21.06.2012 La pesca in Polesine: eccellenze e tipicità trascinano il settore


Con la presentazione della pesca nelle marinerie del Polesine, prosegue la collana di reports dell’Osservatorio Socio Economico della Pesca e dell’Acquacoltura sulle realtà costiere da Rimini a Trieste. La flotta da pesca del Polesine, con 177 imbarcazioni, rappresenta il 24,4% dei natanti attivi in Veneto. Analizzando la serie storica 2000-2011, alla diminuzione del numero di unità ha fatto seguito un rafforzamento delle imbarcazioni attive, con un aumento della stazza e della potenza complessiva della flotta. Si tratta comunque di imbarcazioni dedite alla piccola pesca costiera, considerando che il 90% del totale è rappresentato da barche con lunghezza massima di 18 metri.

La marineria del Polesine può contare sull’azione accentratrice della produzione di pesce locale da parte di tre mercati ittici. Il prodotto che vi perviene è dovuta interamente alla flotta locale, con alcune produzioni di eccellenza. I quantitativi venduti nei tre mercati ittici dell’area negli ultimi 12 anni evidenziano un doppio picco: il primo nel 2005 e il secondo nel 2009, anno in cui sono state commercializzate 10.916 tonnellate. La produzione degli ultimi due anni è scesa repentinamente, per arrivare alle 6.302 tonnellate registrate nel 2011. In controtendenza solamente il mercato ittico di Porto Viro, che negli ultimi 9 anni ha dimostrato un trend decisamente in crescita. Prodotti di eccellenza della marineria rodigina sono il Cefalo del Polesine, il Pesce Azzurro, le pannocchie, la Vongola Verace del Polesine e la Cozza di Scardovari, che da soli rappresentano circa il 90% dell’intera produzione dell’area.

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