Bollettino colture erbacee n. 53 del 20 giugno 2011







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DIABROTICA
: ormai terminata l’attività di alimentazione delle larve sugli apparati radicali del mais che ora potranno riavviare la crescita per compensare i danni da larve in caso di popolazioni elevate, si segue ora l’andamento delle popolazioni di adulti. A tal fine sarà principalmente utilizzato modello di Nowatzki et al. (Lotta integrata diabrotica, elateridi, nottue) che consente di valutare la presenza di femmine, attualmente in fase iniziale di emergenza.  Pertanto,
al momento, trattamenti contro gli adulti non hanno alcuna utilità.
In caso di popolazioni elevate va evidenziato che l’avvicendamento (rompere la monosuccessione con altra coltura) in tali appezzamenti è la soluzione più efficace che evita la necessità sia di trattamenti contro gli adulti nell’anno (salvo casi di popolazioni particolarmente elevate) sia trattamenti alla semina nell’anno successivo.
Nel caso si intenda seminare mais nel 2012 malgrado le elevate catture (42 adulti/settimana/trappola cromotropica) sarà segnalato il momento adatto per effettuare trattamenti insetticidi che consentano di ridurre le ovideposizioni e quindi il danno radicale nell’anno successivo, seguendo lo sviluppo delle femmine per mezzo del sopracitato modello di sviluppo.
Indicazioni pratiche su trappole da usare e relative modalità nonché la loro fornitura posso essere richieste utilizzando i contatti sotto o direttamente al Servizio Fitosanitario regionale.

DISERBO: Per il
mais la stagione del controllo delle malerbe è terminata con luci ed ombre dovute alla parziale efficacia  dei prodotti di pre-emergenza penalizzati soprattutto nella bassa pianura da un periodo aprile–maggio particolarmente siccitoso. Nella zona pedemontana invece la piovosità è stata meglio distribuita e quindi il controllo è stato accettabile.  Merita sottolineare  la presenza sempre più diffusa  di Sorghum halepense dopo alcuni anni di momentaneo declino. Ciò comporta che gli agricoltori  in futuro dovranno meglio organizzare l’avvicendamento in modo da introdurre colture dove più facile e meno costosa sia la bonifica di questa pericolosa malerba. 
Frequentemente si sono visti anche campi di mais trattati  a stadi molto avanzati con prodotti ad azione ormonica, con i classici danni (contorcimenti, fasciazione di radici e foglie ecc.). Merita ancora sottolineare che oltre le 4-6 foglie non è il caso di intervenire, se è proprio necessario almeno si intervenga  sottochioma evitando di trattare con temperature superiori  ai 24-25 °C.  La necessità di interventi tardivi è legata alla presenza di Convolvulus arvensis e Calystaegia sepium.  Il periodo di intercoltura dopo la raccolta del grano è il momento più favorevole per la bonifica dei terreni da queste pericolose infestanti.   L’importanza di utilizzare questo periodo per bonificare i terreni dalle malerbe perennanti non è ancora ben compresa da tutti.
Per le ultime semine della soia possono essere ancora utili dei trattamenti di post-emergenza in particolare per contenere  il Sorghum halepense da rizoma e la ripresa delle  emergenze delle dicotiledoni nate dopo le piogge di inizio giugno.
Il modello AlertInf pur non essendo validato per questa coltura, può comunque dare indicazioni utili sull’emergenza delle infestanti estive su soia. Ad oggi nella soia seminata a fine maggio – inizio giugno l’infestazione ha già raggiunto in quasi tutto il Veneto e per quasi tutte le specie il 70%-80%, quindi un trattamento effettuato in questi giorni sarà in grado di controllare la maggior parte delle malerbe. Per le semine più tardive della seconda settimana  di giugno invece è il caso di attendere ancora qualche giorno, perché le emergenze delle infestanti sono oggi inferiori al 50-60% (ad eccezione dell’amaranto che ha già raggiunto il 90%). Date le alte temperature di questo periodo, che favoriscono una veloce emergenza, è comunque importante interrogareregolarmente il modello. AlertInf è consultabile dal sito web dell’arpa Veneto.
Anche su
soia si sono osservati sintomi di fitotossicità a seguito dei trattamenti con miscele  di post-emergenza . Solitamente la soia poi recupera e alla raccolta non si notano differenze di produzione.
Si consiglia di attenersi scrupolosamente alle dosi di etichetta indicate e all’uso degli additivi consigliati evitando  di utilizzare additivi estemporanei non opportunamente sperimentati.
Per quanto riguarda la possibilità di miscelare i prodotti tradizionali di post-emergenza imazamox+tifensulfuron con i graminicidi specifici,  vale la regola di non usarli assieme,  posticipando solitamente il trattamento graminicida. Se è proprio necessario si consiglia di aumentare leggermente ( 10%) la dose del graminicida.
Anche su soia si nota una recrudescenza di Convolvulus arvensis,  Caluystegia sepium ed Equisetum arvense. Nella soia il controllo di queste malerbe non è possibile, va quindi demandato ad  altre colture in avvicendamento e all’intercoltura.

INSETTI DEL TERRENO: ove si effettua il monitoraggio con le trappole YATLORf con fondo alto per prevedere il rischio di attacchi per le stagioni successive il feromone per
A.litigiosus va sostituito ed installato per la prima volta il feromone per
A. ustulatus  (partenza dello sfarfallamento inizio giugno) eventualmente con l’aggiunta del feromone per diabrotica in posizione alta; in questo caso è necessario anche mettere nel fondo trappola una striscia insetticida: si vedano le Istruzioni trappola Yf per Agriotes e diabrotica.


Si ricorda l’utilità di
ALERTINF: MODELLO DI PREVISIONE DELLE EMERGENZE PER IL CONTROLLO DELLE INFESTANTI DEL MAIS IN VENETOcheconsentediconoscere la dinamica con cui le infestanti emergonoequindi distimarequante piante è possibile eliminare con uninterventoeseguito inunpreciso momento  e quante invece sfuggirannoaltrattamentoemergendosuccessivamente; la conoscenza di taledinamicapuò quindiindicare sesia più conveniente intervenire subito ose siapiù opportunoaspettare come illustrato nell’allegato.


Per richieste di chiarimento e ricevere i messaggi di allertasulcellulare chiama il numero 0498293847 o scriviabollettino.erbacee@venetoagricoltura.org. Ulteriori informazionisulsito di Veneto Agricoltura alla pagina dedicata al “Bollettino colture erbacee”.

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