti bibliografici riportati di seguito).
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