Bollettino colture erbacee n. 34 del 13 ottobre 2010





bollettino colture erbacee 1

STRATEGIE DI PROFILASSI E DIFESA FITOSANITARIA

Cereali autunno – vernini: il periodo è ancora favorevole alla trasmissione di virosi da parte degli afidi e quindi è opportuno aspettare per la semina dei cereali autunno – vernini; si daranno man mano informazioni basate sull’andamento climatico e le valutazioni entomologiche.

Colza: le piantine emerse possono essere attaccate dall’altica, Psylliodes chrisocefala   L.(Coleoptera, Chrisomelidae) link foto, dalle nottue (principalmente Agrostis spp.) ed altri lepidotteri e dal tentrenide Athalia rosae L.
Si consiglia di verificare tempestivamente (casi localizzati di forti attacchi sono già stati riscontrati); non sono disponibili soglie definite nel nostro ambiente ma sulla base di quanto conosciuto, in considerazione delle attuali temperature, la presenza di oltre due esemplari in media per pianta, qualsivoglia sia la specie, appare rappresentare un pericolo apprezzabile per l’investimento e consiglia un interventi insetticida in tempi stretti.    

Insetti del terreno: la rete di trappole a feromoni  ha registrato livelli di cattura paragonabili al 2009; in generale non si attende pertanto un significativo aumento del rischio di attacchi (basso, inferiore all’1% della superficie per quanto riguarda il mais) per le colture sensibili nell’autunno 2010 e nella primavera 2011. Un accertamento della effettiva presenza di larve di elateridi può essere utile nei terreni presentanti uno o più fattori di rischio di sviluppo di popolazioni di elateridi: elevate popolazioni adulti verificate con trappole YATLORf, sito e /o ambiente circostante con apprezzabile presenza di incolti (prati, siepi, boscate,………..) , unitamente alle  condizioni utili alla sopravvivenza dei primi stadi di sviluppo come precessioni quali prati stabili (medicai, prati polifiti,..), rotazioni che comunque comportano la copertura continua de terreno con piante (doppi raccolti, foraggere,.. ad es,. loiessa- mais; orzo-soia, frumento-soia,……), terreni torbosi, elevata piovosità primaverile (aprile-giugno) o estiva (fine – giugno-luglio), irrigazioni frequenti che mantengono umido a lungo lo strato superficiale del terreno, nessuna lavorazione (sodo).
Tale accertamento può essere eseguito utilizzando le trappole per larve secondo quanto descritto. Il periodo è particolarmente adatto (umidità dei terreni generalmente buona, temperature  de terreno sopra i 9 °C) purchè i terreni siano nudi o non particolarmente coperti da vegetazione. In alternativa si devono togliere le piante per un raggio di 50 cm attorno la posizione ove viene posta la trappola attrattiva.
Informazioni e trappole per il monitoraggio possono essere richieste al numero 0498293915 o scrivendo a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sito www.venetoagricoltura.org/….

MISURE – AGRO-AMBIENTALI/ AGRICOLTURA CONSERVATIVA

In considerazione delle innovazioni e problematiche peculiari che le misure agroambientali (sottomisura 214 I azioni 1 e 2) introducono in numerose aziende agricole della Regione, si è iniziato a fornire informazioni differenziate per le superfici gestite secondo quanto previsto dalle citate misure in modo da sostenere utilmente quanti impegnati, spesso per la prima volta, nell’applicazione delle nuove tecniche.
Si premette che, in particolare per l’agricoltura conservativa, l’approccio generale alle coltivazioni e le specifiche tecniche di lavoro, devono essere diversi rispetto all’agricoltura convenzionale e diverse procedure devono essere attuate per raggiungere risultati soddisfacenti.

Semina su sodo del frumento con misura 214i Azione 1

Consigli sulla meccanizzazione
Non intervenire con terreno allo stato plastico
Il residuo deve essere distribuito in maniera omogenea senza andane
Epoca di semina: come nel tradizionale
Quantità di seme: come nel tradizionale, leggermente maggiore con semine posticipate
Le attrezzature previste sono le seminatrici da sodo a singolo, doppio o triplo disco con regolazione della profondità in ogni singolo elemento. Il disco può essere anche dentato (preferibile in terreni pesanti).
La profondità di semina deve essere più ridotta possibile senza però lasciare scoperto il seme
Velocità di avanzamento non elevata (7 km/h) nei terreno pesanti.

