Bollettino colture erbacee n. 47 del 10 maggio 2011







bollettino colture erbacee 1

MAIS – DISERBO: i terreni presentano un’infestazione in certi casi anche elevata di graminacee nate da seme e soprattutto da rizoma. Si consiglia di monitorare attentamente i terreni in modo da valutare la necessità di un intervento di controllo di post-emergenza. Nei terreni a mais seminato su sodo la presenza  dell’ equiseto è via via crescente.  In generale l’eliminazione di questa malerba  è
piuttosto difficile  e richiede una strategia di medio periodo. Con un intervento unico non si risolve il problema. I prodotti più efficaci sono i vecchi ormonici 2,4D, MCPA,  da soli o  miscelati
tra  loro. Anche la miscela MCPA+ Dicamba ha una certa efficacia.  Buoni risultati si  ottengono
anche con la miscela bromoxinil + 2,4D o bromoxinil + MCPA. Potendo,  è bene trattare su piante in pieno turgore vegetativo. La selettività dei prodotti ormonici, in particolare 2,4D e MCPA, non è molto elevata verso il mais per cui bisogna attenersi alle dosi  indicate e  intervenire su piante  con al massimo  5-6 foglie:  a differenza delle altre  piante le prime foglie del mais sono più
ricche di cere  e quindi l’assorbimento degli erbicidi ormonici è più ridotto negli stadi precoci. Ciò garantisce una maggiore selettività.   E’ buona norma utilizzare  prodotti formulati come sali e non
come esteri  per  limitare eventuali danni prodotti  sia dalla deriva da goccioline che dalla  deriva da vapore ( vaporizzazione successiva ai trattamenti).  Val  la pena anche di ricordare di non utilizzare questi prodotti con temperature superiori ai 25°C e di prestare attenzione ai due tipi di deriva quando in prossimità dei campi di mais insistono vigneti, coltivazioni di soia o di altre colture sensibili a detti erbicidi. Solitamente le infestazioni di equiseto partono dalle scoline: per questo è consigliabile intervenire sui  primi focolai lungo le scoline prima che l’infestazione conquisti anche la parte centrale dell’appezzamento. In generale è più facile intercettare l’equiseto sui campi di grano:  essendo maggiore la selettività degli ormonici verso il grano in questa coltura si possono utilizzare dosi leggermente più alte e decisamente più alte quando si interviene d’estate sulle stoppie.


Si ricorda l’utilità di
ALERTINF: MODELLO DI PREVISIONE DELLE EMERGENZE PER IL CONTROLLO DELLE INFESTANTI DEL MAIS IN VENETO che consente di conoscere la dinamica con cui le infestanti emergono e quindi di stimare quante piante è possibile eliminare con un intervento eseguito in un preciso momento  e quante invece sfuggiranno al trattamento emergendo successivamente; la conoscenza di tale dinamica può quindi indicare se sia più conveniente intervenire subito o se sia più opportuno aspettare come illustrato nell’allegato.


FRUMENTO:  lo stadio fenologico risulta molto variabile a causa delle epoche di semina fortemente differenziate a causa dell’andamento meteorologico dell’autunno-inverno scorsi; considerando gli
appezzamenti che hanno ormai raggiunto la fase di fioritura si pone il problema di decidere in merito al controllo delle
fusariosi della spiga; si consiglia il trattamento (
con inibitori della sintesi dell’ergosterolo) solo per il frumento duro e le colture di frumento tenero in cui vi siano state
precipitazioni nell’ultima settimana.

NOTTUE: si conferma il raggiungimento del quarto stadio su tutto il territorio regionale. Pur non avendo registrato migrazioni abbondanti in concomitanza con i venti di scirocco, stante l’andamento stagionale e le epoche di semine e trapianti, la gran parte della superficie ospita colture nelle fasi più suscettibili (ad es mais da inizio emergenza fino alle 4-5 foglie) e quindi esiste il rischio di attacchi significativi localizzati. Le presenze di larve finora riscontrate sono sporadiche ed in linea con le previsioni del modello. Si invitano gli agricoltori delle aree sopra individuate, ad una ulteriore osservazione delle colture più suscettibili (mais, bietole, orticole di recente trapianto,…) soprattutto negli appezzamenti in cui vi è stata di recente l’emergenza della coltura,  dando priorità agli appezzamenti maggiormente coperti da residui o vegetazione in marzo – inizio aprile (vedi bollettino 41 e 42) poiché tali situazioni favoriscono le ovideposizioni e poi consentono lo sviluppo (alimento disponibile) dei primi tre stadi della nottua. I terreni destinati alle azioni 1 (semina su sodo) e 2 (colture di copertura) della sottomisura del PSR 214i sono tendenzialmente favorenti lo sviluppo delle popolazioni ed è quindi opportuno porvi particolare attenzione.
Nel caso si superasse la soglia di intervento (per il mais, indicativamente il 5% delle piante attaccate) si dovrà intervenire tempestivamente con trattamenti insetticidi in post-emergenza possibilmente serali.
Su mais e su altre colture il danno da nottua è facilmente individuabile per il “taglio” della pianta al di sopra del terreno o l’erosione al colletto che porta all’appassimento di tutta o buona parte della pianta.
     
ALTRI INSETTI DEL TERRENO: ove si effettua il monitoraggio con le trappole YATLORf con fondo altoper prevedere il rischio di attacchi per le stagioni successive ilferomone per
A. sordidus va sostiuito dopo 25 – 30 giorni.

MAIS – DIABROTICA:  la schiusura delle uova comincia ad essere significativa sulla base del modello di Davis (Lotta integrata diabrotica, elateridi, nottue), superando il 10% sulla gran parte del territorio Veneto; informazioni sull’insetto si possono avere consultando gli allegati (DIABROTICA descrizione generale e CD) o scrivendo o chiamando ai riferimenti sotto riportati.

Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allerta sulcellulare chiama il numero 0498293847 o scrivi abollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazioni sulsito di Veneto Agricoltura alla pagina dedicata al “Bollettino colture erbacee”.

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