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Entro la fine dell’anno le gabbie per le galline ovaiole dovranno rispettare le norme europee
La Commissione europea ha sollecitato ancora una volta gli Stati Membri ad attuare il divieto di uso di gabbie non modificate per le galline ovaiole, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2012, e li ha avvertiti che adotterà gli opportuni provvedimenti contro chi non applicherà la normativa europea prevista. Si ricorda che la legislazione sugli standard minimi per la protezione delle galline ovaiole è in vigore sin dal 1999. Le gabbie non modificate devono essere ritirare progressivamente entro l’inizio del nuovo anno e sostituite da altri sistemi atti a soddisfare i bisogni biologici e comportamentali degli animali. Le gabbie non modificate offrono alle galline un minore spazio vitale rispetto a quelle modificate e sono prive di strutture, come un nido o un posatoio. Sono trascorsi dodici anni dall’adozione delle norme UE e la situazione in alcuni Stati è ancora insoddisfacente, tanto che esperti del Servizio ispettivo della Commissione effettueranno presto ispezioni per poi decidere se avviare procedure d’infrazione.
Finanziamenti non utilizzatiSono disponibili finanziamenti, nel quadro della politica europea di Sviluppo rurale, per migliorare i sistemi di allevamento delle galline ovaiole, ma soltanto alcuni Stati Membri (come ad esempio l’Irlanda) se ne sono avvalsi. Alcuni Stati hanno migliorato i loro sistemi di allevamento anche prima dell’entrata in vigore della direttiva, per esempio Svezia, Lussemburgo, Austria e Germania hanno segnalato di essere al 100% in linea con le disposizioni di legge. Stando ad uno studio realizzato nel 2010 dal Parlamento europeo, l’UE è autosufficiente per quanto concerne le uova in guscio. Le importazioni di uova riguardano essenzialmente gli ovoderivati e la loro quantità non è mai stata significativa. I cittadini europei possono ottenere informazioni sul tipo di allevamento direttamente dai dati riportati sulle uova. Un numero, relativo al sistema di allevamento, è impresso direttamente sul guscio. Ad oggi, questo è l’unico sistema di etichettatura europeo obbligatorio per quanto concerne il tipo di allevamento e grazie a
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