Carne suina europea in uscita dal tunnel della crisi


Le organizzazioni agricole europee Copa-Cogeca analizzano le misure recentemente adottate dall’UE volte a migliorare la difficile situazione che sta attraversando il settore europeo delle carni suine

Le misure anti crisi invocate nei mesi scorsi da Copa-Cogeca si stanno rivelando vincenti. Infatti, la decisione della Commissione europea di attivare temporaneamente l’ammasso privato per le carni suine ha contribuito a risollevare la difficile situazione nel breve termine: dal mercato è stata tolta l’offerta eccedentaria di prodotto; i prezzi sono risaliti leggermente nei principali Paesi produttori; le prime carni usciranno dall’ammasso a maggio. Ora però appare necessario fare in modo che, una volta reintrodotte sul mercato, le carni ammassate siano esportate per evitare un nuovo calo dei prezzi. Di grande importanza, inoltre, si è rivelata la recente approvazione delle nuove norme per consentire l’importazione di mangimi contenenti tracce di materiali geneticamente modificati non autorizzati fino a un limite dello 0,1%. In caso di mancata approvazione, i prezzi dei mangimi sarebbero aumentati ulteriormente, costando agli allevatori europei centinaia di migliaia di euro. Copa-Cogeca ha accolto con favore anche il Piano della Commissione per le TSE e il nuovo progetto di relazione dell’on. Dagmar Roth-Behrendt, che include la proposta di rimuovere il divieto riguardante i mangimi per i non ruminanti, a condizione che si rispettino le condizioni stabilite nel piano per le TSE, come l’uso di prove convalidate. Tutto questo allo scopo di ridurre la dipendenza europea dai semi di soia importati.

Strategie a lungo termine

Per migliorare la situazione a più lungo termine, le Organizzazioni agricole europee propongono di mantenere e rafforzare gli attuali strumenti di gestione del mercato. In aggiunta, evidenziano la necessità di promuovere con maggior vigore le carni suine sul mercato europeo e sui mercati extracomunitari e consolidare la posizione degli allevatori nella catena alimentare a fronte dell’immenso potere d’acquisto della grande distribuzione organizzata. Inoltre, Copa-Cogeca chiede all’UE di far rispettare la legislazione vigente per prevenire e sanzionare situazioni di abuso e pratiche anticoncorrenziali, oltre ad elaborare una direttiva sulle pratiche commerciali sleali. Gli agricoltori devono essere remunerati anche per il loro impegno a favore di elevate norme ambientali, di benessere degli animali e di sicurezza degli alimenti, e ciò deve riflettersi sul prezzo finale. Anche le importazioni devono conformarsi alle elevate norme europee. Va ricordato, infatti, che uno studio di Copa-Cogeca relativo a un accordo nel quadro dei negoziati di liberalizzazione del commercio tra l’UE e il Mercosur, il blocco commerciale dei Paesi dell’America Latina, indica che esso avrebbe un impatto devastante sul settore agricolo dell’UE e provocherebbe un enorme aumento delle importazioni di carni suine non conformi agli standard europei.