 Colture di copertura

 Per chi ha aderito alle azioni 1 e 2 della sottomisura 214 I, la successione colturale prevede la copertura continuativa del terreno durante tutto l’arco dell’anno. Nel caso in cui l’azienda non preveda di seminare, come coltura principale, una coltura “autunno-vernina” (frumento, orzo, colza etc.) dovrà procedere con la semina di una “cover crop” (coltura di copertura), successivamente alla raccolta della coltura principale (mais, soia,..).
 Queste colture possono essere costituite da una  singola specie o da miscugli. I miscugli di graminacee e leguminose (o anche di brassicacee) offrono numerosi vantaggi, tra cui l’azione complementare dei diversi apparati radicali (fittonanti per leguminose e brassicacee, fascicolati per le graminacee). Per la azione 2 si ricorda che i miscugli dovranno essere costituiti in prevalenza dalle specie maggiormente utilizzatrici d’azoto, cioè graminacee e brassicacee. Ad esempio la loiessa (Lolium multiflorum), produce un esteso e fitto capillizio radicale, utile nel migliorare la struttura di terreni particolarmente asfittici e compattati. Consociata con Veccia può facilitare anche il drenaggio in presenza di suola di lavorazione. Le consociazioni di graminacee e leguminose permettono di ottenere, tra l’altro, una composizione dei residui vegetali avente un rapporto molto equilibrato tra Carbonio e Azoto (C/N intorno a 30), vale a dire particolarmente adatto alla conversione della sostanza organica in humus da parte dei microrganismi del suolo. In presenza di particolari problemi di parassiti terricoli si consiglia di seminare brassicacee ad azione biocida, che possono in talune condizioni svolgere un ruolo di controllo (ad es. nematodi) nonché, grazie all’ apparato radicale fittonante, facilitare anche la rottura della suola e il drenaggio.

Si consiglia un miscuglio di graminacee (loiessa, orzo, segale) con leguminose (veccia comune, favino, trifoglio incarnato). Per i miscugli le dosi consigliate sono: loiessa + veccia comune (25 kg/ha + 30 kg/ha), orzo+ veccia comune 140 kg/ha + 20 kg/ha, segale + veccia comune (130 kg/ha + 30 kg/ha), segale + trifoglio incarnato (130 kg/ha + 15 kg/ha). I miscugli, sia pur con prevalenza della graminacea, consentono un elevato effetto sulla struttura del terreno e una più equilibrata evoluzione della sostanza organica. Nel caso di difficoltà nella semina di miscugli si potranno seminare loiessa, orzo o segale in purezza. La loiessa è particolarmente consigliabile nei casi di terreni molto argillosi o molto sabbiosi (per la capacità migliorativa della struttura, in entrambi i casi). Sia per l’azione 1, sia per l’azione 2 si consiglia di seminare le varietà più precoci, per avere comunque una ragionevole produzione di biomassa prima della trinciatura o disseccamento primaverili. Maggiori quantitativi di biomassa sono prodotti dalle varietà tetraploidi (mediamente densità di semina 30-35 kg/ha), rispetto alle diploidi (25-30 kg/ha), meno rigogliose e più adatte all’Azione 1 qualora si cerchi di ridurre la biomassa per favorire la semina successiva. L’orzo e la segale, essendo a maturazione contemporanea sono più facili da gestire, con minori rischi di disseminazione non voluta  rispetto alla loiessa; la segale ha il vantaggio di una spigatura più anticipata, e quindi la possibilità di maggior sviluppo (scegliendo cultivar precoci) nel periodo che precede la semina del mais (che dovrà essere effettuata dalla 2° metà di aprile in poi). .

 Avvertenze

 Azione 1 (sodo): una semina efficace si può ottenere con seminatrice da sodo a file strette (15-20 cm) opportunamente tarata. 

Azione1 e 2  Si consiglia di seminare i miscugli costituiti da seme di diversa grandezza (es. loiessa + veccia, segale + trifoglio) solo nel caso si disponga di seminatrice con doppia tramoggia, per evitare un duplice intervento di semina..

 

Informazioni e trappole per il monitoraggio, nonché eventuali sopralluoghi, possono essere richieste al numero 0498293915 o scrivendo a bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sul sito di Veneto Agricoltura

APPROFONDIMENTI

Misure – Agro-Ambientali/Agricoltura Conservativa

DA NON DIMENTICARE

Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013

 

LINK CONSIGLIATI

Servizi Fitosanitari Regionali

Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto


Il “Bollettino colture erbacee” è curato da Veneto Agricoltura
Viale dell’Università, 14   35020 Legnaro (PD)
Settore Ricerca e Sperimentazione 
Dirigente di Settore: Dr. Lorenzo Furlan 
bollettino.erbacee@venetoagricoltura.org